Biblioteca: Tina Modotti – Tra arte e rivoluzione

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Tina ModottiLa verità ci rende liberi, quindi confesso: Ieri sera ero in preda alle allucinazioni dell’influenza (oggi non va molto meglio!!) ed avevo messo il cuore in pace per la mia partecipazione alla discesa notturna in bob dal San Primo con gli altri ragazzi. Inoltre, nel pomeriggio, la Signora Imogene mi aveva personalmente telefonato invitandomi alla presentazione di un libro in biblioteca. Avevo inserito l’appuntamento nella bacheca del sito ma non avevo avuto il tempo di scrivere un articolo e fare ricerche, sapevo quindi poco e nulla sia del soggetto del libro che sul suo autore.

La Signora Imogene, tuttavia, è sempre molto gentile e l’impegno con cui organizza questi incontri culturali è ammirevole, non me la sono sentita di mancare e alle nove mi sono precipitato in biblioteca. La sala era gremita in tutti i suoi posti e, oltre ai soliti, c’erano un sacco di facce nuove.  C’erano un sacco di insegnati delle scuole locali.

Sebbene un po’ imballato dalla febbre faccio due chiacchiere con i presenti e mi diverto a rifiutare con qualche scenetta i soliti baci con la scusa dell’influenza. Questi incontri sono un ottima occasione di ritrovo ed ormai sono frequentati da persone di tutte le età. Per intederci, qualche signorina carina con cui fare due chiacchiere in allegria c’e’ sempre.

La scrittrice era una persona speciale, Letizia Argentieri è infatti la sorella della Dottoressa Argenteri della storica farmacia Del Nero di Asso e, cosa che non sapevo, è insegnante presso l’Università di San Diego in California.

Per quanto riguarda il soggetto del libro non sapevo nulla di Tina Modotti e ritrovarmi lì, colto dalla febbre, ad ascoltare le storie di un eroina rivoluzionaria comunista che ha militato nelle brigate internazionali durante la guerra civile Messicana al fianco di uno che si faceva chiamare Comandante Carlos ma che in realtà era italiano mi è sembrata veramente una punizione divina ingiusta. Certo, ho fatto a palle di neve sul sagrato della chiesa durante la messa del nuovo parroco, ma così si esagera!!

No, scusate l’ironia, confesso di non essere molto appassionato dalle figure politiche di quel periodo e ancor meno da quelle comuniste. Questo sia perchè non ho preso parte a quel perido storico, comunque importantissimo, sia perchè le avverse propagnade hanno profuso tanto impegno del mitizzare o domonizzare questi personaggi che ho perso la speranza di farmi un’idea concreta sia sul loro messaggio che sulla loro personalità.

Proprio per questa mia distanza dal soggetto devo fare i complimenti alla signora Letizia, il suo libro, contrariamente ad altri, si propone come un analisi storica avvallata da note e documenti molto attenta a capire l’artista che si cela dietro il mito. Il libro si focalizza infatti sul periodo fotografico della Modotti e puo’ essere un ottimo spunto per chi vuole conoscere questo personaggio in modo sincero.

Ci tenevo a scriver il pezzo, nonostante la febbre, perchè è stata una bella serata a cui è valsa la pena di partecipare nonostante gli acciacchi. Certo ora i fantasmi di Stalin mi perseguiteranno duranti i deliri dell’influenza ma tutto sommato mi va abbastanza bene, l’ultima volta che ero malato stavo leggendo un libro su Gengis Khan e sognavo di finire bollito nella steppa!!

[ora prometto che mi torno a letto a guarire!! scusate gli svarioni ed i deliri ]

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