La Cascata dei Penitenti

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La Vallategna by Dario Tagliabue

Come forse ormai tutti saprete l’Amministrazione Comunale di Asso, la stessa che il 26 Febbraio 2010 approvò all’unanimità la costruzione del discusso Supermercato poi revocato, ha acquistato l’area sottostane alla cascata della Vallategna.

Non volevo condizionare l’opinione altrui e così ho atteso qualche settimana per pronunciarmi sulla questione. Ero presente al Consiglio Comunale Straordinario e questo mi ha dato modo di saggiare le sensazioni e le persone coinvolte.

Non sono molto soddisfatto di come sono andate le cose e credo di avere due osservazioni che vale la pena sottolineare:

– La prima è che il terreno sotto la cascata era pressochè invendibile: al centro di feroci polemiche è soggetto ad un ricorso del TAR,   nessuno avrebbe mai avuto interesse a acquistarlo se non proprio quest’Amministrazione Comunale. Essenso invendibile quel terreno era praticamente senza valore e quindi mi chiedo in che modo possano essere state condotte le trattative d’acquisto e, sostanzialmente, concordato il prezzo. Onestamente si potrebbe pensare che la mossa sia un “risarcimento politico” imposto dalle contestazioni ed un “risarcimento economico” a favore di tutti gli interessi privati che sono stati lesi dal blocco del supermercato. Il Sindaco, meno di un anno e mezzo fa, sosteneva che era “fare filosofia” proporre un parco sotto la cascata, che non vi erano i soldi e che si sarebbe venuto meno ai diritti acquisiti dai proprietari dei terreni. Ora il Sindaco ha trovato i soldi, o quanto meno ha acceso un mutuo, e si vanta di aver regalato la cascata alla popolazione ma, fondamentalmente, l’ha comprata con soldi pubblici e ci ha fatto pagare due volte qualcosa che, sostanzialmente, era già nostro.

– La seconda è la gestione dell’area. Io ricordo tutte le invettive contro i così detti “ambientalisti”, contro i volontari che sensibilizzavano la gente e raccoglievano le firme per i cedri e la cascata. Ora le stesse persone che puntavano il dito tendono la mano: il sindaco, angelicamente, invita le associazioni a partecipare al salvataggio della cascata. Onestamente parlando io non ho intenzione di “sporcarmi le mani per pulire la loro coscienza“. Non voglio che quest’amministrazione strumentalizzi ancora una volta l’impegno altrui: se si vuole coinvolgere dei volontari credo siano necessarie delle garanzie, sia necessario definire gli obbiettivi, stilare un documento ed istituire un comitato di coordinamento per la gestione dell’area in modo indipendente dai politici. Se il sindaco vuole che i volontari facciano un passo avanti dovrebbe inizitutto fare lei un passo indietro!

Qualcuno tempo fa disse che Asso languiva in una sorta di Medio Evo. Beh, io credo che l’oscurantismo assese non sia ancora finito e sia ben lontano dall’esserlo purtroppo.

Ricordo bene le parole di Giovanni Conti pronunciate con veemenza durante il consiglio comunale: “Ma io mi domando: dove erano gli ambientalisti? Dove erano i paladini del fiume?” (Link). Ora sono io a domandarmi: “Gli ambientalisti hanno vinto, dopo quanto è successo perchè dovrebbero fidarsi di lui e della sua amministrazione?”.

Asso possiede ora memoria. I giochi sono finiti.

Davide Valsecchi

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