Asso Scuba Team: Operazione Framura

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FramuraFino a cinque anni fa non sapevo nuotare e mantenevo una reverenziale distanza da tutto ciò che fosse legato all’acqua. Poi all’imporvviso,  per fare la corte ad un’affascinante sirenetta  del nuoto sinconrizzato,  sono stato costretto a lanciarmi e a scoprire il fantastico mondo acquatico. Potenza dell’amore che porta le montagne al mare!!

L’anno scorso era per me l’anno della canoa: allenato ed istruito da Andrea Alessandrini, ho imparato ad utilizzare questi fantastici strumenti. In canoa abbiamo disceso il fiume Adige, esplorato il Lago di Como ed attraversato in due giorni di escursione tutte le Cinque Terre, da Levanto a Lerici. Andrea vive in riva al lago di Pusiano, ha passato i 70 ma è ancora in grandissima forma, è stato 5 volte campione mondiale costruttori canoe e 7 volte campione Italiano di canoa. Un vero colpo di fortuna incontrarlo!!

Quest’anno, invece, insieme a Stefano, amico e compagno dai tempi del liceo, ci siamo lanciati in un esplorazione nuova: la subacquea.
E’ da qualche settimana infatti che studiamo e ci alleniamo nella piscina di Nibionno, istruiti da Donato Sangalli, per conseguire il brevetto Nase Open Water Diver per immersioni ad aria fino a 18 metri.

Oggi era la nostra prima escursione di addestramento in mare e con tutta la squadra siamo andati a Framura, paese Ligure abbarbicato sul mare appena a nord del Parco Marittimo delle Cinque Terre.

Questo è il mio personalissimo debriefing:

“Domenica 26/10/2008 – In piedi alle cinque con il favore del cambio del ora, rotolo giu’ dal letto e mi infilo in strada. Arrivo a casa di Pontra (alias Stefano) e parcheggio la Jeep. Prendiamo l’SLK, oggi si va al mare con il due posti cabrio. Randevù con gli altri e si parte, tra sub, amici e familiari siamo una squadra da 15 persone.

Attraversiamo la Pianura Padana mentre una leggera nebbiolina copre soffice ed impalpabile i campi in questi ultimi giorni di Ottobre. La musica dei Creedence fine anni 60 ci accopagna mentre ci lanciamo in picchiata su una Serravalle deserta inchiodati alla strada da binari invisibili. Poi spunta il sole e si scorge il mare. Non c’è un filo di vento, il sole comincia a scaldare e fuori ci sono 20 gradi. Giù il tettuccio e si riparte per le tortuose strade della liguria con il tetto scoperto, tra i filari di viti, gli ulivi ed il mare. Bentornata estate!!

Framura è abbarbicata sulla roccia mentre una stretta strada, presidiata da un antico castello, scende fino al mare. Poco prima della spiaggia si trova la stazione del trenino delle cinque terre che corre attraverso strette gallerie lungo tutto il litorale. Negli anfratti e sotto le enormi volte che sorreggono la ferrovia i pescaotri hanno creato darsene e suggestivi porticcioli riparati dal mare.

Indossiamo l’equipaggiamento, facciamo la “pesata” per trovare gli assetti e scendiamo a 10 metri per cominciare le manovre di esercitazione. L’acqua è limpidissima e calda, nella muta. Respirare sott’acqua ancora mi stupisce mentre mi muovo sui fondali in cerca di curiosità marine da scoprire in coppia con Pontra.

Stella marina spinosaTotalmente alieno a quell’ambiente sconosciuto resto affascinato da tutto: lumache di mare, rosse stelle marine, una cernia ed un grossa e tentacolare stella puntuta. Questa stella grigia e scura era coperta di spine ed incredibilmetne grossa. Ogni braccio, piu’ simile ad un tentacolo, era lungo oltre 20 cm e si muoveva lento tastando la roccia. In tutto un invertebrato di oltre 40 cm di diametro dall’aspetto poco amichevole.

Ho scoperto che quell’essere preistorico si chiama Marthasterias Glacialis o piu’ nota come Martasteria o stella marina spinosa. E’ una specie che si trova su fondali rocciosi, detritici e su praterie di Posidonia da pochi metri fino a circa 200. E’ la specie più grande del Mediterrano ed il suo diametro misura fino ad 85 cm. Si nutre soprattutto di molluschi. A causa della sua voracità è molto temuta dagli allevatori di ostriche e mitili. Bestiaccia dei mari!!

All’una e mezza, dopo quasi tre ore di esercitazione in acqua ci godiamo il caldo abbracico del sole prima di lanciarci a pranzo nel ristorante da “Silvia”. Su una terrazza che domina il mare due primi di pesce, due secondi di pesce più frittura di pesce, insalta e contorni, dolce caffè ed ammazza caffè per una spesa di 30Euro a testa. Questo per spiegare come funziona la ristorazione agli “strozzini” brianzoli fuori dalla nebbia!!( “Zie” escluse ovviamente!!).

Risaliamo in macchina e via verso casa. Mentre il sole ci saluta chiudiamo il tettuccio e torniamo nella foschia risalendo attraverso la pianura verso il nostro amato lago.

Direi che come primo contatto con il marino mondo sommerso è andata bene!!

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