Asso Odissea Cedri: luci nel buio

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Ed egli disse: “Vale più la vita di una persona che un pino” e a quelle parole nubi tetre colme di rabbia e sdegno si accalcarono nel cielo della Vallassina.

Questo non fu l’inizio, questo fu solo il momento culmine della grande crisi dei Cedri di Asso: il tempo dei grandi proclami in televisione mentre le carte e le perizie, ancora tutte segretate, raccontavano storie diverse e spesso tanto lontane dalla realtà da apprire ridicole per quanto ipocrite.

«Gli alberi non hanno nulla – dice ora il Vice Sindaco Giovanni Continessuna malattia occulta, questo è un bene perchè se le piante sono in salute si può realizzare la rotonda in sicurezza.»

Solo la scorsa estate era pronto a scommettere, nero su bianco, che le piante fossero sue coetanee e che  assolutamente non vi era alternativa al loro abbattimento per la suprema salvezza dei cittadini di Asso: chi non avesse compreso l’importanza di queste due non-verità era uno sciocco ed un irresponsabile, un facinoroso ambientalista dedito solo all’opposizione di una sublime e coscienziosa maggioranza ( …prima delle 2700 firme raccolte i contrari erano “i quattro gatti delle piante”)

Pare che oggi “Il Vice”, visto il vento che ha preso a tirare all’alba delle prossime elezioni, abbia cambiato idea e che ora sia Lui il paladino degli alberi: “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, staremo a vedere.

Su La Provincia di Como un nuovo articolo racconta di come Venerdì siano intervenuti nuovamente gli agronomi per ulteriori accertamenti. Questa volta il Comune di Asso non ha incaritato il Dott. Guzzetti, che aveva precedentemente espresso considerazioni clamorosamente sbagliate, ma ha interpellato lo studio del Dott. Buizza.

Il dottor Buizza  è l’agronomo che ha aiutato l’opposizione e gli “irriducibili” nello sconfessare la funesta perizia che condannava ingiustamente i cedri. E’ il presidente degli agronomi di Como, Lecco e Sondrio ed un esperto di tutela e conservazione di Piante Monumentali: una nuova e gradita garanzia in questa odissea.

Morale della Favola: «“I cedri hanno sessantanni” e “non esiste soluzione alternativa all’abbattimento dei cedri” sono ormai evidentemente due non-verità in buona parte rettificate anche dal loro enunciatore: Giovanni Conti. Se non erano bugie erano perlomeno stupidaggini proclamete come verità per un anno intero: ora, prima di “appuntarsi medaglie” per i nuovi lavori della rotonda, dovrebbe quantomeno scusarsi per aver ripetutamente offeso chi in passato ha costantemente cercato di mostrare quanto fosse in errore. Inoltre, dopo tutto questo, deve ancora dimostrare di essere all’altezza e di essere persona affidabile prima di iniziare quest’opera così “radicale” per le piante ed il paese».

Davide “Birillo” Valsecchi

Esercitazione di Logica Booleana applicata ai Cedri:

George Boole
George Boole

Giovanni Conti dichiarò a La Provincia di Como sull’edizione del 6 Maggio 2010 “Quando scrive Valsecchi è a mio parere offensivo e privo di senso”. Formalmente la ricerca della verità non è mai offensiva nè tantomeno priva di senso.

Una bugia (lie) è un’affermazione intenzionalmente falsa. Una non-verità (not true) è un affermazione che, sebbene data per vera, in un secondo tempo si è mostrata per quello che  è: un falso (false).

L’algebra astratta di Boole, nota anche come logica Booleana, è una branca della matematica che permette   l’elaborazione di espressioni nel’ambito del calcolo proposizionale aventi come operatori solo le variabili di verità booleane 1 e 0, vero e falso.

Nel linguaggio comune quando una non-verità viene individuata, laddove non persistano gli elementi che permettano di etichettarla come bugia, viene gergalemente etichettata come “idiozia” specie quando, alla luce dei fatti, la falsità diviene ovvia in contrapposizione alla veemenza con cui era stata espressa.

“I cedri hanno sessantanni” e “non esiste soluzione alternativa all’abbattimento dei cedri” sono ormai evidentemente due non-verità in buona parte rettificate anche dal loro enunciatore.

Per questo motivo non è possibile affermare che vi fosse una volontà mendace nelle  non-verità proclamate da Giovanni Conti, tuttavia emerge che gran parte di quello che ha detto per oltre un anno in merito ai cedri o alla rotonda si è rivelato falso o quanto meno non vero se non addirittura stupido.

Ora la domanda è: davvero è possibile fidarsi?

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