Mai sconfitto

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Nelson Mandela
Nelson Mandela

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro, ringrazio gli dei qualunque essi siano per l’indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia. Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Questa è la poesia che Clint Eastwood cita nel suo film dedicato a Nelson Mandela e al mondiale di Rugby del 1995: Invictus.  La poesia fu scritta dal poeta inglese William Ernest Henley nel 1888 ed era estremamente autobiografica: l’autore infatti combatè tutta la vita contro la tubercolosi e fu costretto a subire l’amputazione di una gamba.

Henley fu un grande amico dello scrittore Robert Louis Stevenson e fu proprio la sua figura ad ispire quella di Long John Silver, il pirata senza una gamba de L’isola del Tesoro.

Stevenson descrisse l’amico Henley come: «un grosso, sanguigno individuo dalle spalle larghe con una gran barba rossa ed una stampella; gioviale, sorprendentemente arguto, e con una risata che scrosciava come musica; aveva una vitalità e una passione inimmaginabili; era assolutamente travolgente»

In vita mia non ho mai imparato ad essere un vincente, nè a stare con i vincitori. Ho fatto tante cose ma nessuna mi è mai sembrata un trionfo o traguardo per cui valesse la pena fermarsi.

Ogni tanto mi chiedo:“sono un perdente?” Quando capita sorrido: posso non aver mai vinto ma di certo non ho mai perso. Enzo l’ha chiamata arroganza e la considera il mio peggior difetto. Quando capita sorrido: mi è stato insegnato che “ognuno di noi è chiamato a possedere l’arroganza necessaria a battersi per ciò in cui crede”.
Questo mi basta per continuare.

Non conta vincere, l’importante è non perdere.

Davide “Birillo” Valsecchi

Queste sono illustrazioni realizzate da N. C. Wyeth di un edizione inglese dell’Isola del Tesoro:

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