Grignetta Invernale

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Seduto sul lato passeggeri dell’auto di Fabrizio superiamo il lago del Segrino scendendo verso Pusiano. Appena scolliniamo si apre davanti a noi l’orizzonte della pianura ed un’infuocata palla di fuoco, ancora bassa sull’orizzonte, sembra ingoiare tutti i mei pensieri. Fabrizio spinge un cd nell’autoradio: «Diamo un tocco epico alla sveglia!». I Metallica e l’Orchestra di Sinfonica di San Francisco aprono un concerto live con il più classico dei pezzi di Morricone: l’estasi dell’oro.

Sprofondo nel mio sedile abbandonandomi alle curve. Lascio che l’aria scivoli nei miei polmoni e che il diaframma li svuoti fin nel profondo. Una voce sussurra “Accendi!!” e qualcosa in me fa “click”. Socchiudo gli occhi e quando li riapro non sono più gli stessi. Nella mia mente cessano di esistere i problemi, c’è spazio solo per le soluzioni: piacevole ebbrezza del essere vivi…

Sono le otto quando raggiungiamo i Piani dei Resinelli. Il sole è già alto e caldo. L’orario è buono ma quasi al limite: abbiamo solo un paio d’ore prima che la neve inizi a diventare molle e pesante.

Un passo alla volta risaliamo lungo la cresta Cermenati.  Guardando ad occidente, oltre il lago, il gruppo dei Corni di Canzo reclama il dovuto affetto per le montagne di casa (bellissime!!). Tutto intorno le cime sono innevate ed il cielo azzurro rende splendente la neve sotto i nostri piedi mentre attraversiamo il bosco.

La cresta Sinigallia, sull’altro versante, è invasa da neve inferma e sulle creste le cornici si slanciano minacciose nel vuoto. Più sotto, il Canalone Porta sembra raccogliere tutte le piccole e grandi slavine che dai fianchi dei Maniaghi ancora si lasciano cadere.

Giunti sotto il canale che conduce alla cima osserviamo il lago e il rifugio Rosalba ai piedi della Cresta Segantini: anche il sentiero Cecilia è vergine ed invaso da una pesante coltre bianca. Sua Maestà la Grignetta sembra aver ceduto agli uomini solo la Cermenati dopo l’ultima nevicata.

Poi siamo in cima, lo sguardo si perde e per Fabrizio (ed anche per me) è una nuova ed intensa emozione.

Davide “Birillo” Valsecchi

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