Tassi fra i Sassi

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Mav, Cristian e Keko avevano trascorso la mattinata ad arrampicare a Scarenna: nonostante l’unto avevano fatto grandi progressi sulle viscide placche di Visitors 1 e 2. Io, al contrario, mi ero appena svegliato ed ero immerso in una furiosa lite prematrimoniale scatenata dalla banalità della vita a due: sì, devo abituarmi all’idea che gli oggetti, fino ad oggi inanimati, abbiano ora la capacità di spostarsi e a volte persino di nascondersi in modo assolutamente imprevedibile. Pare che il pavimento non sia più un estensione dei miei armadi, il luogo più logico in cui cercare le mie cose…

Essendo un leone, ascendente leone, con venere in leone e nato nell’anno del drago, la mia furia è come un temporale estivo: devastante ma di breve durata. Bruna invece, che è Vergine, ascendente Vergine, nata nell’anno del Cane, ha semplicemente aperto l’ombrello ed ha atteso indifferente che tornasse il sole. Nel frattempo ha anche preparato una marmitta gigante di pasta fredda con cui accogliere per pranzo i Badgers.

Attorno al tavolo si sono ritrovati i membri del “Club”: Io, Mav, Keko, Bruna, Simone, Cristian e Niky. Per alcuni di loro quella era la prima volta nella nuova “sede” (…la ClubHouse è il TrueBeer).  Dopo pranzo siamo scesi in giardino e, attraversata la strada, abbiamo iniziato a risalire le pendici del Moregallo.

Valmadrera è lontana da Scarenna e sul versante opposto dei Corni: i tassi devono cominciare l’esplorazione del loro nuovo territorio. La nostra destinazione erano le “Rocce degli Elfi”, un luogo incantevole dove arrampicare e dove testare il ginocchio di Simone dopo l’infortunio.

“Accidenti! Ma la roccia taglia!” Sì, quelle rocce sono “pure”, vergini ed “agguerrite” nonostante siano immerse nella pace del bosco. “Guardate bene. Non ci sono segni, frecce o tracce di magnesite: è così che deve rimanere, mi raccomando!”

Ci sparpagliamo tra i sassi ed ognuno, secondo il proprio livello o l’inclinazione del momento, sceglie dove e come salire. La roccia è bellissima, salda e sicura, densa di appigli, di clessidre ma anche di passaggi in aderenza su placche lisce o su taglienti increspature.

Mi distraggo e mi apparto su un passaggio verticale che risale lungo una fessura stretta. L’ultima volta era bagnato ed avevo dovuto desistere a metà. Respiro, mi distendo morbido ed apprezzo quella curiosa e straordinaria magia chiamata “equilibrio”. Poi passo oltre e mi ritrovo seduto in cima al sasso osservando con un sorriso il bosco ed i ragazzi.

Due anni fa mi ero riproposto di organizzare una squadra, un gruppo di amici che potesse aiutarsi e sostenersi nell’esplorazione e nell’attività in montagna. Lo zoccolo duro del gruppo è formato da una decina di “elementi”, quasi  autonomi ed indipendenti, mentre l’intero branco dei Badgers conta ormai una trentina di membri attivi. L’aspetto maggiormente positivo è che questo legame, sopratutto tra i più giovani, si è estenso anche oltre l’arrampicata e l’alpinismo dando vita a preziose e sane amicizie.

Tutto ha avuto inizio nella “Grotta del Sindaco”, quando esplorando una cavità sul lato sud del Corno Centrale ci siamo imbattuti in Lemmy, il tasso che abita in quello stretto anfratto: è lui la maschotte e l’ispirazione del nostro gruppo!

Davide “Birillo” Valsecchi

I complimenti a NikyBoy, oltre ad aver scattato le foto era alla sua prima esperienza con l’arrampicata: bravo!

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