Free Scarenna: atto II

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freeScarennalogo«Prima di affidarti ad un chiodo qualche martellata devi pur dargliela per sentire come canta». Questa è una regola base dell’alpinismo classico che l’avvento degli infissi geotecnici tende a far dimenticare. Tuttavia tale approccio si rivela estremamente efficace e diretto anche in altri ambiti.

Il 20 Agosto c’è stato l’intervento del Sindaco di Asso e delle Forze dell’Ordine alla Falesia di Scarenna. Gente schedata, multe sì, multe no, Falesia chiusa, state alla larga irresponsabili. La questione è rimbalzata prima in un botta e risposta sui giornali per poi trasferirsi sui Social NetWork. Su FaceBook è nato un gruppo, “FreeScarenna” che già nei primi giorni di apertura ha superato le trecento adesioni ed è in continua crescita.

La finalità del gruppo è di diffondere e sensibilizzare, in modo deciso ma costruttivo, a favore della riapertura e della tutela della Falesia di Scarenna. In quest’ottica ho appreso con piacere quanto pubblicato dal Sindaco sul Sito del Comune di Asso. Per correttezza ho trovato giusto riportare integralmente il suo messaggio anche qui su “Cima”.

Trascrivendolo ho avuto modo leggerne il contenuto con particolare attenzione e l’ho trovato abbastanza soddisfacente: sia nelle intenzioni che nelle aspettative. Il suono di questo primo “chiodo” appare affidabile, vedremo come proseguirà il resto della salita e se sarà possibile percorrerla insieme.

Davide “Birillo” Valsecchi

Asso: Falesia di Scarenna 28/8/2015

Come premesso nei precedenti interventi e allo scopo di evitare ulteriori malintesi, l’Amministrazione comunale “precisa e conferma il suo intento” nel prossimo futuro a prodigarsi per consentire la riapertura della parete di roccia di Scarenna agli amanti della scalata.

Come risaputo dall’anno 2010, la Falesia di Scarenna è stata inibita da una serie di ordinanze congiunte da parte degli Enti competenti e dai Comuni che hanno pertinenza sull’area.

Abbiamo già esteso l’invito agli interessati per formare un gruppo di lavoro nel breve per valutare la possibilità di restringere i confini di circoscrizione che inibisce l’accesso all’area.

Quindi l’attuale condizione è solo il punto di partenza per riconsiderare in modo più mirato la sua riapertura del sito con l’applicazione di una regolamentazione che possa fissare e garantire ai fruitori i requisiti minimi standard di sicurezza.

Gli standard di sicurezza da riapplicare all’apertura della Falesia di Scarenna, essendo l’arrampicata uno sport potenzialmente pericoloso che necessita anche della conoscenza dell’ambiente naturale, dovranno essere i seguenti:

  1. Lo spostamento di 200 metri in avanti,  verso il comune di Caslino, dei divieti di accesso e transito per consentire ai mezzi di pronto soccorso di accedere all’area della Falesia.
  2. Applicazione di una segnaletica fissa, ai piedi della parete della falesia che informerà i fruitori delle seguenti specifiche tecniche:
    – Grafica dell’area di arrampicata e dei percorsi
    – Conformazione del masso di roccia
    – Lunghezza dei percorsi
    – Grado di difficoltà in base alle condizioni climatiche
    – Segnalazione della presenza di vipere in parete
    – Tipo di attrezzatura necessaria all’arrampicata
    – Norme di comportamento degli adulti
    – Norme di comportamento in caso di minori
    – Numero di chiamata del pronto soccorso
    – Indicazioni se la parete osserva o meno un programma di manutenzione
    – La dicitura “chi arrampica lo fa a suo rischio e pericolo”

Tutti i cittadini e gli amanti della scalata saranno informati sugli ulteriori sviluppi.
Un cordiale saluto a tutti.

Giovanni Erba,
Sindaco di Asso.

Qui è possibile visionare il documento originale: http://goo.gl/kFM3ly

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