Abbiamo vinto, ancora…

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“Si svegli, mister Freeman. Si svegli. Non che voglia insinuare che lei abbia dormito sul lavoro. Nessuno merita riposo più di lei. Ma tutti gli sforzi del mondo risulterebbero vani finché… diciamo solo che è di nuovo giunto il suo momento. L’uomo giusto nel posto sbagliato può fare una grande differenza. Perciò si svegli, mister Freeman. Apra gli occhi e si svegli.” (Half-Life2)

Quando vi racconto delle mie avventure spesso mi ritrovo a riflettere sulle persone che mi circondano e le difficoltà con cui devo confrontarmi. Spesso ho la sensazione di essere fuori posto, di essere un “perenne dilettante” che si agita dissennato tra fuori-classe e professionisti. Non ho il fisico giusto, la formazione giusta, l’esperienza giusta o l’attitudine giusta. Sono pigro, distratto, svogliato e spesso trasandato. Il mio equipaggiamento è di seconda mano, sempre in disordine, sporco di fango e consumato. Gli “altri” sono sempre così precisi, eleganti, lucidi e sicuri di se stessi. Io ho solo dubbi.Eppure…

Eppure grazie forse ad una fortuna sfacciata, nonostante abbia preso una quantità incalcolabile di calci in culo, fino ad oggi ho raggiunto tutti i gli obbiettivi che mi sono dato, ho attraversato indenne i paradisiaci inferni a cui ho dato volontariamente la caccia. Non credo di aver mai veramente vinto, ma quello che è certo, dannazione, è che non ho mai perso!

Solitamente non vi parlo mai del mio lavoro. Questo anche perchè molti neppure crederebbero che io possegga la costanza per presentarmi in ufficio quattro giorni di fila nella stessa settimana. Tuttavia anche “quello che faccio per pagare le bollette” è una piccola grande avventura. Se come alpinista ho spesso l’impressione di essere “out of my league”, come informatico ne ho l’assoluta certezza!

A due passi dalle sponde del lago io lavoro in una piccola azienda lecchese che sviluppa un piccolo software capace di distinguere i messaggi di posta elettronica “buoni” da quelli “insederati” o “indesiderabili”, un motore anti-spam. Siamo una realtà davvero piccola. Curiosamente nella mia casella di posta ci sono costantemente un migliaio di messaggi di posta non letti, la mia scrivania è affollata di fogli scarabocchiati, di appunti su vie alpinistiche, indecifrabili disegni ed astrazioni di flusso. Un piccolo caos.

Dopo l’Ingegner Paolo Frizzi, il CEO, io sono il primo delle figure tecniche, il primo tra gli sviluppatori, il primo a cui arrivano le rogne. ”Cosa accidenti ci faccio qui?” Dopo quattro anni di ricerca comincio solo ora a credere di aver “forse” afferrato la superficie del problema. Il mondo è pieno di gente coscienziosa, precisa e metodica, carica di patacche e titoli. Come è possibile che non siano loro a vincere, a trovare la soluzione giusta? Eppure…

Eppure ieri sera a Londra, alla cerimonia dei Computer Secuirty Awards, Libra Esva è stato insignito, per il secondo anno consecutivo, del titolo di “Anti-Spam solution of the Year” per il  2015. Oltre a “bissare” il successo dello scorso anno abbiamo vinto, a parimerito con l’ Institute of Marine Engineering (IMarEST), anche il premio “Security Project of the Year – Private Sector – General”.

winner

Sì, abbiamo vinto ancora! Sono un po’ sorpreso, ma sì, siamo “campioni del mondo per la seconda volta”. Quasi da non crederci. Spero che per festeggiare il capo finalmente mi regali un paio di scarponi da SciAlpinismo decenti: sia perchè credo di essermeli meritati, sia perchè quelli vecchi, tenuti insieme da viti, bulloni e nastro adesivo, davvero non si possano più guardare!

Cosa accadarà adesso? Beh, attualmente tra l’85% ed il 90% dei messaggi di posta elettronica scambiati a livello mondiale è “abusivo”. Il 21% della popolazione digitale non utilizza alcun tipo di protezione contro lo spam, un utente su sei (16,6%) diviene volontariamente, in modo più o meno consapevole, un veicolo di diffusione virale dello Spam. Questi numeri sono sufficientemente grandi per garantire un significativo ritorno economico a sostegno della fiorente economia sommersa condotta illegalmente attraverso lo Spam.

Noi, con i nostri premi e la nostra crescente diffusione, stiamo diventado un ostacolo. Forse il più efficace ma, date le nostre piccole dimensioni, anche quello potenzialmente più vulnerabile. Ci daranno addosso, più di quanto già non stiano facendo ora.

Bombarderanno le nostre macchine, attaccheranno i nostri sistemi, faranno a pezzi il nostro codice, sonderanno le nostre debolezze. Gli spammer (ma anche i competitors) hanno mezzi e risorse che al momento sono per noi inaccessibili ed irraggiungibili. Spremeranno i loro arsenali e ci metteranno sotto assedio, ci circonderanno, ci attaccheranno giorno e notte: con velleitaria presunzione tenteranno di spezzarci, di travolgerci.

Beh, Signori, siamo di nuovo soli in cima al mondo ed un uragano sta per colpirci in pieno: sì, lo confesso, sono piacevolemente eccitato all’idea di mostrare loro quanto è oscuro l’abisso in cui cercheranno di inoltrarsi.

Voglio ringraziare l’Ingenger Paolo Frizzi per la pazienza con cui sopporta le mie stramberie e per la determinazione con cui sostiene la nostra comune avventura (e per gli scarponi nuovi ovviamente!).
Voglio inoltre ringraziare e congraturarmi con tutti i colleghi ed amici che formano la nostra piccola ma agguerrita squadra.

Dannazione, in momenti come questi anche lavorare è un vero spasso!

Davide “Birillo” Valsecchi
Che le ali della libertà non perdano mai le piume!”

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