Memorie nel Maggiociondolo

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1-maggiociondoloElisabetta “Eli” Nava gestisce su Facebook il gruppo “Amici del rifugio Brioschi” (Link). Questo spazio, attivo più o meno dal 2009, negli anni è diventato un riferimento per tutti coloro che, esperti e meno esperti, frequentano le Grigne. Qui si scambiano fotografie, racconti e molto spesso indicazioni utili sulle condizioni della neve o delle vie di salita. Elisabetta è davvero brava nel mantenere questa piccola comunità che conta quasi quattromila partecipanti. In particolare apprezzo la sua attenzione verso la storia e la capacità di trasmettere rispetto e conoscenza ai neofiti che, carichi di emozioni e speranze, si avvicinano a queste cime tutt’altro che semplici.

La “Grigna” è considerata la montagna dei milanesi: il pericolo che il gruppo si trasformasse nel “Baretto dei Bauscia” era concreto ma gli amministratori, con impegno e costanza, lo hanno reso invece un luogo di “cultura” dove spesso si ha l’opportunità di confrontarsi anche con i nomi pesanti dell’alpinismo.

Giorni fa Elisabetta ha pubblicato una bella foto del Pizzo D’Eghen descivendone le caratteristiche e raccontando brevemente del Camino Cassin. Visto che giorni prima aveva parlato di Fasana e del Pizzo della Pieve ho aggiunto alla sua descrizione anche la via Fasana sul pizzo. Lo scorso anno Mattia ed Io abbiamo ripetuto la Cassin e per questo avevo raccolto molte foto ed informazioni da condividere. Ne è nata una bella discussione, in cui si rimarcava soprattutto come la prima ripetizione della via di Cassin, del ‘32,  avvenne solo nel ’75 (43 anni dopo!) grazie a Benigno “Ben” Balatti e Sergio Lanfranconi.

Quello che non mi aspettavo è che “Ben” si unisse alla discussione e che ci raccontasse della sua prima ripetizione:

Volete sapere la mia storia… Partiamo dopo il primo turno di lavoro, è un venerdì pomeriggio di gennaio del 1975 con l’amico Sergio …non mi ricordo più nemmeno la data…non abbiamo ancora deciso se fare il Dente della Fasana o il Pizzo d’Eghen. Nella piccola Fiat 500 c’è tutto il materiale che occorre. Abbiamo deciso..durante il tragitto in macchina… si va x la via Cassin. Grossi zaini – 2 corde da 40mt -15 moschettoni – circa 15 chiodi e 2 cunei di legno e 3 staffe -2 picozze di legno con qualche dentino in punta e 2 paia di ramponcini Grivel  -casco – pila -1 cordino da recuperare lo zaino più grosso – 1 saccopelo x il mio socio e x me piumino e pied’elephant”Moncler”..niente materassini nè fornello ”sono degli optionals”. Non sappiamo come arrivare all’attacco..ma come si suol dire ”vemm a occ”. Bivacchiamo in una piccola nicchia di roccia. L’indomani,sorpresa nevischia,ci caliamo nel gran canalone con una lunga corda doppia ed in poco tempo arriviamo all’attacco dell’immenso anfiteatro. La salita x il camino fila tutto liscia, ad eccezzione di un tratto che s’incastra il cordino da recupero. Giornata molto fredda.. strozzature nei camini ghiacciate e verglassate. Non riusciamo a capire dove sale la via: è tutto imbiancato. Intravedo una possiblità a sinistra di uscire dalla parete. Attrezzerò circa 15 mt lasciando una corda fissa. Bivaccheremo a due terzi della via su un terrazzo di neve. Notte insonne.. nevischia ancora. Il mattino seguente, un po’ di ginnastica e via salgo il tratto attrezzato, e qualche metro più su sorpresa “1 chiodo ad anello con cordino di canapa’. Come l’ho tocco si rompe come un fuscello. Unico chiodo di passaggio trovato in parete. Poco dopo sosto presso un mugo. Altra lunghezza di corda abbastanza facile, calziamo i ramponi, nel frattempo anche il sole fa la sua comparsa …ne abbiamo proprio bisogno… ed anche un vento boia. Risaliamo verso la vetta del Palone, non con poca fatica dato il peso dei nostri zaini e la neve crostosa che a tratti ci sfinisce di fatica …mediamente affondiamo fino al ginocchio. Usciamo in vetta verso le h15,30 del pomeriggio. Scendiamo in direzione del rifugio Bogani proseguiamo verso il Cainallo arrivando all’albergo alle h 20 di sera. Sosta…Il Gestore /che mi perdoni non ricordo più il nome/ vedendoci tirati ci offre un brodino fantastico e ci fa gran complimenti. Ieri ed oggi la temperatura è rimasta costante sotto i -11 gradi. Eravamo del gruppo Corvi di Mandello ”ORGOGLIOSI”di esserlo …e senza pensieri… avevo 20 anni e l’amico Sergio 24 ani… Una grande bella avventura ”seppur piccola” x sognatori (Benigno Balatti)

Spettacolo! Queste sono esperienze che dovrebbero essere conservate nei libri! Un sentito ringraziamento a Benigno per aver condiviso la sua salita, un grazie anche ad Elisabetta per l’impegno con cui mantiene il gruppo! Grazie!

Davide “Birillo” Valsecchi

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