Buon Compleanno Mamma Bruna

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Bene… ci sono novità. Ad Agosto ho tracciato due roboanti linee di salita sul versante Orientale del Moregallo. Durante la seconda, superate le insidie dell’ interminabile zoccolo, stava per investirci il temporale. Non era la prima volta che rischiavamo di vedercela brutta ma, nella mia testa, si è formato un pensiero strano: “Se esci di qui, Birillo, questa volta devi darti una calmata: devi dedicarti di più a Bruna ed alla tua famiglia”. La grandine, grazie al cielo, non ha attraversato il lago e siamo riusciti ad uscire indenni sulla cima, in un tramonto sereno dopo oltre 600 metri di via esplorativa.

Il giorno dopo, tuttavia, ero di nuovo a fantasticare osservando la parete, sperando che gli “Dei delle Montagne” non ne avessero troppo a male se fossi venuto meno al mio proposito. Perchè in fondo gli alpinisti sono come marinai, le loro preghiere nella tempesta, così come le loro promesse in porto, vanno prese con cautela e grande pazienza.

Ma il destino è un regista beffardo: Bruna in quei giorni si sentiva debole, fiacca, così ha fatto gli esami del sangue pensando di essere anemica. Gli esami, tuttavia, hanno mostrato qualcosa di diverso. Bruna era incredula mentre io, in fondo in fondo, forse l’avevo capito da un po’. Test di gravidanza: positivo.

Ma un test è qualcosa di empirico …così come lo sono nausea, ingrossamento del seno, appetito, narcolessia, raffreddore (rinite gravidica), ecc, ecc… Niente poteva convincere Bruna che, davvero, era incinta: doveva essere sicura, doveva vedere. Così oggi, accompagnandola all’ospedale, ho assistito alla mia prima visita ginecologia …e confesso che aver affrontato rischi e pericoli in quattro continenti non ti prepara ad una cosa simile!

Mi sono ritrovato in una stanza dalla luce soffusa, con una dottoressa piuttosto carina nel suo camice bianco che armeggiava con mia moglie, mezza nuda, utilizzando uno strano strumento fallico mentre insieme guardavano un video. Una scena che, in un contesto differente, avrebbe avuto su di me bel altro effetto, ma in quel frangente, immobile con lo sguardo perso, ero assolutamente agghiacciato ed impietrito. “Si sente bene?” Mi ha chiesto la dottoressa osservandomi perplessa. Io, che manco più sapevo dove guardare, dentro di me ho pensato: “Certo che se svengo alla prima ecografia, al parto non sopravvivo!”

Nonostante l’assoluta incapacità maschile di trovare un ruolo sensato in tutta questa faccenda, sul piccolo schermo c’era “qualcosa”. La dottoressa sorride e proclama serena: “Ospite: uno”. Poi lo misura ed il responso è chiaro: “8 + 5: data di nascita prevista 21 Aprile 2018”. Poi indica una sfarfallio, un tremore ritmico in quell’immagine strana e a tratti incomprensibile: “Quello è il battito. Il suo cuore che batte”.

No, davvero, puoi aver affrontato uomini, bestie e montagne ma non sei preparato ad una cosa simile. Non è una questione logistica o strategica, semplicemente non sei preparato, non potevi nemmeno immaginarlo… però capisci subito che tocca darsi una sveglia, e in fretta, perchè se in questa faccenda un maschio è una “recluta” inesperta, le donne sembrano veterani dei marines che procedono a passo di marcia mentre tu inciampi negli scarponi!

Quindi bene: c’è qualcosa di nuovo e, in modo per me ancora misterioso, vive. L’avventura apparentemente più “normale”  e “comune” rischia di diventare tra le più incredibili ed emozionanti.

Detto questo posso solo aggiungere un’ultima cosa. Tra due giorni, il 16 Settembre, è il compleanno di Bruna: quindi tanti auguri Mamma Bruna!

Davide “Birillo “Valsecchi

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