Flaghéé: le Bandiere sul San Primo

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I Flaghéé sul San Primo
I Flaghéé sul San Primo

Ieri era il 4 Ottobre 2009, il giorno in cui i Flaghéé erano attesi in cima al San Primo, ancora una volta godevamo di un bel sole ormai autunnale. Enzo, Max ed Io ci siamo messi in marcia la mattina presto.

Una volta in cima abbiamo trovato ad attenderci il presidente del Cai Asso, Alberto Pozzi. Ho preso i Flaghéé dallo zaino e tutti insieme abbiamo cominciato a fissare le bandiere alla Croce che proprio il Cai asso ha restaurato lo scorso anno.

Le 48 bandiere, una volta stese al vento, hanno subito cominciato a cantare. E’ un suono strano,  simile a quello che abbiamo sentito in Himalaya con e bandiere dei ragazzi del setificio. E’ un suono che, nel silenzio delle montagne, sembra dare voce al vento. Mi è difficile descrivervelo, è qualcosa di estremamente semplice ma suggestivo ed emozionante.

In cima al San verso le 11 e mezza dal nulla, alla spicciolata, è cominciata ad arrivare sempre più gente e a mezzo giorno è arrivata anche Anna con i suoi due asini ed un carico di formaggio fresco, pane e vino per un magnifico spuntino appena sotto la cima. Anna Galli, maestra di Sci gestisce un curioso bed and breakfast come un agriturismo ed è orgogliosa di riuscire a fare colazione tutte le mattine con il formaggio fresco fatto in giornata con il latte delle sue capre. Ci ha fatto un gran piacere vederla arrivare con i suoi asinelli!!

Al gruppetto, che resisteva al vento freddo della cima, si è aggiunta anche Mara Cavaltuzzi, giornalista de La Provincia ed agguerrita appassionata di montagna oltre che assese come noi. Mia sorella e suo marito Simone Rossetti, istruttore di roccia e storico membro della spedizione Cima-Asso del 99, hanno portato sui prati del San Primo anche il mio piccolo nipotino che, nei suoi teneri otto mesi, era alla sua prima uscita in montagna.  Sul sentiero abbiamo incontrato anche Giulio Zappa, un altro istruttore ed alpinista del Cai Asso, anche lui con il figlio sulle spalle e la moglie al fianco.

Asini, bambini, alpininisti, giornalisti, ciclisti, formaggio fresco e vino. Seduto sul prato con un bicchiere ed un panino in mano mi sembrava che i  Flaghéé, nel loro primo giorno sul San Primo, avessero già abbastanza compagnia ed è stata una grande ed inaspettata sorpresa vedere arrivare una comitiva del Cai Olona in gita con una ventina di membri.

Mi sono divertito. Ora tocca ai Flaghéé lassù, tra Breva e Tivano. Speriamo reggano a lungo e possano “portar buono” al nostro lago e alla sua gente. Grazie a tutti!!

Davide “Birillo” Valsecchi

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