“Dio ha molte forme ed un sacco di nomi ma non importa come lo chiami, di solito Lui non risponde”. Questo mi ha sempre fatto ridere.
Qualcuno dice che Dio sia inconoscibile e quantunque fosse possibile conoscerlo l’illuminazione che ne avremmo sarebbe tale da annullare la nostra identità fondendoci con Dio stesso. Altri dicono che Dio sia già dentro di noi, che in fondo siamo già illuminati e fusi con tutte le cose che ci circondano. Non si capisce un granché…
Chissà cos’è realmente Dio e cos’è questa realtà in cui crediamo di vivere. Spesso è tutto così confuso, le religioni sono solo un rudimentale ed imperfetto strumento dell’Uomo con cui ha cercato di orientarsi in questo caos. Probabilmente mi beccherò una mezza dozzina di scomuniche sebbene consideri le religioni un patrimonio sociale, culturale e spirituale dell’uomo. Pazienza…
Il guaio di Dio è che è inafferrabile nonostante la sua presenza sia facilmente e costantemente avvertibile nel nostro profondo. Dio non si vede, non si sente, non si tocca, non si gusta e non ha odore, eppure spesso tutti questi sensi ci mandano strani segnali in cui ci sembra di aver sfiorato la sua percezione.
In fondo i nostri sensi sono imprecisi, fallibili e studiati per la nostra sopravvivenza all’alba della vita. Gli esseri umani sono tra quelle poche creature capaci di espandere i propri sensi, di allargare la propria percezione grazie alla propria mente. Alcuni uomini lo fanno seduti in meditazione nella neve delle montagne, altri nelle lenti di un telescopio o nei tracciati di un sismografo. L’uomo ha sensi nuovi ed è con quello che intende cercare Dio.
In Svizzera, a due passi da Noi, c’è una strana costruzione unica nel suo genere, costata uno sproposito e già ammantata di leggende: Large Hadron Collider, il super-accelleratore.
E a che serve questo anello fantascientifico che corre sotto terra? Serve a trovare il bosone di Higgs, quello che nel 1993, data la sua importanza nella teoria del modello standard della Fisica, è stato soprannominato dal Premio Nobel per la Fisica, Leon Max Lederman, come la “Particella Dio“.
Ecco qualcosa su cui riflettere. La Luce di Dio, per millenni il sole come divinità ed oggi, i moderni scienziati, cercano Dio proprio costruendo una macchina in grado di accellerare un “qualcosa” di incredibilmente piccolo al 99,9999991% della velocità della luce lanciandolo contro un suo simile per vedere cosa avverrà allo scontro. Affascinante.
Dio non gioca a dadi, speriamo gli piaccia giocare a bocce! Cosa succederà quando e se l’uomo troverà la materia di cui è fatto Dio, quando riuscirà ad individuarlo, a toccarlo? Qualcuno, i soliti catastrofisti, parlano della formazione di un buco nero che si inghiottirà la terra. Balle, forse…
Se la nostra tecnologia fosse in grado di annientarci credo che Dio, semplicemente, eviterà di farsi trovare, siamo sempre poco più che bambini nell’universo. Abbiamo rischiato l’Apocalisse anche con il primo test nucleare, nessuno poteva sapere come sarebbe andata, poteva bruciare tutta l’atmosfera eppure siamo ancora qui. Apocalisse, letteralmente scoprire il velo, scoperta, rivelazione. Tutto ha un prezzo.
Nonostante le inquietanti analogie non credo che LHC sia una moderna torre di Babele. Se poi lo fosse Dio si rivelerebbe un fantoccio che crudelmente ci trattiene sulla terra senza darci la possibilità di ricongiungerci (re-ligio) con Lui. Niente che valga la pena di imitare, nulla verso cui protendere. La vita stessa perderebbe di significato. Comunque vada si scoprirà qualcosa di interessante sulla Natura di Dio e sul coraggio o la follia dell’Uomo.
Se poi fosse la fine del mondo quale sarebbe poi il problema? Se la terra andasse distrutta non sarebbe neppure un grande evento, nella vita di ognuno di noi rappresenterebbe nulla di più di un indiviuale accidente, nulla di più che un’immprovvisa malattia, un incidente stradale o un terremoto. La fine del mondo nella vita di una persona non è più significativa di una qualsiasi altra morte. Abbiamo tutti una scadenza infondo. Ma se lo trovassero veramente? Se trovassero Dio?
Accidenti, quello sì sarebbe un botto grosso. La fine del mondo come lo conosciamo e l’inizio di qualcosa di nuovo. Nessuno sa cosa potrebbe avvenire dopo. Michelangelo avvicinò il dito di Dio a quello dell’Uomo ma cosa avviene quando si toccano? Neppure lui lo poteva immaginare. Cosa succede quando l’uomo prende coscienza diretta di Dio? Non so, proprio non ho idea! Potremmo fare uno stravolgente ed possente balzo in avanti verso qualcosa di completamente nuovo e affascinante. Io dico “proviamo”, apriamoci una birra e godiamoci lo spettacolo!!
Non c’ero quando l’uomo sbarcò sulla Luna ma ho idea che mi attenda uno spettacolo altrettanto interessante! Forse sono nato nel momento giusto oppure mi è andata proprio male!!
P.s. i test, pubblici su Internet, stanno proseguendo e LHC al momento funziona seppur solo a sezioni disgiunte, ma comincia a girare e l’entusiamo, l’umanità e la positività con cui lavorano i ricercatori è di per se una piccola rivoluzione.
Attenzione: Proprio oggi, ironia della sorte, sono state effettuate dal LHC le prime collisioni di test. Potete seguire l’avanzamento dei lavori seguanrdo questo RSS: http://twitter.com/statuses/user_timeline/15234407.rss
Davide “Birillo” Valsecchi