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In ricordo di Fabrizio

In ricordo di Fabrizio

Sabato 27 Dicembre verrà celebrato il funerale di Fabrizio, si terrà nella chiesa di Sormano alle 14:30 come vuole la tradizione per coloro che abitano a Gemù. La verità alla fine è emersa in tutta la sua brutalità, Fabrizio è stato travolto mentre tornava a casa sua, sulla strada che aveva percorso a piedi centinaia di volte. La persona che lo ha travolto in auto non si è fermata e lo ha lasciato al suo destino in quel roveto.

Non ce la potevi fare da solo questa volta Gigio, era troppo per chiunque. Melchiorre lo ha già trovato e preso ma questo ormai poco importa. Era importante scoprire la tua verità. Dio, che già normalmente non è un tipo tenero con nessuno, non ama particolarmente chi si sottrae alle proprie responsabilità, provo solo pietà per quell’uomo che è scappato lasciandoti lì. Forse avrebbe potuto salvarti e salvare se stesso. Non lo sapremo mai.

Un tuo cugino, Vittorio, ha scritto una lettera per te e mi ha chiesto di pubblicarla qui. Io l’ho conosciuto quel pomeriggio in mezzo alla neve quando era venuto a cercarti, quando tutti credevano fossi scappato per qualche oscuro motivo. Si era infilato nel fiume con l’acqua fredda oltre le ginocchia,  Lui e Paolo non hanno mai smesso di cercarti. Credo ti voglia bene e quello che ha scritto mi è sembrato un buon modo per salutarti,  sono stato onorato di poterlo fare. Ciao Fabrizio, in bocca al lupo Gigio.

Ciao Fabrizio oggi siamo qui… Si Fabrizio ci siamo tutti.
Oggi mi piacerebbe farti un regalo.
Mi piacerebbe regalarti carta e penna…
Uno strumento di comunicazione antico,un modo per esserci
per essere per contare… per comunicare. Oggi lo vorrei dare a te.
Vorrei che tu lo potessi usare per poterci dire tutto.
Ma purtroppo oggi è tardi.
Comunicare è l’insegnamento che ci rimane da te.
Hai provato a comunicare, ci hai provato 10 20 100 1000 volte.
Noi non abbiamo capito, forse non abbiamo sentito.
Il tuo urlo di dolore era forte fortissimo ma noi non lo
abbiamo sentito, forse non lo abbiamo capito.
Hai dovuto morire per avere finalmente quell’attenzione
quel calore che ti mancava e che cercavi ogni giorno
in fondo a quello che rimane del giorno……
Che non riuscivi a chiedere se non con il tuo atteggiamento di
sfida alle regole di questo mondo.
Io non posso biasimarti neppure assolverti.
Io non sono nessuno.
Posso solo dire a tutti noi di impeganrci e fare in modo che
un tetto sulla testa e una minestra calda con un pò di
amore non siano cose così banali e scontate ma una base su cui
costruire un po’ di felicità.
Ciao Fabrizio

Vittorio Crippa

…come stai oggi Birillo?

…come stai oggi Birillo?

Meglio, forse ancora un po’ stordito dagli avvenimenti delle ultime due settimane ma meglio. Ho cercato Gigio e alla fine l’ho trovato. Dicono che eravamo in oltre cento persone ieri a cercarlo, non so perchè dopo tutto quello che è stato fatto sia toccato a me e ai ragazzi di paese trovarlo. Un po’ mi disorienta. Ieri sera sono crollato in un sonno nero, placido, finalmente privo di sogni.

Stamattina ho letto i giornali e mi ha imbarazzato vedere il mio nome, non sono il tipo che si appunta medaglie e non mi dà alcun piacere i complimenti che mi fanno in paese. Sono uno strano in questo senso e spero che il mio ruolo in questa triste storia sia finalmente finito.

Il dolore è qualcosa che non si condivide, per questo non sono avvezzo alle condoglianze, scusate.
Ho fatto quello che ho potuto, mi dispiace solo sia finita in questo modo.

Volevo ringraziare chi mi ha aiutato, chi mi ha scritto, chi a fatto girare la voce ed ha partecipato, chi si è dato da fare per ritrovare Fabrizio. Il Maresciallo Melchiorre, senza il cui impegno ed autorevolezza non sarebbe stato possibile la giornata di ieri, grazie. Fumagalli ed i ragazzi del Soccorso Alpino, sono tutti volontari ma sanno “dannatamente” il fatto loro, grazie. Giordano e la Protezione Civile di Asso, state diventando sempre più importanti per la nostra comunità, grazie. I cacciatori della valle ed i volontari del corpo dei pompieri, grazie. La croce rossa di Asso e la squadra cinofila di Milano che proprio ieri sera mi hanno inviato dei messaggi di solidarietà molto belli, grazie. I volontari del soccorso dedicano energie, impegno e tempo libero per una nobile causa, grazie. Meritereste molto di più. Un grazie a tutti gli Assesi che sono intervenuti, avete dato più di quanto crediate sia a Fabrizio che a questo paese.

Nessun grazie e nessun rispetto a chi ha cercarto di trasformare il ritrovamento di Fabrizio in un’ ignobile auto-promozione, gli ultimi ad arrivare ed i primi ad appuntarsi medaglie sul petto. Clown con l’autoscala ed inutili papaveri di Como, siete venuti a caccia di fondi e fotografie mortificando l’impegno di chi era lì per vera pietà. La nostra tv locale può avervi servilmente portato in trionfo, può avervi dato un improprio palco da cui ciarlare di cose che nulla hanno a che fare nè con Asso nè con la nostra storia. Qui tutti sanno che per due settimane, prima che io vi indicassi dove giaceva, non sapevate neppure chi fosse Gigio. In tanti mi hanno scritto indignati, ora sanno chi siete, il vostro è un marchio che non si lava con l’acqua!!

Spero inoltre che chi ha speso parole inutili su quel povero ragazzo adesso abbia la decenza di tacere.

Questa è la triste storia di Fabrizio “Gigio” Crippa così come l’abbiamo vissuta io ed i suoi amici:
09/12/2008 – SCOMPARSO: Fabrizio “Gigio” Crippa
11/12/2008 – Frabrizio ancora “disperso”
18/12/2008 – Asso mobilitata in cerca di Fabrizio “Gigio” Crippa
20/12/2008 – Ciao Gigio…

Ciao Gigio…

Ciao Gigio…

Fabrizio Gigio Crippa
Fabrizio Crippa

Alla fine ti abbiamo trovato. Giuro non avrei voluto fosse così. Per un destino strano, forse cattivo non sò, è toccato a me trovarti tra quei rovi, è toccato a me vederti ed avvisare gli altri.

Ero passato di lì Giovedì scorso. Con me c’erano  Santambrogio e Max. Erano molto preoccupati per te, li ho aiutati a cercarti.
Nevicava, faceva freddo ed ero bagnato quando mi sono arrampicato su quella scogliera. Non ti avevo visto. Non ero entrato in quel groviglio di spine.

Il giorno dopo ho cominciato a scrivere, mandavo messaggi a tutti e rispondevo a tutte le mail di chi mi chiedeva di te. Ho fatto quello che ho potuto.

Oggi Asso si è svegliata dal suo solito torpore, si è scossa e su quel piazzale stamattina c’era un sacco di gente pronta a cercarti. Pompieri, Protezione Civile, Soccorso Alpino, squadre cinofile della Croce Rossa da Milano, i Cacciatori della Vallassina e tanti semplici volontari del paese.

Esperti o scalcinati erano venuti tutti a cercarti. C’era una squadra di sommozatori che si preparava a controllare anche il fiume. Un sacco di gente in gamba era venuta per te.

La mia squadra, la “squadra beceri”, era tutti di ragazzi di paese, amici che erano con noi quella sera alla festa. Enzo, Luca, Simone, Mara, Lia ed io. Si sono infilati gli scarponi e si sono addentrati nel bosco con la speranza di non trovarti. E’ toccato a loro farlo. Destino strano, forse cattivo non sò.

“Passiamo di lì ancora, proviamo a controllare ancora quella scogliera”. Di fronte a quel groviglio di spine e rami ho pensato tra me e me “Birillo, solo tu sei tanto stupido da  entrare lì! dai, non fare il coniglio, cercalo!” Sono entrato, mentre la testa quasi mi girava ed un senso strano mi opprimeva. Ti ho visto, un colpo d’occhio ed ho capito che eri tu.
Ti ho trovato, steso in avanti, con la faccia riversa coperto di sterpaglie in quella montagna di rovi. Mi dispiace Gigio.
Non so perchè mi sono dato tanto da fare per te. Ci conoscevamo appena, avevamo bevuto qualcosa assieme ad una festa per i ragazzi di Asso. Mi avevi fatto ridere ed ero contento ci fossi anche tu.

Tre giorni dopo eri morto mentre ho continuato a cercarti per due settimane. Sono stato bravo? Non lo so, sono solo stordito. Morti ne ho visti tanti, non mi fanno impressione, ma con te questa volta è diverso.

Mi dispiace Gigio, forse avremmo dovuto muoverci prima. Prima ancora che tu passassi per quella strada forse un pò solo, forse incompreso, come molti qui. Siamo stati un po’ insieme, io e te soli, poi tutto è successo in fretta, un pò confuso. Qualche pacca sulla spalla, qualche stretta di mano, un sacco di foto mentre raccontavo come ti ho trovato al Maresciallo. Ho ringhiato e mi sono tirato da parte, mi dispiace Gigio.

Che posto strano è il nostro paese. Chissà se imparerà qualcosa. Ora le male lingue staranno finalmente zitte e noi, i ragazzi di Asso, cominceremo a guardarci più spesso, a tenerci più stretto. Perchè mentre i pompieri ti sollevavano tutti hanno visto che, nella vita, ci sono botte da cui da soli non ci si rialza più.

Non possiamo più aiutarti in questo viaggio, forse sei ancora solo. Mi dispiace Gigio.
In bocca al lupo, ciao Gigio…

Davide “Birillo” Valsecchi

Asso mobilitata in cerca di Fabrizio “Gigio” Crippa

Asso mobilitata in cerca di Fabrizio “Gigio” Crippa

Ieri sera al Consiglio Comunale Natalizio di Asso ho consegnato il premio alla benemerenza in memoria dei miei bisnonni, Umberto e Anna Valsecchi, al Maresciallo Melchiorre. Al termine della serata ho avuto l’occasione di scambiare due parole con il Marescallo anche sulla scomparsa di Fabrizio.

Il Maresciallo vuole essere sicuro, vuole sapere se il nostro concittadino si trovi o meno in quella valle. Ha bisogno di qualche conferma certa prima di interrompere le ricerche o avviarle lungo direzioni nuove. Per questo motivo sta organizzando un ingente spiegamento di uomini e mezzi per una nuova ricerca coordinanta all’interno della valle.

Ha contattato il soccorso alpino, la squadra cinofila, ha informato la protezione civile locale e le squadre dei pompieri per passare al setaccio in modo capillare i boschi e la zona del fiume. La ricerca avrà inizio Sabato mattina e le squadre di ricerca saranno coordinate ed organizzate sul piazzale della stazione dei Carabinieri di Asso alle ore 8:00.

Ho chiesto il permesso al Maresciallo di divulgare la notizia alla popolazione ed ha acconsentito, più siamo e migliore potrà essere la ricerca, confida in una partecipazione della popolazione ma si è ampiamente raccomandato: “Per cercare Fabrizio non devono perdersi nè farsi male altre persone, deve partecipare solo chi è  in grado di affrontare i boschi in sicurezza. Ogni squadra sarà guidata da un membro del soccorso alpino ma non sarà comunque una cosa semplice. Serve gente capace.

Ho già condotto ricerche insieme ad altre persone in quella zona e non posso che ribadire quanto affermato dal Maresciallo. Coloro che si sentono in grado ed hanno la volontà di aiutare nella ricerca di un ragazzo di Asso scomparso devono tenere ben presenti due aspetti fondamentali:

  • il primo è essere coscienti di cosa stiamo andando a cercare, Fabrizio, se si trova in quel bosco, sarebbe là fuori da oltre una settimana.
  • il secondo è che la valle è difficile, piena di neve, fango, rovi e scarpate a picco sul fiume. Fa molto freddo. Nessuno deve perdersi, farsi male o essere d’ostacolo alle ricerche. Servono scarpe buone, un equipaggiamento idoneo, tanta buona volontà e la consapevolezza sia dei rischi che dell’esigenza di ubbidire alle direttive di chi coordina la ricerca.

Detto questo spero di vedere su quel piazzale Sabato mattina quanta più gente possibile. Coloro che non se la sentono di addentrasi nel bosco troveranno sicuramente un modo per dare supporto alla ricerca e ristoro ai volontari. Ognuno può trovare il suo ruolo.

Forse c’è un ragazzo di Asso in quella valle ed il paese non può dimenticarlo, non Asso.

La descrizione di Fabrizio e lo stato attuale delle ricerche è disponibile qui

Le lettere degli amici di “Gigio”

Le lettere degli amici di “Gigio”

Ormai è trascorsa una settimana da quando Fabrizio “Gigio” Crippa è scomparso. Nessuno ha avuto più sue notizie da Domenica alle 18. Il suo cellulare ha squillato a vuoto tutto Lunedì prima di spegnersi probabilmente con la batteria scarica. Il Soccorso Alpino lo ha cercato nel bosco, anche i ragazzi di Asso si sono messi a cercarlo ma senza risultato. Quando è arrivato il nulla osta ad usare la rete GSM per individuare la posizione del suo cellulare era ormai tardi, senza carica e senza un segnale vivo non si può più fare. Ormai le ricerce sono state interrotte e le forze dell’ordine seguono solo piste investigative ma senza risultati certi.

In questi giorni mi sono arrivate molte email e molti messagi. La maggior parte erano come questo:

«Ciao Davide, sono un amico di Fabrizio e volevo avere sue notizie, sapere se domani c’è qualcuno che continua a cercarlo. Se fosse così sarei disposto a unirmi a quelle persone. Ti saluto e ti ringrazio anticipatamente. Aspetto tue notizie.»

Io non so più cosa rispondervi. Fabrizio non si trova e purtroppo non ho nussuna notizia in più da darvi. Forse è un bene non averlo trovato nel bosco ma il campo di ricerca plausibile sembra ormai esaurito. La valle l’abbiamo battuta più volte dopo che lo aveva già fatto il soccorso alpino. Le forze dell’ordine hanno interrotto ormai le ricerche e stanno esplorando altri fronti.

Non ci sono più squadre di ricerca organizzate e mi raccomando con voi di non addentrarvi soli nella valle. E’ un posto pericoloso reso ancora più difficoltoso dopo le nevicate dei giorni scorsi.

Io, come altri che lo hanno cercato, comincio a credere che non si trovi da quelle parti anche se ormai è più una speranza che una certezza. Forse ha preso un passaggio da qualcuno, e quindi può essere ovunque, o ha fatto una scelta consapevole. Purtroppo al momento non abbiamo la possbilità di sapere quali siano le sue condizioni e quale sia questa sua scelta.

L’ultimo appello sensato che possiamo fare è alle persone che “eventualmente” possono aver dato un passaggio a Gigio e che hanno fino ad ora taciuto per paura. Scriveteci, dateci informazioni chiare e dettagliate. Anche se in forma anonima potranno essere di grande aiuto per capire questa triste situazione.

Per quanto mi è possibile vi terrò aggiornati, altro ora non saprei dirvi. Mi dispiace Gigio.

.Davide

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