La tomba di Cristo?

Mausoleo di Srinagar
Mausoleo di Srinagar

[Attenzione] Prima di cominciare voglio essere chiaro: Io sono un cercatore, non ho la pretesa di trovare quello che cerco, mi accontento di cercare. Vi racconterò quello che so e non pretendo sia la verità perchè neppure io so ancora cosa pensare in merito.

Ripartiamo per Srinagar anche perchè a Srinagar ho un conto in sospeso, qualcosa a cui mi sono avvicinato ma che non sono riuscito a congliere completamente. Questa è una delle tante e strane storie del nostro viaggio in India di cui non vi ho mai scritto.

Prima però voglio raccontarvi di Hemis, un monastero buddista in Ladakh, dove “voci” dicono che in gioventù abbia studiato niente meno che Gesù. Si dice che in quel monastero, alla fine del ‘800, un tale Nicholas Notovitch avesse trovato un manoscritto e tale libro narrasse la giuventù di una figura molto simile a Gesù. Il libro è ovviamente sparito anche se la trascrizione che Notovitch ne fece è molto interessante seppure non avvalli alcun tipo di conferma.

Io ed Enzo siamo stati ad Hemis senza però trovare alcunchè di interessante, in una mattina d’estate himalayana abbiamo fatto una bella chiacchierata in cima ad una collina dietro al monastero, ma nulla più. Non c’e’ più niente lassù che possa avvalorare o smentire questa teoria. Inutile tornarci.

Ma il nostro viaggio doveva portarci anche in un’altra tappa di quella che si ritiene sia l’esperienza orientale di Gesù: Srinagar. La cultura Islamica considera Gesù al pari di altri profeti ma ritiene che sia sopravvissuto, in modo naturale, alla crocefissione  trascorrendo la vecchiaia e morendo proprio qui a Srinagar.

Qui si trova un mausoleo dove ritengono ne siano conservate le spoglie. Srinagar tuttavia è anche la città dove sorge una delle più antiche moschee d’Asia e da cui l’Islamismo si è diffuso nell’attuale Pakistan, Afganistan ed India. E’ una città profondamente mussulamana e decisamente contraria a diventare una meta di pellegrinaggio per cristiani apocrifi.

Per questo motivo la zona del mausoleo è piuttosto particolare e la gente del quartiere non gradisce visite. Ogni dove vi è un cartello di qualche autorità religiosa che vieta ogni tipo di fotografia o ripresa, da alcuni anni inoltre è molto difficile essere ammessi e visitare l’interno. “Sbandieri di avere la prova che inficia le teorie base del cristianesimo e poi non mi lasci vedere proprio perchè sono straniero e non mussulmano? No way”.

Il nostro amico Roberto, accompagnato dai nostri amici di Srinagar dopo che avevamo lasciato la città, è riuscito ad entrarvi a Luglio. Io ed Enzo eravamo passati prima di lui, a Maggio, e senza supporto abbiamo però ricevuto un’ accoglienza piuttosto “intensa” da parte dei locali. In parte per colpa mia. La porta del mausoleo era infatti bloccata con un lucchetto pentacolare da cui partivano cinque catene verso gli stipiti della porta. Quel lucchetto sembrava dire “Questa volta noi non ti lasceremo uscire da qui“. Qualcosa dentro di me ha fatto click ed ho semplicemente detto ad Enzo “Scatta“, il mio modo di rompere quel vincolo e quei divieti.

Appena Enzo, piacevolmente complice, ha estratto la macchina fotografica mezzo quartiere ci è precipitato adosso. Giovani, vecchi, donne e uomini tutti intorno a strillare. Non so cosa mi avesse tanto irritato in quel lucchetto ma doveva essere abbastanza palese perchè probabilmente la mia rabbia superava in intesità le intenzioni di quella folla ostile che ci aveva circondato.

Il loro primo obbiettivo era sequestrare la macchina ad Enzo, figurasi. Credo che Enzo si sia divertito a vedermi freddo e furioso ringhiare in Inglese. I suoi precedenti compagni di viaggio a questo punto di solito scappavano lasciandolo nei guai a prendere botte! Io sono abbastanza diverso quando accendo i motori.

Ci sono attimi in cui non è possibile avere incertezze, in cui la volontà deve diventare soverchiante, trabordante ed implicitamente violenta per non essere schiacciata. Come è finita? Bhe, la foto la vede qui e nessuno si azzardò a sfiorarci sfidando i miei “pacifici” occhi azzurri.

Non so cosa ci sia in quel mausoleo, ho solo la descrizione che ci ha fornito tempo dopo il nostro amico Roberto. Probabilmente non c’è nulla, probabilmente è la solita leggenda impossibile da confermare o confutare. Non so. Spero di potervi raccontare di più nel prossimo viaggio se avremo la fortuna di visitare il mausoleo in compagnia del Signor Kotroo. Vedremo.

Gesù, uomo, dio o leggenda che fosse mi è sempre piaciuto, questo mi basta. Concludo con una frase di Ghandi. Lo “smilzo” (bonariamente) non è uno dei miei personaggi preferiti ma questa sua citazione mi è piaciuta e racchiude una certa verità: « Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo. »

Davide “Birillo” Valsecchi