[Notturna] Rezzago – Funghi di Terra e Croce Pizzallo

Giovedì 9 Settembre

Escursione dall’impegno moderato, rinfrescata dal fiume, dal bosco e dalla brezza serale. Interessante visita alle conformazioni geologiche dei “funghi di terra”, un fenomeno generato dalla commistione tra erosione e massi erratici. La Croce Pizzallo, nonostante la sua modesta altitudine offre uno scorcio a 360 che spazi su tutto il territorio del Triangolo Lariano. Un piacevole giovedì sera denso di relax e natura

Notturna alla Croce Pizzallo. Partenza da Rezzago ore 19:30. Visiteremo i “Funghi di Terra” per poi salire ad Enco, al “Passo del Frecc”, quindi alla cima del Monte Pizzallo. Poi nuovamente verso Rezzago passando da Piazza Dorella: 5.6Km di sviluppo per 360 metri di dislivello. Difficoltà Intermedia su sentieri ben tracciati e prevalentemente pianeggianti. Rientro previsto per le ore 23:00.

Escursione condotta da Davide Birillo Valsecchi, Accompagnatore Media Montagna Collegio Guide Alpine Lombardia.

Costo 20€ a persona. Per iscriversi contattare +39 392 027 2612

Equipaggiamento: calzature da montagna, zaino, luce frontale e voglia di camminare. 

I “Funghi di terra” di Rezzago (secondo il dialetto locale“Fung de tera”) sono delle curiose architetture naturali che si trovano sul fianco destro del vallone percorso dall’omonimo torrente, affluente del Lambro. Queste strutture geomorfologiche, note anche con il termine scientifico di “Piramidi di erosione”, hanno origine dal progressivo dilavamento, prodotto dalle acque piovane, dei depositi morenici, abbandonati dai ghiacciai quaternari al loro ritiro.
Nella conca di Rezzago – scavata entro formazioni calcaree sedimentarie mesozoiche – è presente un notevole riempimento di materiale morenico, caratterizzato da una mescolanza caotica di grossi massi e ghiaie, dispersi in una matrice sabbioso-limosa molto friabile, con elementi calcarei prealpini misti ad altri di origine alpina (serizzo, ghiandone, serpentinite), testimonianza degli ultimi eventi glaciali (in particolare di quello più recente, il cui massimo è datato attorno a 20.000 anni fa). Le acque piovane che scorrono sul pendio, con la loro azione erosiva, asportano facilmente soprattutto il materiale più minuto,ma sono costrette a deviare il loro corso in corrispondenza dei blocchi di maggiori dimensioni. In questo modo le pietre più grosse proteggono il materiale sottostante dall’azione delle acque dilavanti, dando così origine ai “Funghi di terra”, ovvero forme colonnari di terra compattata (il “gambo”) sovrastate da un masso, che funge da “cappello”. Con il passare del tempo queste strutture si allungano e si assottigliano sempre di più, finché, crollato il “cappello” che le proteggeva, rimane la colonna di materiale minuto, rapidamente erosa dagli agenti atmosferici. Nel frattempo, per lo stesso processo, può ricominciare la formazione di nuovi “Funghi”, come è ben visibile in alcuni punti del vallone di Rezzago, dove affiora il deposito morenico. La formazione di queste strutture è un evento piuttosto eccezionale, che avviene unicamente dove l’interazione tra diversi fattori geologici e climatici crea condizioni particolarmente favorevoli. 

Agosto 2021

Le giornate, alla fine di Agosto, si sono ormai accorciate ed il sole tramonta molto più presto di quanto accadesse a Giugno o Luglio. Solo un mese fa bisognava attendere le 22:30 perchè calasse il buio ed apparissero la stelle: l’attesa era però compensata dagli straordinari tramonti. Ora invece la notte arriva veloce, già alle 21:00 copre ogni cosa. Ci lascia giusto il tempo di osservare i funghi di terra prima di trasformare in modo radicale il mondo che ci circonda. Le frontali creano una bolla di luce che definisce e circoscrive il nostro spazio: spegnendole, immobili nel silenzio, i nostri sensi si insinuano tra le ombre nella fioca luce delle stelle proiettandoci in un mondo che forse di giorno non esiste. “Vediamo” e “sentiamo” in modo nuovo, forse inaspettato. Scopriamo che sugli alberi corrono frenetici i ghiri, che nelle felci si nascondo i caprioli e tra i cespugli brillano gli occhi delle volpi. Scopriamo anche che i tassi, sorpresi sul sentiero dal nostro passaggio, scappano pigri “sculettando” infastiditi ma tutt’altro che spaventati. L’Estate è finita, l’Autunno annuncia il grande buio dell’Inverno e la magia delle Notturne sempre più impegnative e misteriose. 

Luglio 2021

Dopo aver riunito il gruppo ad Asso siamo saliti a Rezzago, attraversare il centro storico del piccolo paese, per risalire poi la Valle dei Morti dove, accanto ad un grosso masso erratico, fu costruito un lazzaretto. Lungo la Val di Balcon abbiamo osservato i due grandi “Funghi di Terra”: le “piramidi di erosione” sono imponenti strutture nate dal connubio geologico tra gli “erranti” – trasportati per centinaia di chilometri dal ghiacciaio – e l’erosione ad opera della pioggia dei terreni morenici – anch’essi frutto del passaggio del ghiacciaio. Ci siamo quindi inoltrati tra i grandi castagni di Enco per guadagnare la cima della Croce Pizzallo passando da Piazza Dorella. Il panorama circostante, avvolto nelle luci del tramonto – abbracciava tutto il triangolo lariano spingendosi ad Est oltre il lago, raggiungendo le due Grigne, il Resegone ma anche il distante Legnone. Scendendo verso dosso mattone ci siamo imbattuti in sei grossi cinghiali. Con la dovuta prudenza, senza attirarne l’attenzione, siamo riusciti ad avvicinarci abbastanza per osservarli in sicurezza, raggiungendo al contempo anche la sommità del Dosso Mattone. Abbiamo poi proseguito la nostra escursione verso i “tre sassi” e l’alpe del Ginestrino facendo ritorno a Rezzago dalla strada di Enco. Lucciole e stelle hanno accompagnato il nostro cammino fino ai caratteristici lampioni arancioni che illuminano le strette viuzze delle medioevali Corti di Rezzago.