MotoClubAsso: Carnevale Rombante

MotoClubAsso: Carnevale Rombante

MotoCarnevaleIeri per carnevale il paese è stato animato da un’allegra sfilata che ha fatto la gioia dei bambini ma anche dei grandi. Rinaldo Betelli, curatore del sito web del MotoClubAsso, mi ha inviato un paio di foto ed una bella mail che pubblico volentieri:

«Con coriandoli, stelle filanti, musica e allegria le moto rombanti sono tornate ad Asso in occasione del Carnevale ambrosiano. Il Moto Club Asso ha partecipato alla sfilata dei carri con una rappresentanza mascherata. Il sodalizio motociclistico ha potuto riassaporare le emozioni dei motori che percorrevano le vie cittadine come succedeva in occasione del Circuito del Lario.

In centro, in corrispondenza della storica Pasticceria Pedrabissi e di fronte al Palazzo del Comune all’altezza dell’incrocio dell’ex Locanda, il rumore dei motori assordante tra le alte mura delle case ha accompagnato i carri allegorici con le motociclette a passo d’uomo.

Novità apprezzata dalle maschere intervenute numerose e soddisfazione tra i soci del Moto Club che hanno potuto immaginare l’emozione che provò il pubblico ed i centauri del circuito lariano dal 1921 al 1939, esattamente 70 anni fa dall’ultima edizione.»

E’ stato divertente vedere i duri centuari diventare buffi clown per la gioia dei bambini!!
Se volete vedere la galleria completa potete visitare il sito del motoclub: http://blog.libero.it/motoclubasso/

By Davide “Birillo” Valsecchi published on: cima-asso.it
Carnevale Ambrosiano, ultimi giorni di festa ad Asso!

Carnevale Ambrosiano, ultimi giorni di festa ad Asso!

Maschere di CarnevaleIl carnevale Ambrosiano è l’ultimo a terminare ed è quello che celebriamo anche noi qui ad Asso. La tradizione vuole che il vescovo sant’Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città.

La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell’arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima.

Cosi facciamo festa più al lungo di tutti gli altri!!!

Quest’anno si sono dati da fare in molti per rendere omaggio alla tradizione con un giorno di festa per grandi e piccini.

Già Giovedì pomeriggio si era tenuta una sfilata per i più piccini nei portici della bibilioteca ed oggi, Sabato Grasso, proseguono i festeggiamenti in grande stile. In collaborazione con il Comune di Asso e l’Assessore al Turismo si terrà la tradizionale sfilita organizzata dalla Pro-Asso che quest’anno sarà accompagnata da quella dei motociclisti del Moto Club Asso. Al termine tutti potranno partecipare alla festa in oratorio con bibite per i piccoli e vin brulè per i grandi.

Un giorno leggero, per fare un po’ di festa in allegria con gli amici. Quello che mi sfugge è dove si siano cacciate le vere star di questo strano rito. Dove si saranno nascosti il bergamasco Arlecchino e la sua eterna fidanzata Colombina, il saccente Dottor Balanzone ed il fracassoso Capitan Scaramuccia?  E quella strana coppia di milanesi, dove è finito Meneghino e la sua operosa moglie Cecca?

Quel piemontese del Gianduja? Quel mercante di Venezia che si faceva sempre imbrogliare, Pantalone? Stenterello da Firenze e Frittellino da Ferrara? E tutti quelli che venivano dal sud? Pulcinella da Napoli e Peppe Nappa dalla Sicilia?

Non se ne sà nulla purtroppo, dicono che quest’anno si sia visto in giro solo Birillo, il buffo Capitano Casinista di Asso!!
Buon Carnevale a tutti!!

Davide “Birillo” Valsecchi

[La foto è un collage delle maschere della Commedia dell’Arte realizzate da Maurice Sand]
By Davide “Birillo” Valsecchi published on: cima-asso.it
[Sponsor]: Cape Horn – Abbigliamento Sportivo

[Sponsor]: Cape Horn – Abbigliamento Sportivo

Cape Horn abbigliamentoPer il nostro viaggio abbiamo contattato diversi produttori alla ricerca dei materiali e dell’equipaggiamento da utilizzare per la spedizione.

Una delle primissime aziende che ha accolto con favore la nostra iniziativa è stata Cape Horn, un’ azienda d’abbigliamento italiana che lega il suo marchio alla famosa isola della terra del fuoco, il punto più a sud del continente sudamericano.

Nel mondo della vela il passaggio di Capo Horn, per il famoso Stretto di Drake, è tutt’oggi considerato una delle imprese più avventurose e difficili. Non posso che ricordare il nostro grande Luigino Airoldi che, nonostante sia un alpinista, doppiò lo stretto e nel 1970 fu uno dei primi italiani a raggiungere il continente Antartico a bordo della piccola San Giuseppe II. Potete leggere la sua incredibile avventura qui.

Un’azienda con un simile nome non poteva che essere orientata ai world’s travellers! Ci è subito piaciuto collaborare con lo staff Cape Horn e ci ha colpito l’entusiamo che mostrano per i viaggi dei propri utenti. Sul www.capehorn.it potrete trovare raccolte le fotografie ed i diari di questi affascinanti viaggi nel mondo.

CapeHorn ha messo a nostra disposizione diversi capi d’abbigliamento tra cui segliere. I materiali sono di ottima qualità e, sebbene non siano capi orientati alle situazioni estreme, sono compatibili con le nostre esigenze e si integrano bene con il resto del materiale più tecnico. Sono vestiti molto sportivi ma con una grande attenzione per lo stile e per l’eleganza: ci faccio veramente la mia “bella figura” con quei maglioni!!

Ringraziamo ancora Cape Horn e tutto il suo staff per il supporto che hanno saputo darci!! Grazie!!!

[Per ulteriori informazioni sul viaggio in Tibet visita la sezione dedicata al viaggio]

By Davide “Birillo” Valsecchi published on: cima-asso.it
Acute Mountain Sickness, AMS: Mal di montagna

Acute Mountain Sickness, AMS: Mal di montagna

Capanna Regina Margherita La montagna più alta d’Europa è il nostro Monte Bianco con i suoi 4.810 metri sul livello del mare. A poca distanza si inalza un altro gruppo montuoso incredibile che nelle giornate di bel tempo si può intravvedere a occhio nudo anche dalla nostra zona, è il gruppo del Monte Rosa con i suoi 4.634 metri della punta Dufour.

Entrambe queste magnifiche e difficili montagne hanno una quota inferiore sia a Cima-Asso che al percorso del Kora attorno al monte Kailash ma sul Rosa troviamo, abbarbicato sulla Punta Gnifetti a 4.559 metri, il più alto rifugio alpino d’Europa, la famosissima Capanna Regina Margherita, un ottimo spunto per analizzare i malesseri legati alla quota.

Chi vi racconterà di essere salito in giornata alla Gnifetti e di aver trascorso la notte lassù vi racconterà di un sonno flagellato dal mal di testa, dalle vertigini e dalla nausa. Una notte fatta di gente che cammina carponi abbattuta dai dolori alla testa. Questo può sembrare un quadretto esagerto ma anche alla Capanna Margherita, senza le dovute attenzione, si può sperimentare uno spiacevole assaggio di AMS, Acute Mountain Sickness o mal di montagna.

Il Mal di Montagna si può sviluppare a qualsiasi quota sopra i 2000 metri. I sintomi possono essere catalogati come lievi o gravi. I primi sintomi, quelli lievi, sono mal di testa, senso di testa vuota o vertigini, stanchezza eccessiva, insonnia e perdita di appetito. Alcuni individui faticano a respirare anche a riposo.

I sintomi gravi sono stanchezza sempre maggiore, forte mal di testa, vomito, perdita della coordinazione, difficoltà a camminare. Questi sono i segni di un Edema Cerebrale da Alta Quota che può portare ad uno stato di incoscienza ed alla morte nel giro di 12 ore se vengono ignorati i sintomi del progressivo peggioramento. Anche il rischio di un edema polmonare è alto e da non sottovaltare.

Ma che succede nel nostro corpo e perchè insorgono tutte queste complicanze?  Il mal di montanga è il risultato dell’accumulo di fluidi in parti del corpo dove non dovrebbero essercene, come nel cervello, nei polmoni, od in entrambi. Tutto questo avviene perchè il cambiamento di quota è stato troppo repentino e non ha permesso al corpo di adattarsi alle nuove condizioni.

L’unica soluzione valida per evitare l’AMS è una procedura attenta e scrupolosa di acclimatamento all’altitudine. E’ importante affrontare la quota gradatamente posizionando sempre i campi al di sotto della massima quota raggiunta durante il giorno, non avere fretta e dedicare al proprio corpo i tempi di riposo necessari. Praticare esercizi di respirazione e bere costantemente acqua, la disidratazione ha molti sintomi simili all’AMS ed è altrettanto pericolosa, bere spesso e respiare lentamente e a fondo aiuta per entrambi i problemi.

Attenzione: qualora emergessero i sintomi del mal di montagna si devono interrompere le attività fisicamente pesanti e riposare, qualora questo non desse risultato si deve accompagnare la persona colpita a quote più basse. Va accompagnata perchè potrebbe non essere in grado di farlo autonomamente!!!

[Per ulteriori informazioni sul viaggio in Tibet visita la sezione dedicata la Kailash]

By Davide “Birillo” Valsecchi published on: cima-asso.it
CNY: Renminbi Yuan, la valuta cinese

CNY: Renminbi Yuan, la valuta cinese

yuanSoldi, ovunque tu decida di andare devi imbatterti sempre nello stesso problema. Così anche se si parte per uno dei posti più isolati del pianeta come la regione Ngari del Tibet conviene imparare un paio di regole sulla valuta locale.

In primo luogo l’acronimo internazionale che la contraddistingue CNY che, attraverso Internet, è il primo contatto con questa valuta il cui nome esteso è  Renminbi Yuan. Lo Yuan è l’unità base che si divide in dieci Jiao (decimi) o in cento Fen (centesimi). Abbiamo banconote da 1 yuan, da 5, da 10, da 50 e da 100, il massimo taglio disponibile.

Quanto vale uno Yuan? Per dieci anni il renminbi è stato strettamente ancorato al dollaro statunitense ad un tasso fisso di 8,28 renminbi per dollaro statunitense. Il 25 luglio 2005 la Banca Popolare Cinese ha rivalutato il renminbi ad un tasso di 8,11 renminbi per dollaro statunitense. Oggi possiamo dire che 1 Euro vale all’incirca 8.7 yuan da cui 1000 euro diventano 8701.7 yang che si traducono in un mazzetto di 174 banconote da 50 yuan o 870 banconote da 10 yuan.

Bene, allora non resta che comprendere il potere d’acquisto di un yang per meglio capire come ci si possa organizzare.

Dalle pubblicazioni sul web e dai diari che ho avuto modo di consultare ho estratto alcune informazioni sui costi. Sembra che un Portatore costi al giorno tra i 50 e i 60 CNY, che noleggiare un mezzo da Lasha fino a Shiquanhe, che è situata 1700km più a nord ovest, costi cira 10.000 CNY. Andata e ritorno a seconda delle condizioni del mezzo, quindi abbastanza salato!

In alternativa ci sono i Coach Travel, ovvero sia i pulmini che con una certa regolarità collegano i principali centri del sud. Nella zona di Ngari tuttavia il problema non si pone,  o si va a piedi o si fa l’autostop ai camion, alle pattuglie dell’esercito o al servizio postale, altra alternative non ci sono.

Nei principali centri abitati di Ngari si possono trovare dei Lodge che per 45-70 CNY a letto posso dare asilo per la notte. Ovviamente non c’e’ acqua corrente ed il bagno è comune in una latrina all’esterno. Ho una foto che ho trovato su Internet di queste latrine, non sono pessime come si potrebbe credere se non c’e’ troppa folla! Laddove vi è un presidio militare si può avere accoglienza per 10 CNY e può essere anche l’occasione per ottenere un buon passaggio dall’esercito.

A Darchen, il centro più prossimo alla partenza del Kora si può avere un posto letto per 60 CNY o piantare la tenda dentro le mura del villaggio per 15-20 CNY a persona. Non sembra esserci problemi di furti o brigantaggio ma la zona fuori Darchen, a causa dei numerosi pellegrini, sembra essere infestata da cani randagi. O ci si tiene a debita distanza dal villaggio o tocca pagare. La cosa buona di Darchen è che si può mangiare pesce fresco pescato nel lago Manasarovar per 20 CNY e farsi un bagno in una fonte d’acqua calda naturale per 10 CNY (…di vasche da bagno o doccie nemmeno se ne parla =).

Molti prezzi probabilmente saranno inferiori mentre altri, sopratutto legati ai trasporti, potrebbero essere anche molto più alti. Va tenuto conto dell’arte della contrattazione tipica dell’Oriente, della difficoltà linguistica e di mille altri fattori per capire quanto e cosa pagare durante il nostro viaggio.

E’ importante capire il costo del vettovagliamento ed i punti dove rifornirsi perchè per due mesi e mezzo di cibo tutto nello zaino non ci stanno!! Serve pazienza e tempo in queste cose. Vala regole delle 3 effe: Fame, Freddo e Fatica stiamo arrivando!!!

Torniamo alla carta geografica!! Ciao a tutti Davide.

[Per ulteriori informazioni sul viaggio in Tibet visita la sezione dedicata la Kailash]

Kailash: Preghiere di Stoffa

Kailash: Preghiere di Stoffa

Preghiere di StoffaUno dei progetti che affiancano la spedizione in Tibet è “Preghiere di Stoffa”, un iniziativa nata dalla volontà di coinvolgere il mondo del tessile comasco in questa piccola avventura verso Oriente.

L’obbiettivo è omaggiare una delle più famose tradizioni tibetane interpretandola con tutta l’esperienza e la creatività del nostro territorio nel tessuto. Un incontro simbolico e positivo tra culture lontane.

I tibetani, infatti, affidano le proprie preghiere a bandierine di stoffa che, appese ai pali votivi, saranno diffuse attraverso il mondo dalla forza del vento. Le preghiere non sono a carattere personale ma bensì espresse al cielo per il benificio universale di tutti gli esseri viventi.

Sulla stoffa di Como saranno riportate le preghiere della nostra gente e queste bandiere, dopo averci accompagnato lungo tutto il nostro viaggio, saranno esposte ai piedi del Kailash a 5600 metri, nel punto più alto di uno dei più antichi pellegrinaggi umani condiviso dalle quattro maggiori religioni orientali.

Forse un gesto semplice ma carico di speranza e significato. Per realizzare queste bandiere abbiamo chiesto il supporto delle aziende comasche e la partecipazione dell’Istituto Tecnico Setificio di Como. Gli studenti saranno infatti coinvolti nella creazione di queste preghiere di stoffa che porteremo fino in Tibet.

Seguendo le usanze tibetane creereanno qualcosa di originale ed artistico che saprà unire il rispetto per le diversità alla personalità della nostra cultura così distante. Tra le migliaia di bandierine colorate che sventoleranno al sole tra le cime dell’Hymalaya ci saranno anche quelle realizzate dai nostri ragazzi ed un pezzo della nostra tradizione si mischierà con la loro in un gesto di speranza universale.

Mi piace l’idea di essere il “portatore” di qualcosa di buono attraverso il mondo!!

[Per ulteriori informazioni sul viaggio in Tibet visita la sezione dedicata la Kailash]

Ci pensa l’Osteopata!!

Ci pensa l’Osteopata!!

OsteopatiaLa vita è dura, botte e dolori ci cascano addosso come gocce di pioggia durante in monsoni. Ogni tanto serve darsi un’asciugata e prendersi cura delle proprie ossa. Il nostro corpo è lo strumento più efficente che abbiamo da offrire alla nostra mente, serve prendersene cura come si deve e sistemarlo quando tensioni, fatiche e colpi rischiano di usararlo.

Nelle ultime settimane gli allenamenti per il Tibet si sono fatti sempre più intensi e la mia vecchia “carcassa” ha sempre meno spazio per riposarsi. Per di più in questi giorni uno strano dolore all’altezza delle costole mi dava un gran fastidio ogni volta che correvo. La cosa strana è che a quel dolore sul fianco destro se ne  associava un altro all’interno della clavicola.

Così ho capito che era tempo di tornare ai Box e di farmi dare una sistemata. Alessandro Ceriani è un ragazzo gentilissimo che di mestiere fa l’osteopata, nello specifico è la persona che mi fa “scrocchiare” le ossa. Dovreste sentire che concerto!!

L’osteopatia è una disciplina di tipo medico che studia le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute.  In pratica attraverso un profondo studio dell’anatomia umana analizza la globalità del paziente come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche, organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. Ogni parte costituente la persona, psiche inclusa, è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, il benessere.

Definire un osteopata un massaggiatore è estremamente riduttivo sebbene il loro modus operandi sia legato alla manipolazione diretta del corpo interagendo sulle sue parti fuori equilibrio. Il corpo infatti è in grado di guarire in autonomia dalla maggior parte delle situazioni ma a volte posture, tensioni o traumi creano modifiche ed ostacoli che, se non corretti, possono impedire la guarigione o addirittura essere la fonte della malattia.

Il mio caso era abbastanza semplice, di solito Alessandro mi sistema le ammaccature che ho fatto alla mia carrozzeria rimettendo i pezzi al loro posto, tuttavia le potenzialità d’intervento di un osteopata sono molto più ampie e profonde. Per questo motivo Alessandro collabora con il Dottor Castellazzi, medico dentista, in tutti quei casi dove le problematiche ai denti possono essere alleviate o risolte anche intervenendo su altri fattori del corpo.

Alessandro mi ha fatto sedere su un lettino, mi ha fatto assumere una particolare posizione, poi  tirando e spingendo con le dita ha individuato sotto le costole il “tirante” fuori posto e gli ha fatto fare clack!! Fa un po’ impressione sentire scrocchiare i propri pezzi ma la sensazione di benessere è immediata. Se non fosse intervenuto questo problema avrebbe continuato a darmi fastidio fino a quando, grazie magari ad un movimento casuale, si sarebbe risolto in autonomia. Il pericolo è che avrebbe potuto peggiorare o addirittura portare il mio corpo ad “modificare” il proprio equilibrio in altri punti. E a furia di rattoppare quà e là non si sà mai dove si và a finire!!

Mi ha sistemato, il collo, la schiena  e la spalle. Sentire tutte le vertebre schioccare nuovamente libere dalla tensione è magnifico!!

Alessandro riceve ad Asso una volta al mese presso lo studio dentistico Assodent, in via matteotti 43. E’ un professinista serio e capace ma anche una persona molto disponibile e aperta, è un “meccanico” del corpo molto scrupoloso e conosce l’anatomia umana in modo incredibile!!

Per informazioni è possibile contattare lo studio dentistico al numero 031.682 675. In paese abbiamo finalmente qualcuno che sà “dove mettere le mani” e risolvere dai problemi semplici come il mal di schiena a quelli più complessi legati a posture e comportamenti sbagliati o a patologie.

Fatemi sapere, far cantare le proprie ossa è un vero spettacolo!!

In gita al Carnevale di Mentone

In gita al Carnevale di Mentone

Festa dei limoniL’assessorato allo sport e turismo de Comune di Asso organizza una gita al famoso carnevale di Mentone.

Domenica 22 Febbraio 2009 si parte per la Festa dei limoni,  un carnevale incentrato sugli agrumi che viene celebrato nella cittadina francese a due passi dal confine italiano.

Mentone detta «Citta dei Limoni» non ha equivalenti al mondo. Le sue sfilate di carri si integrano sicuramente nella tradizione del Carnevale, ma la loro originalità è data dall’uso di aranci e limoni per la decorazione di questi carri e delle strutture fisse.

Su tutta l’estensione dei Giardini Bioves, delle strutture di enormi dimensioni illustrano una storia che ogni anno viene rinnovata. La Fête du Citron 2009, giunta alla 76° edizione sarà dedicata alla Musica del mondo.

La quota di partecipazione di 43 euro comprende il viaggio in autopulman, l’entrata alla sfilata con posto a sedere, l’assicurazione medica ed il biglietto di ingresso per visitare i famosi Giardini Bioves. La partenza è prevista alle ore 6.00 da Piazza Mercato ed il rientro in serata.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’ufficio segreteria al numero 031/673915 o al 031/673916.

Theme: Overlay by Kaira