Prima neve ad Asso!!

Prima neve ad Asso!!

Nevicata ad Asso

Il Lunedì di quest’ultima settimana di Novembre comincia con una piccola sorpresa: la prima nevicata dell’inverno 2008/2009.

La neve in paese è sempre un piccolo evento. Una volta infatti, quando ero bambino, era frequente ed abbondante ma con il tempo si è fatta sempre più rara.

Salvo la mitica nevicata del 1984, che con il suo metro di neve fece chiudere le scuole per un mese, in tempi recenti si può menzionare  solo la nevicata del 2005. Era da poco piu’ di un mese che ero finalmente tornato a vivere ad Asso ed il cielo mi regalò una settimana di neve abbondante.

La nevicata di oggi però è ancora molto leggera, ha imbiancato gli alberi e le automobili ma non ha creato difficoltà sulle strade.

Quando ho visto la neve mi sono infilato la giacca e sono uscito di corsa a fare un po’ di foto. Purtroppo per voi non sono un gran fotografo e sono riuscito solo in parte a catturare la luce grigia ammantata di azzurro che risplende sul paesaggio di Asso innevato.

E’ una luce cupa forse ma non fredda che fa risaltare i dettagli del nostro paesino immerso tra gli alberi e le vecchie case, tra le montagne ed il fiume.

Fatevi due passi prima che il sole torni a mangiarsi la neve, Asso è bellissima!!

Le acque minerali del Triangolo Lariano: un valore da proteggere

Le acque minerali del Triangolo Lariano: un valore da proteggere

s_luigiIl Triangolo Lariano ed Asso erano noti fin dai tempi romani per la bontà della loro acqua, sono gli stessi Plinii a riferirlo e sembra che anche il nome Asso derivi dalla parola celtica “fonte”. La cosa non stupisce visto la quantità di sorgenti e le numerevoli fontane che si trovano sulle nostre montagne. La nostra acqua, inestimabile risorsa del nostro territorio, diede vita a due aziende per l’imbottigliamento per le acque minerali: La Fonte San Luigi e la Fonte Gajum.

La Fonte San Luigi si trova a Barni e la sua sorgente sgorga a 740 metri. Lo stabilimento di acque minerali divenne, dopo la seconda guerra mondiale, uno dei punti di riferimento dell’economia vallassinese grazie alla fama della sua acqua. La tradizione vuole infatti che nel quattordicesimo secolo la sorgente sia stata benedetta addirittura da San Carlo Borromeo, il santo infatti vi si dissetò essendo l’unica fonte non contaminata dalla peste. La fonte San Luigi è tutt’oggi in attività nonostante le difficoltà che una piccola azienda locale può affrontare sul complesso mercato ormai nazionale ed internazionale dell’acqua minerale.

La Fonte Gajum, a Canzo, deve il suo nome al nobile romano, Lucius Gajus ed ebbe un periodo di grande fama  a  cavallo tra il ‘700 e l’800 quando personaggi come Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni scelsero Canzo per trascorrere periodi di vacanza. A loro si deve l’espansione del nostro territorio e in particolare la costruzione del Teatro Sociale di Canzo, un vero gioiello dell’ architettura neoclassica.

Purtroppo è un un esempio in negativo di quanto grave possa essere trascurare i patrimoni del nostro territorio. La fonte infatti è stata chiusa sulla fine degli anni novanta dopo gravi problemi attraverso tutti gli anni ottanta. Lo stesso stabilimento giace abbandonato purtroppo ormai da anni.

Ma per questo fallimento non va condannata nè l’azienda nè  la bontà dell’acqua. Si dimentica spesso che gli illustri politici di Roma durante tutti gli anni ottanta furono investitori aggressivi e potenti sul mercato delle acque minerali. Tale Giuseppe Ciarrapico, Senatore della Reprubblica Italiana, braccio destro dell’Onorevole Giulio Andreotti e pluri condannato dalla Corte di Cassazione Italiana era il padrone del gruppo Recoaro e per questo chiamato “il Re delle acque minerali”. Durante il suo “regno” oltre 180 piccole fonti minerali locali chiusero i battenti per lasciare spazio ai grandi nomi. E così chiuse anche la fonte Gajum.

Il signor Ciarrapico, classe ’34, Romano, nonostante tutto, nonostate i trascorsi legali ed alcune recenti elocubrazioni sul Fascismo, si è presentato alle ultime elezioni. Eletto, è attualmente componente della commissione industria, commercio e turismo. Tutte le condanne sono state confermate dalla Cassazione ma condonate in “detenzione domiciliare” per motivi di salute. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza. Bisogna essere politici d’alto livello per parlare in tal modo del benessere e degli interessi di un popolo.

Ogni volta che passo davanti al vecchio stabilimento della Gajum non posso che pensarci e rimpiangere l’enorme opportunità che tutta la nostra valle ha perso. Ora ci resta solo la Fonte San Luigi e dobbiamo considerala come un nostro patrimonio, un aspetto da salvaguardare del nostro territorio, una responsabilità ed un’opportunità da considerare come parte integrante del nostro turismo.
E’ l’ultima fonte del Triangolo Lariano e questo non va ignorato!

Settimana di incontri per Asso!

Settimana di incontri per Asso!

L’ultima settimana di Novembre è densa di incontri ed eventi per la cittadina di Asso.

  • [Lunedì 24 ore 21] Inaugurazione corso lingua Italiana per stranieri
    Presso la biblioteca Ivano Ferrarini la Dott’ssa  Elisa Bolgeri terrà la prima lezione di italiano per stranieri, lunedì il corso maschile, giovedi’ mattina quello femminile.
  • [Martedì 25 dalle ore 17 alle 18] “In altre parole…”
    Presso la biblioteca Ivano Ferrarini il Prof. Nello Engelisti darà inizio ad una serie di incontri dedicati ad una riletttura piu’ matura della letteratura e della poesia italiana. Un occasione per appezzare opere che forse in gioventù abbiamo solo subito. Autore tema della serata Giacomo Leopardi.
  • [Mercoledì 26 alle ore 21] Presentazione libro “Treni d’autore”
    Presso la biblioteca Ivano Ferrarini il Club Treni Brianza presenta un nuovo libro dedicato alle ferrovie Nord nell’immagine del pubblico colta attraverso l’arte e la letteratura
  • [Sabato 29 dalle ore15 alle 19] Mercatino di Natale
  • [Domenica 30 dalle ore 9 alle 19] Mercatino di Natale
    Presso il palazzo del comune una due giorni di mercatini dedicati al Natale dove piccole bancarelle, sia all’interno della sala consiliare che nel rinnovato piazzale, propongo regali e curiosità tipiche del periodo natalizzio.
  • [Sabato 29 alle ore 21] Prensentazione di “Zingarando” e “Montagne di Solidarietà”
    Presso la biblioteca Ivano Ferrarini due famosi alpinisti , Luigino Airoldi ed Angelo Rusconi presentano filmati e diapositive dedicate ai loro viaggi. L’avventurosa spedizione di Luigino che partì dall’Artico ed attraversò l’america fino in Antartico  ed i successi e le opere di solidarietà di Angelo in Pakistan.

Scusate la brevità con cui vi propongo questi interessantissimi eventi. Nel corso della settimana mi impegno ad approfondire ogni evento di questo piccolo elenco descrivendoveli più nel dettaglio. Abbiamo la settimana piena alla faccia di quelli che dicono che non succede mai nulla!

Ora però perdonatemi, fuori c’e’ un sole meraviglioso!! A presto!!

Laura Spreafico, la promessa assese del basket femminile

Laura Spreafico, la promessa assese del basket femminile

Laura Spreafico
Laura Spreafico

Uno dei lettori più appassionati di Cima-Asso.it è il professor Mauro Longo. Mauro ha insegnato alla suola di Asso per diversi anni e, sebbene si sia traferito, è rimasto molto legato al nostro paese e ai suoi alunni.

Qualche giorno fa mi ha segnalato un articolo di  giornale sportivo interamente dedicato ad una sua ex allieva, alla giovane promessa assese del basket: Laura Spreafico.

La nostra giovane di Scarenna, classe 1991,  gioca nella squadra femminile under 19 della Comense, in serie A. La squadra  quest’anno si è classificata quarta nel campionato nazionale. Nel 2007 la squadra under 17 era riuscita addirittura a vincere lo scudetto!!

Scoprire che la mitica ala del Como è un’ atleta “nostrana” mi ha fatto immensamente piacere e, grazie a Mauro, ho avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con Laura.

Sempre di corsa tra allenamenti incessanti, gioca sia nella comense serie A che nel cantù serie B2, è una ragazza decisa ma con un grande entusiasmo. Riuscire ad impegnarsi in modo così serio a soli diciassette anni senza perdere il sorriso e l’entusiasmo della sua età è già un grande risultato.

“Il nostro gruppo è molto giovane, e penso che ci siamo meritate il raggiungimento di queste finali ed il quarto posto: frutto di un grande lavoro. Siamo tutte cresciute come carattere e dal punto di vista umano”.

Racconta che sia stato suo fratello ad introdurlo al gioco della “palla a spicchi” e che mai avrebbe pensato o sperato di ottenere cosi tante soddisfazioni da questo sport.

Io sono una schiappa in quasi tutti i giochi con la palla e non posso che essere contento che qualcuno tenga alto l’onore di Asso. Da oggi vedrò di imparare almeno le regole e tenervi informati sui risultati della nostra promessa. In bocca al lupo Laura, noi facciamo il tifo per te!!

Antichi Palazzi del centro storico di Asso

Antichi Palazzi del centro storico di Asso

Portici di assoPercorrendo la centrale via Matteotti al numero civico 19 è visibile la Casa Citterio, di origine quattrocentesca, che conserva al suo interno due interessanti finestre con cornici in cotto. Sempre all’interno di questo palazzo vi erano anticamente degli affreschi di squisita fattura con raffigurato “il mito di Fetonte“.

Le scene raccontano la storia del giovane Fetonte, figlio di Elio, il dio del sole, che volle guidare il carro del sole attorno alla Terra ma purtroppo, per la sua inesperienza, non riuscì a dominare i focosi cavalli. Giove dovette intervenire e, per salvare la terra, non gli restò che colpire il giovane con un fulmine che inesorabilmente precipitò schiantandosi al suolo, sotto gli occhi esterrefatti della madre e delle sorelle. Questi affreschi sono attualemtne conservati ed esposti nella Sala Musicale del Castello Sfrorzesco di Milano e vengono attribuiti ad Andrea de Magistris. L’abitazione era anticamente la dimora di un nobile commerciante di lana della famiglia Curioni.

Sempre nel centro storico si segnala Palazzo Scipiotti, edificato tra il 500 ed il 600, su tre piani, con facciata elaborata in nobili forme tardo manieristiche ed un portone ad arco decorato a grosse bugne. Grandi ferriate sporgenti proteggono le finestre del piano terreno mentre le caratteristiche corniciature a rilievo decorano le finestre di forma barocca. La tradizione vuole che in queato palazzo sia vissuta una giovane della nobile famiglia Belgioioso di Milano, mandata in provincia a causa di uno scandalo amoroso che l’aveva coinvolta.

Poco distante vi è l’antico Palazzo Magnocavallo, con caratteristiche militari, forse in passato fu una casa-forte. Fino al secolo scorso ospitò l’Osteria dei Fiori. La famiglia Magnocavallo fu una delle piu’ potenti di Asso e, già menzionata nel 1300, si estinse nel 1700.
Antiche note storiche ricordano come alcuni appartenenti a questa famiglia girassero ogni sera per le vie del paese chiedendo preghiere e suffragi per i morti della peste, quale ringraziamento per essere stati preservati, nel 1576, dalla terribile epidemia.

Sulla piazza della chiesa prepositurale è affacciato il seicentesco Palazzo Visconti, modificato nell’ottocento e in anni piu’ recenti per soddisfare esigenze commericiali ed abitative. In facciata si distingue il bel portale ad arco decorato da bugne, che introduce, attraverso un androne a volta, nel cortiletto dove si intravvede ancora parzialmente la pavimentazione a ciotoli disposti a raggiera.

Davanti alla chiesa parrocchiale sorge il Palazzo Mazzini, edificato al centro del paese al posto di tre antiche abitazioni tra cui quella della famiglia Curioni. L’edificio divenne poi Casa del vecchio Comune con annessi portici del Mercato. La Piazza antistante rese meglio visibile la facciata della chiesa prepositurale, che venne così a posizionarsi frontalmente alla grande scalinata. Palazzo Mazzini fu progettato nel 1855 dall’Architetto Verza.

Proseguendo sempre nella via centrale si incontra Palazzo Masciadri, che racchiude all’interno dell’androne la raffigurazione dei sei stemmi relativi ad importanti famiglie di Asso. Si possono riconoscere: la famiglia Parravicini con il cigno, la famiglia Curioni con il castello bianco, la famiglia Del Pero e la famiglia Sormani con l’immagine di un Leone.

L’attuale Palazzo Comunale, progettato dall’Ingenier Prato e completato nel 1886, venne realizzato dopo l’unione con Scarenna e Pagnano. La Sala consialiare con soffitto decorato conserva al suo interno: il cippo romano in granito con iscrizione dedicata ai due Plinii, l’antica campana che chiamava a raccolta la popolazione per le assemblee ed i processi e una targa in legno della Pretura di Asso. Interessante è il busto di Giuseppe Mazzini, opera del Gonfalonieri, e la lapide dedicata a Pio XI (Papa Ratti).

Tratto da Il borgo di Asso, frammenti di Storia”, opuscolo pubblicato dal Comune di Asso ed edito da  PAM Edizioni.  L’opuscolo è disponibile presso le segreterie del Comune.
My Brasilian Dream…

My Brasilian Dream…

My Brasilian Dream

Ci sono posti dove la mente vaga mentre il corpo resta immobile. Posti che solo il nostro spirito, accompagnato da esoteriche muse, può visitare. Stordito dagli antibiotici, confuso ed affascianto dalle sue parole senza suono, io ero lì.  Su quelle dune, seduto a guardare questo mare sognando di immergermi in questo piccolo sogno brasiliano. Grazie per lo stupendo viaggio mia dolce musa…

Il mio nemico si chiama Ixodida!!

Il mio nemico si chiama Ixodida!!

IxodidaPare che dalla Svizzera un indesiderato clandestino abbia varcato la frontiera per approdare nel ridente paese di Asso. Il guaio è che era intenzionato a nutrirsi alle mie spalle, anzi, voleva proprio il mio sangue il maledetto!

Nel week-end sono stato due giorni nei boschi e mi sono addentrato in zone estremamente poco battute per lo più ricoperte da sterpaglie e rovi, per lo più frequentate da caprioli ed altri animali poco domestici.

Nonostante un paio di pantaloni di fustagno pesante sono rientrato alla base con le gambe piene di segni e graffi. Di norma la cosa non mi preoccupa molto, infatti mi sono riempito la vasca di acqua bollente ed armato di pinzette mi sono preparato ad estrarre spine e scheggie. Routine pensavo.

Che io sia dannato se avevo mai visto una cosa del genere attaccata ad un persona! Nel caldo abbraccio della mia vasca da bagno noto un punto nero nel mezzo della coscia sinistra. Questa sembra un scheggia bella grossa, ho pensato. Quando ho visto l’alieno muovere sei paia di minuscole zampette mentre era saldamente addentato alla mia ciccia confesso un certo smarriemento, aggirarmi nudo ed inzuppato inondando casa non ha certo aiutato a migliorare la situazione.

Sgocciolando sulla tastiera scopro su wikipedia il nome scientifico per un animale che già conosco: signori vi presento il mio nuovo amico, Ixodida, meglio noto come zecca.

Addosso ai cani ne ho viste e tolte a centinaia ma attaccate alla mia gamba era la prima volta!

Ora, raccontare su Internet che avevo addosso una bestia intenta a succhairmi il sangue 4 dita sotto il mio “piccolo amico” non è certo una vanteria, anzi, si rischia pure la figura del pirla e di andare buca con qualche signorina. Tuttavia la lezione che se ne può trarre ed i rischi che questa “bestia” comporta non sono da sottovalutare ed è buona cosa condividere le esperienze in casi come questi.

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Neuhausen am Rheinfall: Operazione Svizzera!!

Neuhausen am Rheinfall: Operazione Svizzera!!

RheinfallL’obbiettivo era fare tre giorni di visita a nostro cugino Marcus e a tutti gli amici della Riserva Svizzera nel Canton Turgovia, nella parte nord est della Svizzera sul confine con la Germania.

Compagno di questa piccola avventura mio padre, Paolo, che nostante l’età è ancora una dei migliori “pards” che si possa avere: resistente alla fatica e all’alcool è uno che ci sa fare con le persone. Una garanzia.

Ti accorgi di essere in Svizzera quando fuori nevica ed hai davanti uno di strudel alle mele che galleggia in un piatto di zabajone caldo con un’immancabile “mezza chiara” in mano.

Le cameriere svizzere sono un dono del cielo, non stento a credere che le crocerossine le abbiano inventate gli svizzeri!! Il tedesco, poi,  è una lingua strana, incredibilmente affascinante e teatrale. Certo, grattano sulle “erre” come se cercassero di sputare per terra ma sapete come sono fatto, in una ragazza lo trovo  anche intrigante.

Eccomi arrivato a  Neuhausen am Rheinfall, le impressionanti Cascate sul Reno a poca distanza dalla città di Sciaffusa. Avevo scherzato nel paragonarle alla nostra Vallategna, ma mi sono dovuto ricredere.
Le cascate hanno un’ampiezza di 150 metri e un’altezza di 23 metri, con una portata d’acqua media sui 750 m³/s con punte di massima intorno ai 1200 m³/s.

Gli svizzeri hanno costruito alla base della cascata un piccolo terrazzino sospeso che si piazza coraggioso davanti al fronte della cascata, da quella posizione affronti una gicantesca montagna d’acqua bianca che senza fine precipita dall’alto; un incessante e brutale manifestazione d’energia impossibile da non percepire.

I giorni seguenti li ho passati nel Wald, la foresta, assieme ai piccoli cani svizzeri correndo dietro a Fuchs (volpi), Saur (cinghiali) e Roe (caprioli) tra i rovi del sottobosco e gli abeti mentre i corni riusonavano scandendo i ritmi della caccia. Una delle forme venatorie più rispettose della tradizione che conosca, fatta di piccoli gesti ed un grande rispetto per la selvaggina che si manifesta nella forma e nelle usanze.

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