Dagli di Martello!

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Ieri sera mi ha scritto Angelo: “Birillo, consigliami il mio primo martello: voglio imparare a chiodare!”. La domanda mi ha colto piuttosto alla sprovvista ma, curiosamente, si inseriva perfettamente nelle ricerche che sto conducendo in queste settimane: già, mi sono messo in testa di condurre un piccolo censimento sul materiale alpinistico contemporaneo, in particolare sui chiodi.

Ispirato dalle leggendarie fotografie di Royal Robbins davanti alla parata di chiodi forgiati da Chouinard vorrei realizzare qualcosa di simile con i “pìtons” attualmente in commercio. Per questo motivo mi sto dando un gran da fare a contattare i vari produttori, sia italiani che stranieri, cercando un po’ di aiuto: curiosamente oggi il chiodo è uno degli oggetti proporzionalmente più costosi, tuttavia devo dire che la risposta dei produttori alla mia idea è stata quasi sempre positiva e buona parte degli oltre 150 esemplari che vorrei raccogliere sono già in viaggio.

La domanda di Angelo era imprevista, ma ormai mi sono abituato a scartabellare tra i cataloghi e non potevo perdere l’occasione di aiutare un’aspirante apprendista nell’arte del chiodo e martello. Così ho realizzato un piccolo elenco, parziale ed approssimativo, dei martelli disponibili sul mercato. Ovviamente nei negozi spesso si trovano solo quelli più diffusi, ma ho trovato interessante curiosare anche tra i modelli “inconsueti”. Mi sono reso conto che anche nel materiale alpinistico la scelta dei modelli o delle marche spesso è legata tanto alle mode quanto al territorio, sia alle logiche commerciali quando alle diverse tipologie di ambiente montano: una ricerca piuttosto interessante.

Il mio martello è un vecchio modello Camp che mi è stato regalato usato da Renzo Zappa. Ha preso un sacco di botte ed ho dovuto “rifoderarlo” un paio di volte, ha la testa molto leggera e quindi rende faticoso “chiodare”, non ha una gran battuta, ma risulta molto comodo per “schiodare” (dove si rischia spesso di farselo rimbalzare sul naso). Quindi nel mio ruolo spesso da secondo svolge egregiamente il suo compito. Lo lego all’imbrago con un moschettone di alluminio che uso anche come “FunkNess Device”, ovvero strappachiodi. Quel povero moschettone ha preso un sacco di botte ma è un buon sistema per non perdere il chiodo o darsi martellate sulle dita. Un cordino sottile con un maion rapid (pronto alla ritirata!) gli fa da sicura permettendomi di “abbandonarlo” nel vuoto quando mi servono entrambe le mani.

Mattia, invece, ha un TamTam della Petzl. Una scelta piuttosto comprensibile visto che Mattia proviene dall’ambiente speleo. Un bel martello da combattimento. Curiosamente anni fa l’aveva perso durante la discesa dell’orrido della val di Inferno al Moregallo e, per via dell’acqua alta, non aveva potuto recuperarlo: figurarsi era pieno inverno ed era caduto in una pozza di un paio di metri! Tuttavia Mattia è uno che non demorde, dopo ben due anni è tornato a cercarlo ed è riuscito a recuperarlo! Nonostante il tempo trascorso in acqua è ancora oggi in perfetto stato, gli unici segni di quell’esperienza sono piccoli fenomeni apparentemente di eletrolisi sulla testa (come se fosse stato “toccato” da una saldatrice).

Mattia, come me, tiene il martello all’imbrago con un semplice moschettone. Josef invece utilizza un porta martello mentre Ivan ha una specie di “esse” autocostruita che gli permette di prenderlo con il minimo sforzo. Josef ha un bel martello con il manico di legno mentre Ivan ne ha uno più leggero e piccolo in metallo: Josef è un fabbro che pianta mazzate mentre Ivan lavora più di cesello con piccoli colpi. Entrambi hanno uno stile molto personale ma l’importante è che alla fine il chiodo “canti” e tenga (specie quando ci sono appeso io!). Quindi decidere il proprio martello significa soprattutto comprendere il proprio stile.  

Visti alcuni prezzi il consiglio iniziale è “…punta basso e fai esperimenti, se poi ti piace chiodare e capisci il tuo stile potrai sceglierti il martello della vita”. Io, ad esempio, per ora mi tengo il mio glorioso rottame da battaglia.

Davide “Birillo” Valsecchi

Ps: Commenti, suggerimenti ed impressioni sono ben accette!
Anzi, fuori la mazza: mandatemi la foto del vostro martello 😉 


Ecco la lista, in ordine sparso, dei martelli attualmente in commercio. La descrizione, dove disponibile,  è stata realizzata dai produttori. Se un giorno avrò l’occasione di provarli (e farli provare) vi racconterò la mia =)

Brenta
Martello compatto, con larga superficie battente e testa del giusto peso per una chiodatura rapida ed efficace. La becca è progettata per ripulire le fessure, modellare gli Aluminium Head e i Copper Head e per schiodare. Manico indistruttibile in acciaio al nichel-cromo-molibdeno, con impugnatura in gomma per ridurre le vibrazioni. Peso: 655 gr. Costo: circa 50 euro.


Eagle e Eagle Light

Martello classico concepito per alpinismo, speleologia e soccorso. Design realizzato in collaborazione al famoso climber Jim Bridwell. Realizzato con testa battente in acciaio e manico in legno che garantisce un ottimo assorbimento delle vibrazioni e il massimo comfort d’utilizzo. Dotato di fettuccia per legarlo all’imbrago e renderlo imperdibile. Prodotto in Italia. Due modelli. Peso: 800 – 700 gr Costo: tra i 50 e i 60 euro. 


Speleagle
Innovativo martello con testa battente alleggerita, in acciaio inox concepito per alpinismo, speleologia e soccorso. Dotato di chiavi da 13 e 17mm per serrare le viti. Impugnatura ergonomica in gomma e fettuccia da 10mm per evitare la perdita accidentale. Premiato all’Industry Award del 2009. Le dimensioni compatte lo rendono perfetto per lavori di chiodatura in speleologia. Peso: 570gr Costo: circa 50 euro.


Thunder
Martello da roccia, leggero e ben bilanciato, ideale per vie alpinistiche classiche.Caratteristiche principali: testa in acciaio zincato e temprato con foro per aggancio al porta-martello (HAMMER LODGE incluso); manico in lega leggera con impugnatura gommata ergonomica; ottima disposizione dei pesi che garantisce prestazioni eccellenti; nuova fettuccia elastica di collegamento ad ingombro ridotto che lo rende pratico e imperdibile. Peso: 450gr Costo: tra i 55 e 65 euro.


Thor
Martello classico da arrampicata, per il soccorso e per l’uso professionale. La forma, compatta ed ergonomica è ben bilanciata per la massima efficacia; la testa forgiata a caldo, con ampia superficie battente, è molto resistente. Lo spessore del manico è stato raddoppiato sotto la testa, nel punto di maggior usura. Il disegno è ottimale per schiodatura, estrazione protezioni e pulizia fessure e appigli. Fornito con Single Spring (elastica) e moschettone SK1N per collegarlo all’imbracatura. Peso: 420gr Costo: circa 100 euro


Tam Tam
Un martello leggero da speleologia, pensato per fissare manualmente gli ancoraggi. Dotato di una dragonne di sicurezza, il manico ha anche una chiave da 13 mm per le viti da 8. Peso: 535gr  Costo: tra i 50 e i 60 euro


Bongo
Un martello da roccia pensato per l’arrampicata artificiale o per chiodare nuove vie. Realizzato con il manico in gomma per attenuare le vibrazioni, è munito di due fori: uno per attaccarci una fettuccia, l’altro per un attrezzo rimuovi chiodi. Peso: 680gr Costo: tra i 50 e i 60 euro


Rockhammer
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che funziona. Salvo la foto non ho trovato descrizioni di questo martello. Brutalmente semplice (e forse brutto a vedersi) probabilmente svolge egregiamente il proprio ruolo: tirar giù mazzate! Peso: 580gr Costo: tra i 44 e 60 euro.


HUDSON HAMMER

La EdelRid è un storica azienda tedesca e non va troppo per il sottile nel descrivere il proprio martello: “The perfect big wall hammer.” Peso: 670 gr Costo: circa 80/85 euro



YOSEMITE HAMMER
La BD è l’azienda che ha raccolto l’eredità di Yvon Chouinard ed inevitabilmente è de-facto lo “standard americano” per noi europei. Un martello con il manico in legno che probabilmente non necessita di presentazioni. Peso: 700 gr. Costo: circa 140 euro


Qui invece  ho cercato di raccogliere un elenco di martelli da arrampicata disponibili via Amazon. (Giusto per avere prezzi di riferimento…)

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