Nel cuore del Terremoto

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La cascata della vallategna
La cascata della vallategna

Un “dubbio” è una condizione mentale per la quale si cessa di credere ad una certezza. Un “legittimo dubbio” è un dubbio giustificato da una valida motivazione. Un’“illazione” è ragionamento con cui si trae una conseguenza da una o più premesse che possono essere anche false.

Tentare di risolvere un legittimo dubbio con un’ illazione è formalmente scorretto ma altrettanto scorreto è rifuggire una domanda scomoda definendola un'”insinuazione” oltraggiosa: nellògoschi non ha risposte perde.

Ma andiamo con ordine esaminando praticamente il  “dubbio” per il quale non posso trovare soluzione se non esprimendo la domanda che lo descrive.

Il 18 Febbraio 2010 il Sindaco dichiarò al Corriere della Sera: «L’ipotesi del supermercato risale a quasi otto fa anni e ci porterà in dote un parco pubblico di duemila metri quadri» [leggi] Questo significa che fu durante l’Amministrazione Conti che ebbe inizio la progettazione del Supermercato. Salvo il parco, che è sfumato, il resto è da considerarsi un’autorevole certezza.

Un’altra autorevole certezza è che nell Aprile del 2003 Giovanni Conti dichiarò a La Provincia di Como «Di sicuro in quest‘area non sorgerà nessun supermercato – esordisce il sindaco commentando alcune voci circolanti da diverso tempo – Nel caso qualcuno voglia costruire un ristorante dovrà lasciare a verde la fascia antistante la cascata. Questa zona resterà aperta al pubblico e l‘Amministrazione in carica deciderà come sfruttarla, mantenendola comunque verde». [leggi]

Ecco che a fronte di due certezze contrapposte si manifesta il dubbio: «perchè ha cambiato idea?»

Questa domanda non è oltraggiosa ma lecita e quanto mai attuale visto che nell’Albo Pretorio è stato reso noto come la società Società S.C. Evolution spa abbia presentato ricorso al TAR contro il Comune di Asso per il progetto, prima approvato e poi revocato dopo 50 giorni, del supermercato della Vallategna. (leggi delibera)

Significa che qualora il ricorso fosse accolto dal TAR non solo verrà realizzato il progetto ma vi è la possibilità che il Comune, e quindi la comunità, debbano risarcire dei danni.

Quindi, a fronte di un lecito dubbio, emerge un’altrettanto lecita domanda: «perchè ha cambiato idea?»

Il 21 Aprile 2010 il Sindaco dichiarò a LaProvincia :«Con grande scrupolo da parte dell’amministrazione abbiamo chiesto a personale esperto la corrispondenza della planimetria di rilievo con lo stato dei luoghi. Si è così scoperto che la linea dell’area standard differiva di tre metri dalla posizione reale, così come non abbiamo avuto problemi ad aprire l’iter per il supermercato, davanti ad un’incongruenza ci siamo fermati.» [leggi]

Ora, qualsiasi decisione prendereà il TAR, avrà l’effetto di un terremoto per la piccola comunità assese.

Davide “Birillo” Valsecchi

Max Weber definì la politica come “aspirazione al potere e al monopolio legittimo dell’uso della forza”:  non mi è mai piaciuta questa concezione della politica che sembra essere tornata tanto in voga.

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