Il Lele, il mio “socio” di viaggio, nonostante il taglio al dito, procurato dal fondo di una bottiglia sciaguratamente abbandonata nel bosco, ora non se la passa male: è davvero più ferito nell’orgoglio che nel corpo e ribolle di rabbia per aver dovuto momentaneamente interrompere il nostro cammino. Succede, nel dubbio è sempre la prudenza la migliore consigliera quindi va bene così.
Ora, per rincuorarlo, ho deciso di sfruttare il tempo a disposizione per pubblicare qualche foto e condividere quella parte di viaggio che i nostri mezzi tecnici non potevano mostrarvi.
Ecco un po’ di foto dalla mia piccola (ed ormai scassata) macchina digitale reduce di mille battaglie. In alcune foto la pioggia e la polvere hanno creato qualche macchia a cui ho ovviato con il bianco e nero. Non sono un fotografo professionista, non ho nè gli strumenti nè le conoscenze per esserlo. Quello che spero è che queste immagini possano offrirvi le stesse sensazioni che provavamo noi lassù.
A presto!!