La regola dei Tre

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Cosa è la mafia? E’ un luogo comune che la mafia sia un’invenzione tipicamente italiana e quindi potrà sembrare curioso che io, che sono italiano, abbia imparato davvero cosa sia solo durante un viaggio in Africa.

Immagina tre uomi d’affari – mi disse il mio amico africano – che si siedano ad un tavolo comune per trattare una questione economica. Ognuno di loro rappresenta la propria impresa e, se tutto fosse corretto, ognuno di loro cercherebbe di fare i propri interessi nel rispetto delle leggi e degli altri due seduti al tavolo. Se tutto fosse corretto tutti e tre si alzerebbero dal tavolo soddisfatti, ognuno convinto di essere colui che maggiormente ha guadagnato dall’affare.

Cos’è quindi la mafia? – continuò il mio amico africano –  La mafia è quando due dei tre che si siedono al tavolo si sono già messi d’accordo per fregare il terzo. Non mirano a fare un buon affare ma solo a spremere il pollo che è stato tanto sciocco da sedersi. I due spesso hanno la possibilità di aggirare le leggi, di cambiare le carte in tavola. Spesso l’imbroglio lo fanno sembrare persino un favore, un’offerta conveniente quasi a loro discapito.

La regola dei tre funziona principalmente perchè viene meno un patto di fiducia ed onestà a fronte del quale i tre avevano deciso di sedersi allo stesso tavolo.

Vuoi un esempio? – mi disse l’africano – Prendi un appalto pubblico, un opera statale. E’ mafia quando un politico ed un imprenditore si siedono al tavolo con l’intento di fregare il cittadino. Se le cose andassero nel modo corretto il politico deciderebbe quale dovrebbe essere l’opera da realizzare nell’interesse di tutti, l’imprenditore la realizzerebbe al meglio ed il cittadino fornirebbe il denaro per pagare tutte le spese. Se le cose andassero nel modo corretto l’opera sarebbe fatta alla perfezione e tutti si alzerebbero soddisfatti dal tavolo delle trattative.

E’ mafia quando l’opera è spesso inutile o mal concepita, avvallata dal politico solo grazie alle mazzette dell’imprenditore che, a sua volta, si rivarrà sul cittadino gonfiando i costi e realizzando l’opera in modo grossolano. Il cittadino si fidava di entrambi, credeva che il politico avrebbe scelto per il suo bene e che l’imprenditore avrebbe lavorato con attenzione. Si è lasciato convincere, ha persino creduto di guadagnarci quando in realtà è stato imbrogliato da entrambi ed è l’unico ad averci perso.

Questa è la regola dei tre: due contro uno, e quell’uno è sempre quello che suo malgrado si era fidato e che invece paga per tutti. E’ uno schema davvero semplice ma che si applica ovunque. Pensateci e vi accorgerete che gran parte delle ingiustizie che ci circondano hanno origine solo grazie alla regola dei tre: dall’evasione fiscale dei privati, ai titoli tossici spacciati dalle banche passando per le soubrette in parlamento e per la crisi europea.

Un patto di fiducia infranto e due contro uno. Ecco cosa è la mafia.

Davide Valsecchi

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