Ad aiutare la pediatria ci sono anche molti imprenditori stranieri che hanno dato vita ad attività nella Repubblica Democratica del Congo. A volte supportano la pediatria economicamente, a volte mettono a disposizione le risorse ed i mezzi della propria azienda. Uno dei più attivi tra questi è Mounsieur Salima: i suoi nonni erano iraniani, lui è nato a Zanzibar e per molti anni ha vissuto in Canada prima di trasferirsi in Kuwait ed ora in Congo con il fratello.
Quando giorni fa, quando siamo stati a fare commissioni a Kinshasa, ci ha messo a disposizione una sua vettura ed un suo autista e così, sulla via di ritorno, siamo passati a fargli visita: lui, molto gentilmente, ci ha mostrato la sua fabbrica. Da due anni ha infatti rilevato dei vecchi macchinari tedeschi risalenti agli anni ’50 e, dopo averli rimessi in sesto, ha iniziato a produrre fiammiferi.
Per lui lavorano un centinaio di operai, sia stranieri che locali, a cui assicura vitto ed alloggio all’interno della sua struttura. Tra di loro molti provengono dal Pakistan ed in particolare dalla valle di Hunza, una valle sul confine tra Pakistan e Cina che attraversai proprio durante la spedizione Cima-Asso nel ’99.
In visita alla fabbrica abbiamo incontrato anche il giovane figlio di un uno degli operai che nonostante la sua giovanissima età, poco più che tredicenne, ci ha raccontato con orgoglio della sua salita al campo base del Rakaposhi, una vetta di 7.700 metri a nord di Gilgit. Il centro abitato di Gilgit è forse il paese pakistano più conosciuto dagli alpinisti del Cai Asso che lo hanno attraversato molte volte in diverse spedizioni alpinistiche: il mondo sembra davvero piccolo alle volte!.
Nella fabbrica lo spettacolo è straordinario. I tronchi di legno umido entrano da un lato del capannone ed escono inscatolati sotto forma di fiammiferi all’estremità opposta. Salima ci ha mostrato con pazienza tutti i passaggi ed è affascinante vedere quell’esercito di “stecchi” marciare in piedi perfettamente allineati!
I fiammiferi qui sono una risorsa più preziosa di quanto si possa immaginare e più ci si addentra nell’interno del Congo più diventano importanti. I fiammiferi di Salima, Les papillions du Congo, stanno diventando sempre più famosi nel paese grazie alla loro incredibile resistenza all’umidità. In Congo quando nella foresta i fiammiferi bagnati ti piantano in asso c’è davvero poco di cui essere allegri e la bontà di questi oggetti, ormai da noi quasi in disuso, è davvero importante.
I suoi fiammiferi sono distribuiti all’interno del paese grazie ad una piccola imbarcazione che naviga risalenfo il fiume facendo da spola tra le varie stazioni di rifornimento lungo le sponde. Il fiume è la principale “strada” del paese. L’idea di un viaggio in cargo risalendo il Congo mi ha fatto brillare gli occhi ma, sebbene la disponibilità di Salima, questa volta mi tocca desistere: chissà, forse l’anno prossimo navigheremo sul grande fiume!
Davide Valsecchi