Un canyon, uno squarcio nel passato che coniuga bellezze naturalistiche e reperti archeologici che risalgono fino all’epoca preistorica. In una giornata torrida ci siamo sparati oltre dieci chilometri nell’afosa valle percorsa dal fiume Cassibile, l’antico Kakyparis greco.
Attraverso una ripida scala di roccia, la storica “Scala Cruci”, siamo scesi fino ai laghetti di Avola antica risalendo poi la valle al fianco della “forra dei cent’anni”, un acquedotto interamente ricavato nel cuore della roccia.
Sulle parete del Canyon i segni della storia: la necropoli dei Siculi, primi abitanti dell’isola, affiancata dai villaggi rupestri in cui furono costretti a nascondersi per difendersi dalle popolazioni esterne. Sempre tra queste alte pareti i Siracusani sconfissero il generale ateniese Demostene ed i suoi seimila soldati.
Io e Fabrizio ci siamo addentrati nella valle raggiungendo la pozza d’acqua più isolata nella parte alta del canyon, la pozza “Uruvu Tunno“. Qui, dopo aver fraternizzato con l’acqua fredda, ci siamo goduti la nuotata nella pozza, profonda probabilmente oltre cinque metri, ed il sole caldo sulle rocce.
Mi hanno detto che sul Lario ha già iniziato a fare freddo: mi dispiace davvero!! ;P
Davide Birillo Valsecchi
Prove tecniche di ripresa subacquea 🙂