Rat-Attack

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Corno Rat, uno sperone di roccia posto sul versante Orientale del Gruppo dei Corni di Canzo. Non supera i 784 metri di quota: questo lo rende un “ottimo posto” quando è in inverno ed una specie di inferno rovente durante l’estate. La ferrata del Corno Rat è una specie di test, una prova o forse un’iniziazione.  In particolare il primo tratto, che risale il Sasso OSA, è stata la bestia nera di più di un neofita e riesce ad esigere rispetto anche da chi ha qualche pratica in più.

Spesso è capitato di dover tirare un pezzo di corda per aiutare chi, lavorando tutto di braccia, si è ritrovato senza benzina e con le braccia di legno a metà del primo tratto.

Con la squadra saliamo fino a San Tomaso. Io sono mezzo addormentato e sprofondo nei miei pensieri lasciando che i passi si susseguano da soli fino all’attacco. Poi ci imbraghiamo, facciamo un rapido check ed iniziamo. Mi piazzo a metà del Sasso OSA e tengo d’occhio il primo gruppo. Francesco corre sulla roccia come una lepre mentre il buon Carlo, che ha qualche anno più di Francesco e me, arranca in un passaggio difficile: lo seguo stretto ed insieme risaliamo fino alla cima del Sasso Osa. Da lì, a rotta di collo per il sentiero, torno ai piedi della ferrata per dare supporto alla seconda metà della nostra squadra: “Hey Birillo! Guarda che il primo giro è gratis ma il secondo si paga!” mi urlano dalla parete.

Sono l’ultimo della fila ma la squadra avanza senza problemi. I “ragazzi” ormai se la cavano bene ed io naufrago nei miei pensieri lasciando che se la godano in autonomia: appoggio le mani sulla roccia ed inizio ad arrampicare. La roccia qua e là è un po’ unta ma arrampicando la ferrata si riempie di passaggi di tutto rispetto: c’è molto con cui divertirsi!

Alla fine siamo tutti in cima. Paola, alla prima esperienza, ha affrontato la ferrata supportata da Franco e, visto le difficoltà, se l’è cavata alla grande. Tornati a San Tomaso infiliamo i piedi sotto la tavola mangiando tutti insieme: festa!!

Mentre vi scrivo le montagne si stanno imbiancando di neve ed il tempo, ancora instabile, scrive e cancella i miei piani. I “Ragazzi” hanno voglia: Sabato o Domenica tocca portarli ancora da qualche parte. Stay Tuned!

Davide “Birillo” Valsecchi

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