Passano gli anni ma gli AsenPark restano un’inestimabile fonte di ispirazione, un punto di riferimento. Quei ragazzi sono stati la scintilla capace di riaccendere un fuoco che sembrava spento: spesso mi chiamano “faraone”, che nel loro gergo è una specie di titolo, di riconoscimento …o forse la peggior presa per il culo, no so… quello che è certo è che spesso solo loro ad essere irraggiungibili e forse non sapranno mai quanto sia io ad essergli debitore.
Così oggi voglio segnalarvi qui uno dei loro recenti racconti che mi è particolarmente piaciuto:
Gigi che Sbatta e Clozza in
“Badilate di sofferenza, perchè Kosterlitz era scozzese e non inglese”
«Provo qualche movimento in libera… tipo mezze sfalzate alla stessa altezza, doppio stopper per partire alla kamikaze, ma subito capisco che mi conviene tirare fuori le staffe e fare poco il pirla che qui c’è poco da sentirsi Caldwell…» L’impaginazione è terrificante, ma è uno di quei racconti che sarei orgoglioso di leggere su “cima”! (link all’articolo)
Inoltre voglio segnalarvi un’altra impresa dei giovinetti delle Grigne:
Michele Mandelli «Nuova Via Sasso Carbonari: “VIA ATOMICA!” (Dedicata a Marco Butch Anghileri) Grazie ai compagni di cordata Cenda e Smarmot e al supporto per il trasporto materiale di Camel. Un ringraziamento particolare a Alberto Pinci Pinciroli e Carlo Duchini per i chiodi regalati e a Marta Duchini per la pazienza nelle fredde giornate primaverili dei sopralluoghi!»
Come dicono gli Asen: Mos!!
Davide “Birillo” Valsecchi