Murality: esposizione fotografica
C’è chi li odia e chi li ama, chi li segue e chi li insegue. Spesso sono solo il frutto dell’ottusa irruenza adolescenziale, altre volte sono una forma concreta d’arte. Non ho idea di come la pensiate ma è innegabile che la bomboletta spray ha cambiato il volto di molte città.
Se avete la mia età di sicuro avrete passato un tempo infinito sui treni delle Nord, attraversando stazioni e periferie, spesso degradate, che si animavano giorno dopo giorno di nuovi curiosi disegni sull’onda crescente della “moda” hip-hop.
Grandi, piccoli, “tag”. Non serviva appartenere ad una “gang” per avere qualche amico che si spacciasse per sedicente “writer” dopo aver scarabocchiato su qualche treno o su qualche muro in cemento.
Rumore di fondo per lo più, arte a basso costo e largo consumo con una spruzzata di “rito d’inizziazione” per uomini. Il writing è in gran parte questo ancora oggi: un aspetto sociale più che artistico.
C’è il writer solitario, che cammina incappucciato nella notte buia, ma in larga misura si formano gruppi e veri o propri “clan”. Ricordo a Como, quando ancora era aperto il Rock Club vicino al Duomo, che c’era un gruppo bello numeroso di Writers: i CCG – Como Coltiva Gangia, un nome un programma. Essendo di Como si erano specializzati in treni entrando in piena competizione con le “crew” più grosse di Milano che, semplicemente, stavano all’altro capo della ferrovia.
Una sera, mentre con i miei soci ero in giro in caccia di guai, mi hanno presentato il “grande capo” di questo gruppo in un atmosfera che ricordava i “guerrieri della notte” ma che, per colpa mia, era destinata a naufragare ancora più nel ridicolo: “Caino ti presento Birillo”, con un soprannome ed un carattere come il mio si ammorbidisce ogni situazione!!
Visto che serviva un nome per la mia “crew” io ed i miei ci eravamo battezzati NTG, No Tribu – No Guru, che a grandi linee definiva la nostra politica di condotta: “non ci frega nulla di tutto questo”. Democratici come pirati, nelle nostre giacche di pelle e scarponi eravamo campagnoli sempre in bolletta che facevano colletta per la benzina: di immolare vecchie lire per dipingere i muri di qualcun’altro non se ne parlava proprio!!
Ma perchè questo racconto sui writers? Semplice, è ripresa la stagione artistica della Next Gallery, lo Spazio Espositivo del Touring Caffè di Como ed Enzo, al solito, ha trovato qualcosa di interessante da mostrarci: l’artista è Luca Urciuoli, non è un writer, non si diletta con la bomboletta spray e non dipinge: è un fotografo ma per certi versi anche un esploratore. Presenta infatti una ricca serie di scatti dedicati ai murales che ha catturato durante i suoi viaggi.
Io vi ho raccontato storie di “poser wannabe” che appartengono ai ricordi adolescenziali di tutti noi ormai ma Luca, di cui ho visionato già alcuni scatti, vi mostrerà ciò che emerge da questo rumore di fondo e brilla innegabile come una vibrante forma d’arte, una comunicazione moderna e primitiva al contempo. Non vi deluderà neppure se non condividete simpatie per la generazione spray.
Murality – esposizione fotografica
Next Gallery- Spazio Espositivo Touring Caffè Como
Giovedì 16 Settembre 2010 ore 19: 30
Piazza Cavour Como
Davide “Birillo” Valsecchi