“Nella vita se non hai un gilet di iguana e la faccia tosta per portarlo conviene che ti tieni stretto un paio di amici fidati”. Ecco perchè io mi tengo stretto “il Baraldi“, lo scrittore più “PULP” di tutta la comasca.
Il nostro eroe si è lanciato nel concorso “Italians: una giornata nel mondo” , organizzato dal Corriere della Sera e Rizzoli libri per i dieci anni del forum di Beppe Severgnini, ed ha passato la prima selezione accedendo alla votazione pubblica.
Il concorso è un esercizio collettivo di scrittura: scegli un’ora della tua giornata da italiano all’estero e raccontatela in duemila caratteri. Massimo ha snocciolato la sua storia in duemila colpi:
Hank Williams al chiar di luna in vallata elvetica con benzinaio
Massimo BaraldiOre 21. Vallata elvetica spersa nel nulla. Sferzato dai colpi della fame guido malvolentieri, che ormai sono al volante da ore. Hank Williams in sottofondo non aiuta… è su da quando son partito, ma non ho voglia di mettermi a spulciare i cd e così lo lascio cantare in pace. Scorgo un benzinaio ancora aperto, decido che se ci tengo ad arrivare a casa almeno gli appetiti dell’automobile sarebbe saggio placarli e accosto. Il tipo mi tiene d’occhio dal gabbiotto mentre traffico col serbatoio, fingo di non badarci. Sembra felice di aver compagnia, si slunga pure tutto per vedere meglio. Dal canto suo, la cassiera trattiene uno sbadiglio mentre poco dopo mi consegna lo scontrino. Ho ormai raggiunto la portiera quando lo sento trotterellare alle mie spalle. «Signore! Hey, Signore!» chiama forte, «Posso permettermi di chiederLe se, secondo Lei, la sicurezza è un qualcosa che si acquisisce col tempo? O ce la portiamo in noi dalla nascita?» l’interlocutore deve essersi reso conto del mio sguardo perplesso, perché si affretta ad aggiungere: «Sì, intendo la nostra sicurezza interiore. Sto facendo una mia indagine, personale. Giusto per capire, sa.» Io non è che sappia bene cosa rispondergli… però, lui appoggiato alla sua pompa, io al cofano, ce ne stiamo un pò lì a chiacchierare. Coppie di fari beccheggiano solitarie nella notte intorno a noi e il mio stomaco ogni tanto sottolinea qualche concetto con un sordo brontolio. La luna ci sbircia di sottecchi, pur seguitando a farsi i fatti suoi.
Ora sta a noi darci da fare, al Baraldi sto giro non basta il gilet di iguana, serve che un paio di amici lo tirino fuori dai guai. Se passa anche la seconda selezione il suo racconto entrerà a far parte della raccolta che Il 3 dicembre diventerà un e-book scaricabile gratuitamente dalla rete: “Italians, una giornata nel mondo“. Una Polaroid di parole, un’istantanea della nuova diaspora italiana. VOTA QUESTO RACCONTO