Perchè? Non so il perchè. Deve essere colpa di Angelo, è stato lui a mettere in piedi questa tradizione. Io non mi rado mai nemmeno a casa!!!
Ma le tradizioni vanno rispettate, se questo è il tuo primo viaggio tra le montagne di questa parte di mondo ti tocca un giro dal Barber Shop locale, giusto per dare prova di coraggio e spericolatezza.
Perchè diciamocelo, per quale altro diavolo di motivo dovrei entrare in un bugigattolo dove si mischia unto, sporcizia, pessima schiuma da barba e rasoi rischiando di rimetterci la faccia? Sono le tradizioni, di certo avranno un loro perchè.
Una volta ho fatto la barba da uno dei barbieri della nostra zona, non aveva una gran mano ma tutti i ferri del mestiere erano puliti, gli asciugamani nuovi ed il locale era quanto di meglio l’igene occidentale potesse offrire. Qui invece c’è una sola regola: fagli cambiare la lametta e spera che sia bravo.
Questa volta toccava ad Enzo provare l’esperienza ed è stato divertente, per me, vederlo seduto su quella poltrona con l’esperessione tesa mentre gli passava la lama sulla faccia. In realtà questi barberi hanno una mano incredibile e difficilmente sbagliano, la loro tencnica ed i disinfettanti tradizionali sopperiscono alla promiscuità e racapricciante mancanza di igene di questi posti.
Come lo so? Statisticamente sarebbero tutti morti se cosi non fosse. Almeno credo. Comunque sia per un occidentale è quarto d’ora parecchio interessante sebbene alla fine sia la miglior rasatura della propria vita.
Credete che Birillo sia un pavido? Che avrebbe lasciato solo il suo compagno d’avventura? Nossignore, via un giro di barbiere anche per me!!
Io che non mi rado mai sono finto di nuovo su quella poltrona su cui avevo trascinato Enzo con la scusa della tradizione. Un quarto d’ora di brivido a testa ed ora siamo sbarbati come due ragazzini!
by Davide “Birillo” Valsecchi on Cima-Asso.it