La storia dei Cedri di Lissone

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I cedri di Lissone
I cedri di Lissone

Oggi  ho parlato ancora in diretta telefonica con Ariel di LifeGate Radio ricordando agli ascoltatori la Gita ad Asso organizzata per Lunedì 22 dalla radio. Lo scopo è realizzare una bella foto di gruppo con i Cedri di Asso e far conoscere meglio il nostro piccolo borgo.

L’iniziativa «Abbraccia il cedro e mandaci una foto» è nata soprattutto perchè io ed Enzo, in partenza due mesi per la Tanzania, avevamo  paura che al nostro ritorno non avremmo più trovato i nostri cedri. Per questo abbiamo cominciato a fare fotografie abbracciando le piante. L’iniziativa ha avuto via via sempre più successo ed ora abbiamo tantissime foto e le nostre piante, sopratutto grazie alla radio, sono diventate famose ben oltre i confini di Asso.

Noi ci siamo prefissi di salvare almeno la memoria di queste storiche piante. L’interesse suscitato dalla nostra storia ha fatto si che durante la trasmissione anche un altro ascoltatore sia intervenuto raccontando una storia simile: la storia dei Cedri di Lissone.

Anche Lissone aveva infatti due cedri che rischiavano di essere abbattuti. I Lissonesi non si persero d’animo e, nel 2006, crearono un piccolo Blog (http://cedri-lissone.over-blog.com) cominciando a raccontare delle loro piante ai giornali e alla televisione. I membri del comitato che si era formato furono invitati anche nella trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro” (..curiose concidenze della vita!) dove lanciarono l’appello per la salvezza delle loro piante.

In meno di qualche mese i Lissonesi raccolsero oltre 1600 firme con le quali riuscirono a salvare le loro piante. Loro ce l’hanno fatta.

Io faccio sempre fatica a capire quale sia la “cosa giusta” da fare. Di solito faccio di testa mia, mi infilo nei guai fino al collo e poi, dopo essere finito nel fango schivando le legnate, mi accorgo di quale fosse il senso di tutto il caos creato, quale fosse il fine. Di solito è “qualcosa” di buono e questo mi ripaga per tutte le tribolazioni.

Ora io non so, non ho idea di quello che si debba fare. Posso solo dirvi che in quelle foto e nelle parole che ho ascoltato c’è tristezza ma anche tanta speranza. Io ed Enzo ora partiamo, siamo solo due casinisti assesi, due zingari presuntuosi che si son messi a far foto a qualcosa che avevano paura di perdere. Un piccolo passo forse, il primo o l’ultimo che andava fatto, non so.

Cosa accadrà ora? Non lo so. Questa è la vita, la realtà. Quello che accadrà ora dipende da Voi.

Davide “Birillo” Valsecchi

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