La mia infanzia per metà l’ho trascorsa in un piccolo paesino in Friuli Venezia Giulia, tra le alpi Carniche al confine con l’Austria.
Quando oggi vedo gli scontri a Terzigno non posso che ripensare al quel piccolo paese: alla fine degli anni 80 infatti anche lassù, in una piccola valle attraversata dalla Provinciale, volevano costruire una discarica ed anche in quel caso tutta la comunità si agitò.
Così, dopo lunghe discussioni al bar, ci fu l’iniziativa popolare di tutto un paese che, anziani compresi, non superava le novencento anime: tutti si misero in marcia protestando in una giornata di sole lungo la strada provinciale rallentando il traffico dalla Chiesa fino al sito della discarica.
Io ero ancora un bambino ma partecipai “alla grande marcia” insieme ai miei genitori accompangando per mano le nonne ed i decani che erano voluti intervenire. Le donne del paese, sorvegliate da montagnini con il cuore e le mani grandi, offrivano frittelle e vino agli automobilisti che erano rimasti coinvolti nel corteo spiegando loro cosa stessero cercando di scongiurare. I cacciatori schierati al fianco con i verdi mentre i bambini suonavano campanacci tirando persino gli asini e le mucche nella sfilata.
Fummo fortunati, fu una grande festa per tutti e la discarica non si fece mai più. Qualche anno più tardi, sempre nello stesso posto, fu costruito un pista di Sci di Fondo su cui si svolsero i campionati mondiali giovanili di Biathlon: una bella differenza rispetto ad una discarica!!
Non so cosa dire di Terzigno, non conosco il posto ma posso capire cosa li abbia animati. Posso capire cosa significa essere ignorati dall’autorità e, dopo essere stato spesso in medio oriente, anche cosa significhi stare in mezzo agli scontri di strada.
E’ per questo che con una duplice apprensione prendo atto di notizie che ventilano la costruzione di una centrale nucleare al Pian di Spagna, la parte più a nord del Lago di Como. Se ne era già parlato a gennaio del 2010, sembrava che l’idea fosse caduta ma, solo qualche giorno fa, si poteva leggere sul Corriere di Como (22/10/2010) : «Si riapre il dibattito dopo la proposta lanciata dal ministro dello Sviluppo economico: ci sarebbe l’area del Pian di Spagna tra i possibili siti in Lombardia. Spunta anche l’ipotesi della provincia lariana nell’elenco dei possibili siti per la realizzazione di nuove centrali nucleari nel nostro Paese. L’area sarebbe quella del Pian di Spagna, in Altolago, al confine tra i territori di Como, Sondrio e di Lecco. Dalle prime indiscrezioni, contenute in un dossier del ministero dello Sviluppo economico, sembra infatti che sia in atto un’accurata ricerca per focalizzare uno o più siti in Lombardia.»
Cosa accadrà? Non lo so, il lago ci lega tutti ed io oggi non sarei assolutamente favorevole ad un simile progetto, specie se imposto a “scatola chiusa” come avviene sempre più spesso in Italia. Quindi cosa accadrà? Speriamo non questo:
Ho realizzato questo video perchè sia ben chiaro cosa accade quando non si affrontano i problemi per tempo: non è un invito alla violenza ma bensì un’incentivo ad informarsi e a partecipare perchè cose simili non diventino l’ultima opportunità di confronto anche sul nostro lago.
Davide “Birillo” Valsecchi