I piqueteros della Vallassina

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Salta Sondrio ma qui in Vallassina tremano Lasnigo, Caglio, Civenna, Sormano, Magreglio, Barni e Rezzago!!

Improvvisamente il Paese Italia si è riscoperto in uno stato d’emergenza: da un giorno all’altro siamo diventati una specie di nuova Argentina, un paese costretto a manovre di salvataggio che pare il Titanic tra gli iceberg.

E badate: l’esempio del Titanic non l’ho citato io ma il Ministro all’Economia che, in modo curiosamente tragico, dava per assodato lo schianto e lanciava ombre ancora più tetre sulle infauste ed inique scialuppe del transatlantico: “è come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe”.

Il Titanic è affondato per mancanza di lungimiranza, non aveva infatti un radar per anticipare i pericoli, e la gente morì perchè non c’erano sciualuppe per tutti coloro che avevano pagato il biglietto, ma solo per quelli di prima classe.

L’Argentina è affondata perchè la sua classe dirigente, avida e corrotta oltre ogni limite, aveva piegato il paese con l’equiparazione peso/dollaro, con il commercio illegale di armi e droga, con la corruzione e la privatizzazione dei beni dello Stato.

La popolazione finì in miseria, la principale causa di morte divenne la denutrizione ed il paese sprofondò nel “default” che coinvolse anche altri paesi (i bond argentini).

Nonostante questo i politici restarono ben saldi al loro posto perchè, contrariamente a quanti si dice, certi topi non abbandonano la nave quando affonda. Solo una violenta rappresaglia civile invertì l’ordine delle cose. Un disastro immane che ancora oggi ha lasciato profode ferite nella storia e nella vita dell’Argentina.

Ieri guardavo sul web un documentario sui fatti accaduti tra il 1999 ed il 2002 (diario del saccheggio), aspettavo che i media raccontassero dell’incontro del Consiglio dei Ministri Italiano mentre ero agghiacciato dalle spaventose similitudini.

Saltano le Provincie, salta Lodi e salta Sondrio. Stento a credere come un territorio ampio al pari  quello di Sondrio, 3.211 Km² di valli e montagne, potrà essere smembrato tra le Provincie di Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Trento e Bolzano. Non ho i idea di come reagiranno i Valtellinesi a tutto ciò.

Anche in Vallassina tutto pare sul punto di cambiare:  Lasnigo, Caglio, Civenna, Sormano, Magreglio, Barni e Rezzago paiono condannati ad un futuro che li vedrà accorpati, uniti se non addirittura inglobati da altri comuni.

Ho riflettuto spesso su un’ipotesi simile, valutandone i pro e contro. Ma oggi siamo in crisi, oggi siamo in emergenza, ogni unione non nasce da una volontà comune ma da un dictat dall’alto. Non c’è la liberta di concordarne i modi o i tempi, di coinvolgere la popolazione, di creare un graduale passaggio. No, pare saranno spazzati via in virtù di un bene superiore a cui ormai credono in pochi: come gatti furiosi saranno chiusi in un sacco e bastonati fino a quando non diverranno quieti.

Qualcuno, come al solito, mi darà del comunista ma è vero altresì il contrario: più allontaniamo il potere dalla gente e meno ognuno di noi conta come individuo. Non voglio che sia la massa (e chi la manipola) a prendere le decisioni per me.

“Padroni a casa nostra”, “Il mio cuore gronda sangue”: quando si abbandonano agli insulti o ai gestacci  appaiono decisamente meno osceni di quando indossano la maschera del politico onesto…

Davide Valsecchi

Tutto questo accade all’alba di Ferragosto quando ogni scritto, ogni commento, ogni reazione sarà blandito dal ponte e dalla calura estiva. Quando leggerete questo scritto, probabilmente, tutto avrà già avuto inizio…

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