Figli di nessuno che noi siam, tra le rocce noi viviam, ci disprezza ognuno perché laceri noi siam!
Ma se ce n’è uno che ci sappia comandar e dominar, figli di nessuno che noi siam, anche a digiuno sappiam marciar.
Siamo nati chissà quando, chissà dove, allevati dalla pubblica carità. Senza padre, senza madre, senza nome, noi viviamo come uccelli in libertà.
Figli di nessuno che noi siam, tra le rocce noi viviam, ci disprezza ognuno perché laceri noi siam.