Io, mio malgrado, mi ritrovo sempre coinvolto nelle cose più strane: questa volta mi è toccata la transumanza tutta lariana dei cavalli selvatici del Bisbino!
Tutto quel poco che so sui cavalli l’ho imparato dal mio amico Bobo: uno strano personaggio a metà strada tra Jhon Wayne e Sid Vicius, spesso molto più selvatico dei suoi stessi animali. All’occorrenza posso sputare e camminare come un cowboy ma è più di quindici anni che non poggio il culo in groppa ad un cavallo. Per questo, quando Lex mi ha chiesto di accompagnarla alla transumanza, sono rimasto davvero sorpreso.
Serve però fare un passo indietro e rispolverare la storia di questi animali per chi non la conoscesse. Il proprietario dell’Alpe Boecc, in cima al monte Bisbino ad ovest di Como, possedeva una ventina di cavalli avellinesi. Quando l’anziano contadino morì, più o meno nel 2006, i suoi cavalli restarono allo stato brado sui monti vivendo in modo selvatico ed autonomo.
Nell’inverno del 2008 una grossa nevicata spinse questi cavalli verso valle: un gruppo nel paese di Sagno, in Svizzera, ed uno a Rovenna, in Italia. Questo provocò un mezzo pandemonio: c’era chi ne voleva l’abbattimento, chi la cattura e chi invece voleva restassero liberi.
Per un paio di anni il destino di questi animali fu incerto nonostante il crescente numero di volontari che sposavano la loro causa. Finalmente, nel 2011, si trovò la soluzione: guidati dai volontari, sia italiani che svizzeri, i cavalli si spostarono dal Bisbino alle verdeggianti ed ampie pendici del Monte Generoso dove si trovano ancora oggi.
Accolti dalla Val d’Intelvi i cavalli trascorrono l’inverno a valle, in un ampio prato recintato, e l’estate liberi al pascolo sul Generoso. La salita e la discesa di questi animali in corrispondenza del cambio di stagione è la transumanza lariana dei Bisbini, i cavalli selvatici del Bisbino.
Incidentalmente una delle promotrici di questo gruppo è una zia di Lex ed è per questo che sabato, alle sei del mattino, mi sono ritrovato a Lanzo di Intelvi mezzo addormentato e circondato da una cinquantina di equino-integralisti tra svizzeri ed italiani (…in verità tutta gente allegra e simpatica nonostante le molte critiche che hanno ricevuto nel corso degli anni).
Io credo che il mio amico Bobo ed un paio di brutti ceffi al pari suo avrebbero potuto sbrigare tutta la faccenda da soli alla “moda vecchia”. Tuttavia, essendo ormai un momento sociale, tutti i volontari sono stati coinvolti in modo attivo nella transumanza. Alla testa del gruppo di Bisbini c’erano infatti le “giacche verdi”, le guardie forestali a cavallo, mentre lungo tutto il percorso erano schierati i volontari a piedi per evitare che i cavalli abbandonassero il tracciato disperdendosi.
Oltre a questi anche una troupe televisiva svizzera e diversi fotografi per testate giornalistiche sempre svizzere. Per i media italiani c’era solo “Cima” e poco altro…
Nonostante abbia piovuto e persino grandinato i pochi sprazzi di sereno hanno reso la giornata davvero gradevole e tutti i cavalli hanno raggiunto i pascoli della “costa piatta” sotto il Monte Generoso: missione compiuta!
Alla fine tutto si è risolto in una gradevole e non troppo impegnativa passeggiata: la “mandria” ha attraversato prati e pinete accompagnandoci in ambiente montano davvero bello. Mi sono divertito.
Era parecchio che non passavo da quelle parti ed è stato piacevole osservare montagne più conosciute da un punto di vista così occidentale. Il Bregagno, il Grona, il monte Tremezzo e più a sud il Sasso Gordona mentre oltre il lago dava magnifica mostra di sé il San Primo ed alle sue spalle la punta dei Corni ed il Pra Santo. Anche le Grigne, sul lato opposto del lago, svettavano magnifiche oltre la foschia.
Nonostante la levataccia e la strada fatta ne è valsa la pena. Se anche voi volete sapere di più su questi animali e l’associazione che li sostiene potete visitare il sito www.cavallidelbisbino.ch oppure fare un salto da quelle parti.
Davide Valsecchi