Ieri, approfitando della neve del giorno prima, ho radunato un paio di ragazzi (uno non aveva mai messo i ramponi in vita sua) e ci siamo sparati una sgambata da Rongio al Rosalba. Al rientro Mattia mi chiama: “Le opzioni per domani sono due: Panzeri al Pilastro Rosso oppure Bonatti al Medale. Ma la Bonatti dall’attacco classico, non dalla ferrata. Pensa che è stato proprio Ivan il primo a liberarla!”
Un po’ basito rifletto su quello che ho appena sentito: “Hey ma la Panzeri è VIII°!! Davvero vuoi farmi congelare il culo sulle staffe con sto freddo!! Ma sei fuori! No, no! Non se ne parla proprio!!” Discutiamo un po’ e Mattia rilancia: “Invernale sulla normale di Maniaghi?” Per un istante l’idea mi tenta… Però ho degli scaproni pietosi che in sosta mi farebbero sicuramente penare e la “gitarella” al Rosalba inizierà a farsi sentire appena dopo il bagno.
“Naaaaaaaa…. ma qualcosa di normale?! Tipo che dopo domani ci facciamo un giretto al pizzo dei Tre Signori?! Poca neve, nessun guaio, foto eroiche e trionfanti con la picozza in pugno?!” Mattia scuote la testa: lui è impegnato martedì, o si va domani o niente. Accidenti, Bruna si ferma da me a dormire e mollarla all’alba per il Tre Signori sarebbe un po’ disdicevole (ammesso che le gambe reggano).
“Ma dai!! Non c’è nulla di normale che un Birillo abbuffato di panettone possa fare per star dietro al suo fulminato socio senza mettesi nei guai?!Dai!! Non mi tirare il collo anche a fine anno!!!” Scatta la contrattazione, tira, molla, meseda. Mi gioco una carta buona: “Solitudine alla rocca di Baiedo? E’ una via con un nome ed una storia! Sai che bel racconto!!” Mattia abbozza: “Già fatta….non va bene!”
Così, alla fine (con la Panzeri che aleggia come una spada di Damocle sulla mia testa) gioco il tutto per tutto: “Okay, pago io il parcheggio ed andiamo in Angelone?”
Ed eccoci quindi all’Angelone. Tuttavia visto che il mio socio è un pazzo fulminato esattamente come me ma in maniera assolutamente inversa e proporzionale, arrampichiamo in falesia solo con friend e protezioni veloci ignorando il libidinoso scintillio dei bolt resinati. “Dai dai, vedrai come sarà orgoglioso Ivan!” Mattia ghigna incastrato mani e piedi dentro una fessura… Pensare che io volevo andare in piscina!
Al ritorno mando la foto ad Ivan con un breve riassunto dei progetti fatti e di quelli messi in cantiere. Lui, che oltre ad essere il migliore tra noi nelle imitazioni è anche il nostro Druido-Guru-Filosofo, mi ha risposto così: “Certo avete mete tipiche di chi è vegliato nelle notti stellate da sogni senza fine meravigliosamente terribili. Il Destino vi culla benevolo e sornione.” Figata!
Ivan, Joseph e Gianka sono tra i più forti (e divertenti) con cui abbia arrampicato quest’anno. Tuttavia, oltre alle magnifiche salite fatte ai Corni (veri e propri gioielli!), il grande e straordinario risultato del 2014 è la “squadra”, lo strepitoso e sconclusionato gruppo che siamo riusciti a mettere in piedi!!
Mi guardo attorno e mi vedo circondato da alpinisti ed arrampicatori fortissimmi e carismatici, a cui fanno da spalla giovani arrambanti che fortissimi e carismatici possono davvero diventeralo. Come disse Mesner “le montagne hanno il valore delle emozioni che attribuiamo loro”: il viaggio con questa banda di pazzi furiosi non potrebbe essere più emozionante!
Grazie Mattia, Ivan, Joseph, Gianka, Stefano, Luca, Fabrizio, Simone, Mav, Andrea, Marzio, Claudia, Gianni, Antonio, Keko, Boris, Nicky, Francesco, Davide, Giovanni, Daniela, Umberto e “last but not least” Bruna. Abbiamo fatto tremare i pilastri della terra quest’anno! Grazie davvero!!
Davide “Birillo” Valsecchi