Siebenundfünfzig

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Josef chiama la Valle Due Pile “Moregallo Natural Climbing Area”, area di arrampicata naturale del Moregallo: è convinto che i divieti riescano solo ad ottenere l’effetto opposto di quello desiderato,  così preferisce qualcosa che sia più propositivo e positivo. I miei non sono veri e propri divieti, io li considerò più “salutari avvertimenti”, qualcosa in stile “Cum Terebro: Cave Canis” (Con il trapano attenti al cane!). Josef è un Maestro di Yoga e sul suo casco ha scritto “Pace, Amore e Rispetto”. Io sono un Pirata e sul mio c’è scritto, a gibolli, “Vis Pacem Para Bellum”. Tuttavia credo abbia ragione lui, anzi, credo siano le nostre differenze ciò che ha permesso di creare questa “cosa”, qualsiasi cosa sia. Senza di lui nessuna delle vie, ormai numerose, sarebbe stata possibile. D’altro canto Josef non fa che ringraziarmi – e questo per me è un grande piacere – per aver trovato nuove linee e per aver dato vita al nostro piccolo ma compatto gruppo di amici. Già, io mi avventuro in esplorazione per i meandri del Moregallo, su e giù per paglione e roccette, in cerca di tesori nascosti. Poi mi schiero in seconda linea, alla sicura, alla manovra delle corde, assistendo alla magia con cui Josef supera la gravità. Tutte le vie aperte fino ad ora le abbiamo aperte insieme, io e lui, ma mai soli: con noi si sono via via alternati giovani membri della nostra squadra che, in alcuni casi, sono poi diventati istruttori o membri del soccorso. Per tutti è stata un’indimenticabile esperienza autentica: una ruota che gira, solo apparentemente in modo lento, creando una spirale sempre più ampia.


La “Torre Bifida” è uno dei principali torrioni indipendenti della Valle Due Pile. Si innalza per oltre 40 metri alla biforcazione della Valle Due Pile con la Valle del Bech. Si innalza e si impenna in una curiosa torsione che culmina in una cima doppia, bifida. Josef voleva (e tutt’ora vuole!) affrontarla frontalmente, nel suo versante più alto ma anche più fragile. La roccia di quel lato, gialla e friabile, non mi convinceva molto, anzi, affatto. Così, osservando la torre così come il Colonello Troutman osservava la miniera in cui era prigioniero John Rambo, ho cercato un’alternativa… ed alla fine la Natura mi ha premiato! Sul lato orientale la torre si appoggia su alcune strutture rocciose più piccole che, quasi nascosto, formano uno scivolo erboso che rimonta, alle spalle, lo zoccolo più fragile della torre. Risalendo il canale si poteva quindi raggiungere la parte più solida (in senso relativo) della torre approcciando un’inaspettata fessura verticale che rimonta tutta la sua lunghezza. 

Così è nata Siebenundfünfzig alla Torre Bifida nella Moregallo Natural Climbing Area. Venti metri, VI+. Un chiodo lasciato in via, un cordone di calata per la doppia sulla sommità. La cima della Torre Bifida è più sottile della cime dell’Ago Teresina in Grignetta: provare per credere!

Josef Prina, Gabriele Prina, Ruggero Riva, Davide Birillo Valsecchi

Un ringraziamento a tutti i Tassi: alla loro amicizia, al loro impegno, alla loro eterna voglia di fare festa! 😉 

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