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Como: città razionalista e metafisica

Como: città razionalista e metafisica

Il Monumento ai Caduti, la ex Casa Del Fascio, la Fontana di Piazza Camerlata, la Villa Amila a Tremezzo, la Casa del Balilla Giuseppe Sinigaglia, Il Circolo Cannottieri Lario, la Casa sul lago per un artista. Esempi comaschi della cosiddetta “Arte Pubblica”, quello specifico tipo di arte che, commissionata direttamente da un’autorità pubblica, non se ne sta al chiuso dei musei, ma fa bella mostra di sé all’aperto, tra le intemperie.

L’Arte Pubblica ha molto da dire sulla cultura e la storia di un popolo. Motivo di questa mostra è riportare al centro dell’attenzione l’opera in sé, per il suo valore artistico. Il monumento nudo e crudo, decontestualizzato. Non si tratta di una semplice replica su carta di opere d’Arte Pubblica, in qualche modo Marco Brenna le fa sue, le reinterpreta, dandogli un tono esistenziale, inquieto, metafisico.

E’ interessante osservare come tutto quello che dovrebbe essere simbolo di progresso, di geometria, di funzionalità, sembri nei disegni di Marco Brenna assumere toni e tinte di fragilità e insicurezza. Quasi come se quelle costruzioni andassero disperdendosi nel bianco o nei colori pastello degli sfondi.

I monumenti appaiono svuotati, scheletri di se stessi, figure cariche di assenza. Le geometrie sembrano perdere la loro originale sicurezza, nelle sfumature e nei chiaroscuri della matita. Le gocce di acquerello color ruggine sembrano simboleggiare il costante e ineluttabile logorio del tempo.

Marco Brenna in questo gioco di specchi, di arte che replica altra arte, sembra quasi oscillare tra razionalismo e metafisica, tra sicurezze e insicurezze del vivere umano. Come se quel bianco, quei vuoti, quell’azzurrino tenue del cielo, per contrasto, andassero a rappresentare tutto quello che l’uomo non sarà mai in grado di comprendere appieno della vita.

Quello che emerge da questa personale di Marco Brenna è un viaggio virtuale in una Como Razionale e Metafisica al tempo stesso. Un viaggio tra le sicurezze e le insicurezze dell’uomo.

Uno splendido omaggio di un artista alla propria città.

Marco Brenna: Como, città razionalista e metafisica. Inaugurazione Venerdì 7 Ottobre alle ore 18:30 presso Rattiflora, via borgo Vico 163 Como. Mostra aperta dal 7 Ottobre al 5 Novembre. Orari 9:00-12:30 / 14:30 -19:00. Chiuso Lunedì.
Info: www.marcobrenna.com

(testo di Maria Antonello)

Marco Brenna nasce a Como il 5 aprile 1972. Ha frequentato la scuola d’arti e mestieri “G.Castellini” di Como specializzandosi sulle tecniche compositive del disegno per tessuti. Avvalendosi del mezzo pittorico figurativo usa tempere acriliche, matita e smalti su superfici che variano dalla tela alla semplice carta. Il suo lavoro è orientato alla ricerca di una visione metafisica, ossessionato dallo scorrere del tempo “corrode” le sue opere di segni temporali.

Marco Brenna: Architetture su Carta

Marco Brenna: Architetture su Carta

Architetture su Carta
Architetture su Carta

Marco Brenna, artista ed amico comasco, mi ha gentilmente chiesto di scrivere per lui una breve presentazione per la sua prossima mostra. Con grande piacere vi presento un amico e la sua arte:

«L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce» – Le Corbusier, 1923

Marco Brenna artista comasco, pittore ed esploratore di volti, rende omaggio con un ciclo di opere da lui realizzate alla profonda tradizione della sua città per l’architettura.

Una sperimentazione nuova che sposta l’attenzione dal volto umano, suo soggetto prediletto, ai monumenti e agli edifici progettati da GiuseppeTerragni, uno dei sette famosi architetti italiani che nel 1927 diedero vita al Razionalismo italiano, la corrente neoclassica che raccoglieva l’eredità del futurismo.

«L’architettura è la più antica professione sulla terra, l’arte del costruire, ma anche l’arte di rappresentare le cose.»Renzo Piano, 2007

Ed è così che l’arte reinterpreta l’arte esplorando spazi comunicativi nuovi in una collezione speciale di disegni realizzati da Marco ed esposti nello spazio artistico del Touring Caffè. La Casa del Fascio, l’asilo Sant’Elia, il monumento ai Caduti di Como e la scalinata che ad Erba porta al Teatro Licinum, tutti frutto del tratto di Terragni che, morendo improvvisamente a soli 39 anni, ammantò di mistero e di domande irrisolte la sua incredibile carriera artistica.

Nel 1949, durante la mostra commemorativa che Como gli dedica, Le Corbusier lo esalta come un compagno di lotta per un’arte pura: “Une art tout à fait attaché à l’esprit”.

Nello spazio espositivo del Touring Caffè un’allestimento di un giovane ma consolidato artista che esplora con i propri delicati disegni il mondo affascinante dell’architettura comasca offrendoci un omaggio alla città ed un esperienza visiva che unisce arti e linguaggi diversi.

Marco Brenna Architetture su Carta
dal 18 Dicembre al Touring Caffè piazza Cavour Como
Inaugurazione Venerdì 18 Dicembre alle ore 18:30, inedito rinfresco a base di CAZZUOLA E CHAMPAGNE
www.marcobrenna.com

«L’architettura è troppo importante per essere lasciata agli architetti.» – Giancarlo De Carlo, 1969

Davide “Birillo” Valsecchi

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