L’ultima bandiera

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Stok Kangri 6130m
Stok Kangri 6130m

Bene, molti degli obbiettivi che ci eravamo preposti li abbiamo raggiunti. Abbiamo esplorato questa strana terra in lungo e in largo ed abbiamo avuto la fortuna di vederne molti degli aspetti nascosti. Certo aver imparato un paio di parole in Ladaki non fa di noi degli esperti nè possiamo dire di conoscerla a fondo: ci siamo sfiorati, ci siamo studiati e ci siamo guardati come in uno specchio. Qualcosa abbiamo imparto l’uno dall’altro. Direi che è andata bene, tra l’altro Enzo non mi è nemmeno morto di fatica sul Kangmaru La e posso vivere senza il rimpianto di aver accoppato il più noto ed emergente artista assese (ma ci siamo andati vicino!!).

Nel mio zaino è rimasta ancora una bandiera, l’ultima, una grande con un magnifico lago di Como. Qualcosa di questa bandiera dobbiamo farne ed ho idea che tocchi a me il compito di provare a portarla un po’ più in alto: un fuori programma. L’alpinista ed il fotografo, che strana coppia è venuta fuori dalla trattoria di Asso. Il fotografo ha fatto la sua parte, è stato più bravo di quanto mi aspettassi nonostante sia rimasto il solito brontolone. La prossima tappa non è cosa per lui ed è ancora tutta da dimostrare che sia alla mia portata, vedremo.

Per quattro o cinque giorni il Birillo vi lascia, questo giro devo viaggiare leggero e tutta l’atrezzatura informatica la lascio in consegna ad Enzo qui a Leh. Fortunatamente non sà come scrivere sul sito, posso lasciare seranamente il mio “cucciolo” incustodito senza temere sproloquii in mia assenza. (Quando legge mi ammazza!!)

Per scaramanzia dove vado me lo tengo per me, non mi sono posto una meta e non voglio fare promesse che non sono sicuro di mantenere. Voglio vedere fin dove sono capace di arrivare, provare a salire un po’ più sù. C’e’ un sacco di neve in giro, forse troppa ed il tempo è ballerino. Non è la stagione adatta per avventurarsi troppo oltre ma sono curioso di vedere cosa mi riserva il destino, alziamo un pò la posta e cominciamo a ballare.

Hai paura Birillo? Certo, ho avuto paura per tutta la vita. Sono il peggior fifone di tutta Asso ed è per questo che nonostante tutto sono ancora vivo. La Paura è come una donna, si deve capirla, imparare ad ascoltarla ed evitare che faccia scenate in pubblico nel momento meno opportuno. Se ti riesce di ingraziartela sarà un abile consigliere ed un appassionata amante.
La Paura è come l’Amore, ti tiene sveglio tutto la notte e ti fa sospirare nel dubbio fino all’alba ma quando ti accerezza la schiena con la punta della dita i brividi ti gelano la mente e bloccano lo stomaco. In effetti si assomigliano parecchio.

Io non mi intendo molto di donne ma la Paura è una buona compagnia, tiene allergi. Quello da cui bisogna stare alla larga a tutti i costi è suo fratello, il Panico. Quel bastardo ammazza la gente!!

Non preoccupatevi, testa sulle spalle, prudenza e speriamo nella solita dose di culo: vado a vedere da vicino i demoni della montagna, speriamo di essergli simpatico!!

Ci si sente tra cinque giorni o ci si ritrova dall’altra parte, come sempre…

Davide “Birillo” Valsecchi

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