Lo confesso, è un po’ che aspettavo che il Professor Evangelisti arrivasse, con il suo ciclo “In altre parole”, anche all’Orlando Furioso, tema del prossimo incontro martedì 17 marzo in Biblioteca ad Asso, come sempre dalle 17:00 alle 18:30.
Questo poema cavalleresco dell’Ariosto mi ha sempre incuriosito, una storia d’amori non corrisposti vissuta nel cruento della battaglia tra i Paladini di Carlo Magno ed i Mori che assalgono Parigi guidati da Agramante, re d’Africa. Spade, scudi, duelli, donne in fuga, elementi fantastici e creature mitologiche come Ippogrifi, anelli fatati, arpie ed armi leggendarie. Il castello del mago Atlante dove nulla è realtà, l’isola di Alcilla e Morgana, il volo di Astolfo sulla Luna per recuperare il senno di Orlando.
In uno strano punto di contatto tra ciclo Bretone e quello Carolingio questo doveva essere, nel 1500, una specie di Colossal da BlockBuster per l’epoca!!!
Ma inoltrandomi in questo racconto devo anche confessare una delle mie più codenti figuracce scolastiche che avvenne in prima o in seconda media quando, credo, si studia l’Orlando. Il nostro insegnate era il Professor Angelo Durandi che allora ci insegnava italiano, storia e qualche rudimento di latino.
Il professor Durandi era veramente un personaggio particolare, mi è sempre stato simpatico nonostante le sue stramberie ed i votacci conditi di note sul diario che mi appioppava abbastanza spesso. Sempre vestito in giacca e cravatta, educatissimo ma diretto con gli studenti, indossava perennemente un paio di occhiali da sole per ripararsi dalla luce.
Era un grandissimo appassionato di Latino e Greco ed il suo autore preferito tra quelli classici era il grande Giulio Cesare che, secondo il professore, oltre ad assere un genio del suo tempo scriveva in modo elegante e diretto. Di Cicerone, con il suo stile un po’ ampolloso e politico, ce ne diceva peste e corna. Per farlo arrabbiare bastava nominargli Cicerone e Craxi, era il modo migliore per mettersi nei guai.
La sua casa era un biblioteca stracolma di libri che continuava ad acquistare nonostante le ire della moglie. Il professore era il professore, tant’ è vero che non credo di averlo mai chiamato per nome nonostante negli anni successivi si sia parlato di libri, di donne e di politica. Mai di calcio, ad entrambi indigesto.
Ricordo che quel giorno il Professor Durandi cominciò a spiegarci l’Orlando e per introdurre un po’ l’argomento ci chiese: “Bene ragazzi, chi di voi sa dirmi come si chiama la famosissima spada impugnata da Orlando nella cui elsa erano contenute alcune importati reliquie cristiane: il dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, i capelli di San Dionigi e un pezzo di vestito della Vergine Maria. Quale era il nome della famosa spada che l’eroe gettò in un fiume avvelenato affinchè non cadesse in mano ai mori ?”
Io ricordo che il professore mi stava simpatico, l’argomento mi interessava e la risposta la sapevo, accidenti se la sapevo!!! Vai che ora tocca a me accidenti!!! Cosi alzai la mano nei mei 12 anni e feci segno al Prof che guardandomi mi diede la parola chiamandomi per cognome (perchè alle medie si è già un po’ grandi). Io feci un gran respiro, attesi un lunghissimo attimo di silenzio e proruppi nella mia risposta baldanzoso e sicuro della vittoria : “EXCALIBUR!!”
“Bestia!! ” – Mi urlò il Professor Durandi trattenendo un mezza risata – “Come Excalibur?!”
Così, tra le risate di tutti i miei compagni, la spada in questione, che si chiamava Durildana, mi costò una figuraccia che ricordo ancora a distanza di 20 anni. Spero se ne stia buona buona nel fiume avvelenato perchè io le porto ancora rancore e faccio il tifo per Re Artù!!!
Mi sono divertito un po’ a raccontarvi dell’Orlando e di questa mia storiella buffa, sono contento sopratutto di aver potuto ricordare il Professor Durandi, scomparso ormai quasi una decina di anni fa.
Ciao Prof, mi sei sempre stato simpatico e mi piacevano le tue storie, sarei curioso di sentire con quale creativa critica rimbrotteresti oggi i miei strafalcioni da scribacchino digitale!!
by Davide “Birillo” Valsecchi published on Cima-Asso.it