Proseguono i lavori dei Volontari della Protezione Civile di Asso lungo gli argini dell’Orrido di Ponte Oscuro.
I volontari di Asso si sono ritrovati anche questo Sabato mattina nei pressi di Ponte Oscuro, continuando le attività di pulizia e messa in sicurezza degli argini del fiume Lambro, attività che conducono ormai da alcuni anni.
Da qualche mese la squadra si è impegnata nel tratto più difficoltoso del fiume all’interno del nostro perimetro cittadino: l’Orrido di Ponte Oscuro.
Il ponte sovrasta una profonda gola rocciosa dove le acque del lambro precipitano per anfratti e grotte, formando cascate spettacolari che scavano la roccia delle alte scogliere dell’Orrido.
Il fiume scorre a picco una decina di metri sotto il ponte stretto tra due muri di roccia di oltre dieci metri rendendo difficoltoso le operazioni di pulizia dalle piante e dai rovi che sono cresciuti infestandone le sponde.
I volontari di Asso, supportati dalle squadre dell’Associazione Nazionale Alpini e da un camion-gru, si sono calati lungo la scogliera ed hanno abbattuto le piante che soffocavano l’Orrido.
L’onda di piena che angli inizi del ‘900 devastò la Valle dei Mulini ci insegna a non trascurare il nostro fiume. Anche la famosa esondazione del Novembre del 2002 è un valido monito a mantenere in ordine i nostri argini. Grazie ai lavori di manutenzione il Lambro quell’anno causò danni solo nella piana di Erba senza creare pericoli o disagi al nostro paese sebbene lo attraversi per tutta la sua lunghezza, da Pagnano a Scarenna, con ben 10 ponti: il Ponte all’incrocio per Sormano, i due ponti nella Valle dei mulini, Ponte Oscuro, il Ponte dell’Istituto, Punt di Gubit, il Ponte della Fola, il Ponte di Scarenna, la passerella di “Brooklyn” ed il Ponte Nuovo in fondo a Scarenna.
Oltre alla sicurezza è importante rivalutare anche l’area dell’Orrido di Ponte Oscuro perchè è una delle tante meraviglie nascoste del nostro paese. L’orrido compariva già nelle cartoline di inizio del secolo scorso e anche
Henri Beyle, meglio noto come Stendhal, menzionò Ponte Oscuro nel suo diario di viaggio attraverso l’Italia a cavallo del 1800. Stendhal, il padre del romanzo moderno, visitò Asso, la cascata della Vallategna ed infine l’Orrido di Ponte Oscuro descrivendolo come uno degli angoli più suggestivi della nostra Vallassina.
Ringraziamo ancora i volontari della nostra protezione civile per il loro impegno ed il Comune che intende impegnarsi per rendere sempre più fruibile ed attrattivo il nostro piccolo borgo e le sue risorse naturali.
By Davide “Birillo” Valsecchi published by Cima-Asso.it