Asso si muove!

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Davide Birillo Valsecchi
Davide Birillo Valsecchi

Dove si va a finire non lo si sà mai ma oggi da dove vengo ce l’ho ben in mente! Sono uno di Asso, uno degli Assesi. Questa è la mia casa ed oggi è stata una giornata che ricorderò a lungo.

Turisti ad Asso, roba d’altri tempi, specie se scortati da Radio, Televisione e Giornali!! Accompagnare in giro per Asso, sotto la piogga fredda di Febbraio, l’allegra compagnia di Passengers è stato strepitoso. Improvvisarmi guida turistica raccontando tutte le stranezze del nostro piccolo paesello è stato impagabile. Sono uno di Asso, uno degli Assesi e posso garantirvi che non è cosa da poco!

I nostri ospiti si aggiravano ridendo allegri tra i ruderi del nostro castello e le viuzze della nostra borgata bovara, sbirciavano stupefatti oltre parapetto di Ponte Oscuro chiedendomi se Stendhal era veramente passato di lì o se Nuvolari l’aveva poi vinta la corsa per le strade di Asso.

Mentre dalle finestre dei “palazzi che contano” saettavano occhiattacce silenziose, per le strade giravano foto storiche uscite da polverosi archivi: ecco di nuovo la vecchia locanda, della vecchia curva del comune dove troneggiava la scritta “ASSO” e la bandiera d’Italia.

I decani di Asso raccontano il loro paese per niente intimoriti dalle telecamere e, quando il pensiero dei vecchi coincide con quello dei giovani, non si può che fermarsi e riflettere: perchè hanno deciso questo destino per i nostri Cedri, perchè perseguono la folle idea di un supermercato sotto la nostra Cascata?

Domani parto per l’Africa ma oggi che spettacolo di giornata ad Asso!! La radio, le telecamere, le foto e le telefonate. Ma chi l’avrebbe mai detto che avremmo trovato tanta gente pronta a darci una mano, pronta ad abbracciare le nostre piante e la nostra speranza per un futuro migliore.

Prima di partire per un viaggio non sono mai sicuro di riuscire a tornare indietro tutto intero e così, per scaramanzia e presunzione, scelgo sempre un’ ultima canzone e vuoto il sacco su una storia che non posso permettermi di non raccontare. Bhe, la storia è senza dubbio quella dei Cedri di Asso, le piante che saluto oggi e che “forse” non ritroverò più al mio ritorno. Ma la canzone? Bhe questo giro vado in Africa, mi vogliono affettare le piante ed imbrattare la cascata, è il caso di essere chiari questa volta: Vasco Rossi – Gli Spari Sopra.

Circola voce che nelle prime settimane di Marzo si terrà una seduta di Consiglio per approvare il supermercato sotto la cascata della Vallategna. Dopo anni di chiacchiere hanno ammesso al Corriere della Sera che il supermercato lo vogliono. Ora vogliono sbrigarsi a mettere le firme, a decidere per la cascata così come hanno fatto per i cedri. Dicono che avere il consenso gli basta per non dare spiegazioni.

Io la mia parte l’ho fatta, ne ho ricavato solo rogne ma ne valeva la pena: ora tocca a Voi. Tocca a Voi esserci quella sera e far sentire cosa ne pensano gli Assesi!! Fatemi sentire la grinta di Asso fino in Africa!!

Un abbraccio ai cedri e a tutti voi. Ci si risente quando arriviamo in Africa.

Davide “Birillo” Valsecchi

Ps. un mio cugino giorni fa mi ha apostrofato sulla “questione cedri” come “un esaltato”. Un espressione che nel nostro dialetto è quasi la peggior offesa che si possa rivolgere a qualcuno. Così ho preso il dizionario dei sinonimi: Esaltato = delirante, ebbro, enfatico, esagerato, accalorato, acceso, fanatico, insuperbito, superbo, folle, frenetico, gasato, sovreccitato, vivo. L’ultimo, vivo, mi è molto piaciuto. Grazie, credo sia decisamente vero… (almeno per ora!!)

Ps2. visto che sono un tipo “vecchia scuola” ci sta bene anche questa: Knowledge – Operation Ivy.
Cya in the pit!!

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