Cima-Asso semina e sempre più spesso raccoglie: in queste ultime settimane grazie agli articoli che ho pubblicato in passato sono stato contattato via email da esperti ed appassionati di tipografia proprio su Raffaello Bertieri: storico podestà di Asso e tipografo di fama nazionale ed internazionale.
Nella nostra piccola Asso questa straordinaria figura è in gran parte trascurata sebbene abbia dato un contributo fondamentale al periodo d’oro Assese trascorrendo qui gran parte della sua vita.
Negli ultimi anni è stata ripristinata la tradizionale Festa del Libro da Lui promossa nel 1927 ma, a mio avviso, si è fatto ancora troppo poco commemorare una delle figure di maggior spicco della storia assese.
A dimostrazione dell’importanza che ebbe come editore e tipografo l’AIAP, l’associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Museo Bodoniano ha organizzato presso il Salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma una mostra bibliografica documentaria presentando il lavoro di riordino degli archivi personali e professionali di Giambattista e Margherita Bodoni, Piero Trevisani e di Raffaello Bertieri. [presentazione evento]
Gli archivi di Raffaello Bertieri (1875-1941) e di Piero Trevisani (1866-1969), donati dalla vedova di quest’ultimo al Museo Bodoniano nel 1972, testimoniano la vita e l’attività professionale di due protagonisti degli studi di grafica e tipografia del ‘900.
L’archivio Bertieri delinea efficacemente l’attività del fondatore de «Il Risorgimento Grafico» (rivista tecnica di somma importanza in campo tipografico italiano), oltre a delinearne l’impegno di studioso e stampatore nella rinomata Officina milanese fondata con Piero Vanzetti.
Sono trascorsi ormai 70 anni dalla scomparsa di Bertieri e di lui ad Asso è rimasta come unica testimonianza solo la vecchia villa: non vi è una targa, una via o un archivio che ne ripercorra la vita nei lunghi anni in cui governò il nostro paese. Questo mentre la sua figura, un tempo adombrata dal periodo fascista, torna ad essere valorizzata per l’indubbio contributo portato nella stampa e nell’editoria italiana.
Nel 2008, grazie all’inestimabile impegno del Professor Nava, furono presentati molti documenti storici relativi alla figuri del Bertieri durante la IIa riedizione della Festa del Libro. Ora, grazie anche all’aiuto che sto ricevendo dalle persone conosciute via email, proveremo a costruire un archivio dedicato a Bertieri raccogliendo tutte le testimonianze Assesi e rendendole disponibili via web agli esperti e agli appassionati che stanno attivamente lavorando per sul suo operato professionale.
Ovviamente l’invito a divenire parte attiva in questa ricerca di ampio respiro è esteso anche alla nostra Biblioteca Ivano Ferrarini, all’Assessore alla Cultura e a gli assesi tutti.
Davide “Birillo” Valsecchi
Qui è disponibile una piccola biografia di Raffaello Bertieri che ho realizzato due anni fa.