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Il respiro del Drago

Il respiro del Drago

20150913_194223Il rumore è ritmico ed intenso, sembra un respiro, o un ruggito, dalle profondità. Mi aggiro tra gli scogli ma non riesco a trovare da dove provenga. Il mare è agitato e grandi onde si infrangono spumeggianti nella luce dell’imminente tramonto. Le spiagge sabbiose sono invase dell’acqua e così, io e Bruna, ci siamo alzati sulla scogliera in cerca di uno scorcio da dove ammirare le ultime luci del giorno.

Bruna, come sempre, si è lamentata delle mie scelte: ”Un milione di posti buoni e tu scegli l’unico scomodo e difficile da raggiungere!”. In realtà tra le rocce ho trovato un piccolo spazio erboso, grande il giusto per potersi stendere. Ora è là, distesa in topless, che si gode l’ultimo sole mentre le onde ed il vento sono tutto ciò che può vederla. Alla fine, un po’ a malincuore, ha dovuto ammettere che quello era un ottimo posto!

Io invece inseguo questo strano rumore tra le rocce. Non è il vento, nè le onde visto che il mare dista ormai una quarantina di metri. Saltello tra i sassi lavorati e taglienti. Indosso i calzoncini corti ed i sandali, mi fermo sulla cima di un sasso, a piedi uniti, curiosando intorno: mi sento come un bambino e forse mi comporto anche come tale. Sono tante le cose che non conosco mentre in equilibrio osservo le onde infrangersi. “E’ come su un ghiacciaio, oppure su un vulcano. Solo che qui le cose si muovono più in fretta…” Se cadessi in acqua non avrei possibilità, le rocce aguzze mi devasterebbero ed il mare mi porterebbe con sè. Curioso quello che il mare ed il vento potrebbero fare in una semplice giornata di sereno.

Mi allontano dalla scogliera e continuo la mia ricerca. Il suono si fa sempre più intenso, intrigante. Le prese sono buone ma senza sandali i miei piedi sarebbero dilaniati. Sgambetto a braccia larghe tenendo l’equilibrio come un bimbetto, non c’è alcuna posa eroica, nessun atteggiamento, solo buffi movimenti apparentemente sgraziati su un terreno poco familiare: è divertente.

Poi lo trovo. Più curioso ed interessante di quanto mi aspettassi: il respiro del drago. Il mare è lontano oltre quaranta metri ma tra le rocce ed i sassi ammassati un suono, un ruggito, riemerge dalle profondità. Sposto qualche pietra e raggiungo la natura profonda e compatta della scogliera. Sono alcuni piccoli fori nella roccia arancione a “ringhiare”. Nonostante la distanza le onde, infrangendosi sugli scogli, spingono e compattano l’aria attraverso una rete di grotte, forse enormi, forse minuscole, forzandone l’uscita attraverso i piccoli fori. L’aria come in uno strumento musicale vibra dando vita a quel respiro intenso. Le onde fanno ruggire la roccia: anche questo è divertente!

La sera, chiedendo informazioni, ho scoperto che quello scoglio è famoso tra i subacquei proprio perché, sotto il livello del mare, si trovano grandi grotte sottomarine raggiungibili con un immersione tecnica ma affascinante. Il cacciatore ha trovato la sua preda: ecco il segreto del respiro del Drago.

Davide “Birillo” Valsecchi

Brigade Tejón

Brigade Tejón

20150911_18483020150911_185927I tedeschi in vacanza assomigliano ai “minions”, solo molto più buffi: se credete diano il loro meglio in Italia non siete pronti a credere cosa possono combinare con la complicità della cultura spagnola! Tutti i pomeriggi, ad esempio, si ritrovano alle cinque della sera per dar vita a strabordanti ed improbabili karaoke sulla spiaggia. Avete mai visto un’orda di colossi biondi che nella luce del tramonto sbiascica “Thunder Truck” degli Ac/Dc agitando birra come se da questo dipendesse il destino dell’universo? Bhe, io sì: e vi garantisco che è assolutamente uno scompiscio!

I tedeschi sono come dei bambini, con il triplo del nostro potere d’acquisto, ma fondamentalmente dei bambini. Forse è anche per questo, proprio come avviene con i bambini, che inizialmente appaiono molto divertenti ma che dopo tre giorni diventano assolutamente insopportabili!!

Per toglierci dalle palle “la teutonica progenie della culona inchiavabile” non possiamo far altro che avventurarci per ardite scogliere in cerca di isolate e quiete insenature. Qualcosa che in fondo avremmo fatto comunque: quindi, cari e simpatici tedeschi, continuate a cantare e a bere senza darvi troppo cruccio.

Bruna si è comprata una paio di sandali in plastica trasparente e saltella felice sugli scogli: “Tiky-tiky-tiky: sono uguali a quelli del grande Lebowsky!!” Io, con un paio di occhiali nuovi da due soldi, sembro la controfigura del Drugo a cui una bergamasca ha rubato le scarpe. Sapete come si dice: obladì, obladà, la bergamasca si è rapita da sola…

Ora voglio essere davvero onesto con voi perché la cosa pare incredibile anche a me: sono in vacanza. Già, non scatto foto né inseguo idee bislacche. La cosa più pericolosa che ingaggio è un paio di birre e tequila in terrazza prima di infilarmi in branda. Prendo il sole e faccio ginnastica, …bhe almeno per un paio di minuti.

Sembro il protagonista di “SexyBeast”: immobile arrostisco e sfrigolo al sole spagnolo aspettando che da un minuto all’altro una grossa roccia precipiti nella mia piscina a forma di cuore per rompere la monotonia. Già, eccomi qui: quarantenne, sposato, sovrappeso, con cinque anni di ferie mentali in arretrato. Poi mi volto e guardo Bruna sulla sabbia accanto a me. Sorrido felice e penso che anche Leonardo Di Caprio è sovrappeso e che nessuno gli ha ancora dato un oscar: diciamocelo, in fondo posso farne a meno anche io…

Ciao dall’Isola

Birillo e Bruna

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Aggiornamento dall’Isola

Aggiornamento dall’Isola

20150909_104716Due giorni fa una tempesta ha investito l’isola durante la notte. Io e Bruna ci siamo goduti lo spettacolo bevendo birra e tequila sulla terrazza sul tetto del modestissimo alberghetto in cui alloggiamo. Onestamente ci siamo piuttosto divertiti nel guardare i fulmini cadere nel mare ma l’evento, a detta degli isolani, è stato piuttosto inconsueto e violento. Il primo inatteso effetto della tempesta è stata la scomparsa di internet: ci vorranno ancora 24 o 48 ore perché la linea Adsl venga ripristinata.

Tuttavia, visto che avevo voglia di scrivere, mi sono infilato in un vecchio Internet Point: un antro buio e maleodorante che, gestito da degli indiani, ha un collegamento ancora attivo con il continente. Immerso in pungenti odori d’oriente (ed umanità) mi ritrovo a scrivere alla tastiera di un vetusto computer rivivendo i vecchi tempi ed i rocamboleschi viaggi del passato.

L’isola è spagnola ma la maggior parte della gente proviene dalla Germania. Una presenza tanto intensa  che ogni insegna porta la doppia lingua e spesso è il tedesco a capeggiare sullo spagnolo. Le strade sono invase da colossi biondi che ingollano birra: per intenderci sulla taglia posso dirvi che qui Mav, uno dei due colossi del BadgerTeam, sarebbe considerato tra quelli piccoli. Cantano, ballano e fanno un sacco di casino: ci si diverte parecchio in strada.

Il tempo alterna giornate di caldo intenso e cielo limpido a giornate di pioggia e vento. Quando è bello lascio che il caldo abbraccio della sabbia si prenda cura della mia malandata schiena e trascorro ore ad esplorare gli scogli con le pinne e la maschera. Quando è brutto invece ci inerpichiamo sulle colline curiosando tra i grandi spazi che sovrastano le grandi  scogliere sul mare raggiungendo fari e vecchie torri.

Il mare è stupendo ma la bellezza della roccia è stata una sorpresa assolutamente inattesa. Ci sono scogliere e speroni semplicissimi da raggiungere ma di una bellezza e di una varietà di forme incredibile. Io e Bruna ci siamo portati le scarpette d’arrampicata, spesso giochiamo sui sassi o con i calzari rimontiamo i “tetti” a filo d’acqua: poca roba e niente rischi. Se avessimo con noi una corda e qualche friend qui si potrebbe fare di tutto e di più! Davvero bellissimo!

Com’è essere sposati? Per il momento non è un granché diverso da prima. La novità principale è che ora Bruna, quando brontola, chiude le sue lamentele con “…e pensare che ti ho anche sposato!”. Salvo gli scherzi posso dirvi che non ce la passiamo affatto male.

Il puzzo qui dentro si sta facendo insopportabile ed i miei minuti stanno per scadere. Ci risentiamo quanto torna Internet: prendetevi cura dei nostri gatti e fate i bravi!!
Ciao

Davide e Bruna

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