Asso nello Specchio del Tempo

Il tempo alle volte è uno specchio inclemente ma non è sempre è così facile cogliere il proprio riflesso. Ecco la storia di queste due “riflessi” a confronto: Oggi e Ieri.

Confesso che mettere insieme queste due foto mi è costato un bel po’ di fatica. Tutto è cominciato ieri dopo che ho pubblicato una vecchia fotografia realizzata dal Signor Paredi. Quella foto ha colpito molte persone e persino da Morbegno, dove vive il mio amico Cristian, mi hanno scritto:”scatta oggi la stessa foto!

Così ieri sera ho cercato di geocodificare il punto in cui era stato fatto lo scatto incrociando le immaginarie linee rette dei tetti all’interno di Google Earth, un modellatore tridimensionale di immagini satellitari. Quindi ho ristretto il campo approssimando un area di interesse.

Dopo pranzo avevo un paio d’ore e mi sono arrampicato su per il Dosso Deo, sopra le scogliere che sovrastano Villa Vita, partendo da Pagnano e Megna. Tutto il crinale un tempo doveva essere ben tenuto e falciato perchè sono ancora presenti molti dei muretti che terrazzavano il fianco della montagna. Purtoppo ora è un bosco abbandonato invaso dai rovi e gli unici passaggi sono offerti dai sentieri che creano l’acqua piovana e gli animali.

Ci sono molte piante abbattute e molti punti sono esposti sulle rocce e decisamente pericolosi: non mi aspettavo simili difficoltà ed in alcuni momenti, aggrappato ai rovi con la terra che cedeva sotto i piedi, ho decisamente maledetto la mia naturale avventatezza. Guandando in basso, ho pensato tra me e me: “Se Bruna scopre che sono venuto qui da solo sarà decisamente contrariata al mio funerale… se mai mi troveranno!!”

Una volta trovata un’inquadratura compatibile mi sono imbattuto in un nuovo problema: gli alberi. Quando fu scattata la foto originale era infatti tutto prato e per trovare uno spiazzo aperto, per ricreare l’inquadratura, ho dovuto arrampicarmi su di una pianta alle spalle di un’albero abbattuto.

Sovrapponendo le immagini si individua una leggera discrepanza che è il margine d’errore delle due inquadrature: la vecchia foto è stata scattata leggermente più in alto e leggermente più a sinistra. Purtroppo il bosco non mi concedeva spazi aperti più precisi ma, come primo esperimento, mi sembra un’approssimazione più che accettabile.

Sconsiglio di avventurarsi da quelle parti, specie sopra le rocce, ma se qualcuno, magari tra una cinquantina d’anni, volesse ripetere l’esperimento lascio qui il tracciato GPS della mia esplorazione.

Davide “Birillo” Valsecchi

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