Il sentiero delle vasche
Domenica, ieri, prima uscita con i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile del Cai Asso. Il Sentiero delle Vasche, che sale lungo la Valle del fiume Inferno, è un’itineraio che permette ai più giovani di sperimentare in sicurezza le difficoltà e le meraviglie offerte dal torrentismo.
Il sentiero si snoda infatti sul letto del fiume e risale superando le pozze d’acqua e le rocce attrezzate che si trovano nelle profondità della gola. Avvertenza: per affrontare il Sentiero delle Vasche è necessario che il livello del fiume si particolarmente basso perchè diversamente non è percorribile: durante il periodo delle piogge, quando l’acqua ruggisce violenta tra le rocce, si può ben capire perchè quella valle è chiamata Inferno!
Solitamente la salita inizia dal santuario del San Martino, ma allungando di poco la strada ed entrando nel fiume un po’ più a valle è possibile ammirare anche la cascata della prigione (Cascada de la Presun Lat: 45.844724° N Lon: 9.343819° E)
Un tempo l’Inferno forniva acqua ai macchinari della vecchia ed ormai scomparsa filanda di Valmadrera e pertanto lungo il fiume si possono individuare ancora gli interventi umani con cui veniva canalizzata e regolata l’acqua. Il fiume è un susseguirsi di vasche, naturali ed artificiali, chiamate nel nostro dialetto “Fopp”: Fopp di Tusann, Fopp de l’Acqua Marcia, Fopp Biasin Fopp Negher, Fopp de la Curva, Fopp di Vif e Mort, la Scaleta e il Vascun.
Il Corno Birone, il Monte Rai ed il Monte Prasanto sovrastano la valle alimentando il fiume ed in una primaverile giornata di sole come ieri sanno farsi ammirare per la complessità delle loro forme. Lungo il sentiero, che prosegue poi verso la località di San Tomaso ed il Ristoro OSA, è possibile trovare grossi massi erratici in parte lavorati dai vecchi “taglia sassi“. Sono presenti alcune tabelle informative che possono aiutare a spiegare il lungo viaggio di queste grandi rocce granitiche e di come furono una risorsa del passato per gli abitanti delle montagne.
Lungo il sentiero ci sono alcuni tratti impegnativi ma sono attrezzati e protetti con catene in modo da renderne agevole il passaggio. I nostri ragazzi, molti dei quali tra gli otto e gli undici anni, hanno saputo farsi valere lungo le rocce ed i guadi. Alcuni sono veterani del corso di arrampicata nella palestra di roccia della Sportiva di Valbrona ma per sicurezza ognuno di loro era “marcato” stretto da un adulto: tutti se la sono cavata alla grande, bravi!
Nel prato di San Tommaso si è fatto pic nic ed il sottoscritto anche una magnifica dormita al sole mentre i ragazzi, interrompendo per un po’ il gioco, hanno fatto visita al museo dedicato alla vita contadina. L’uscita è da considerarsi più che positiva ed è un ottimo inizio per il corso di Alpinismo Giovanile.
Davide “Birillo” Valsecchi
Ecco l’itienerario GPS. In rosso la salita, in blu la discesa:
Salita Distanza totale: 4,20 km (2,6 mi) Durata totale: 2:42:40 Durata in moto: 47:31 Velocità media: 1,55 km/h (1,0 mi/h) Velocità media in moto: 5,30 km/h (3,3 mi/h) Velocità max: 12,67 km/h (7,9 mi/h) Altitudine min: 299 m (981 pd) Altitudine max: 695 m (2281 pd) Dislivello: 619 m (2031 pd) Registrato: dom apr 17 08:50:46 GMT+02.00 2011 |
Discesa Distanza totale: 3,64 km (2,3 mi) Durata totale: 58:29 Durata in moto: 44:28 Velocità media: 3,74 km/h (2,3 mi/h) Velocità media in moto: 4,92 km/h (3,1 mi/h) Velocità max: 17,76 km/h (11,0 mi/h) Altitudine min: 289 m (947 pd) Altitudine max: 609 m (1997 pd) Dislivello: 97 m (317 pd) Registrato: dom apr 17 15:27:20 GMT+02.00 2011 |