La scuola tibetana

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Durante il volo verso Leh abbiamo incontrato il Professor Chodun, rifugiato tibetano che ora vive in Italia e collabora con l’associazione Ecohimal di Chiasso per mantenere e coordinare una scuola per bambini nella periferia sud di Leh.

Chodun è una persona molto simpatica e parlando perfettamente italiano non è stato difficile stringere amicizia così oggi, aprofittando del bel tempo, ci siamo diretti verso la periferia per andare a visitare la scuola tibetana. I sobborghi di Leh sono un deserto arido attraversato da polverose strade per lo più militari, in mezzo a questo  nulla sorge la scuola New Millennium Children che ospita attualmente 170 bambini di diverse religioni, buddisti, tibetani e munsulmani.

Qui i bambini possono studiare, mangiare e dormire la notte. Quando entriamo nel cortile della scuola i bambini sono tutti ordinatamente disposti sul piazzale indossando la loro divisa scolastica. Cantano tutti assieme l’inno della scuola e poi, sempre sul piazzale, cominciano la loro lezione. Un bambino a turno si alza in piedi e, a voce alta, enucia una domanda di carattere generale. I bambini che sanno la risposta si alzano in piedi e rispondono sempre a voce alta. ll premio per “il gioco del quiz” è l’applauso di tutti gli altri bambini.

La disciplina e l’ordine con cui si muovono questi bmbi è incredibile così come lo sono i loro sorrisi su quei visi tondi scuriti dal sole.  Ai bambini tibetani piace andare a scuola e sembra che ci si divertano un sacco. Sempre ordinatamente, finito il momento del gioco e del canto, si alzano e,divisi per età, entrano nelle varie classi per continuare la lezione con gli insegnati.170 bambini che si muovono composti, ordinati ma allegri è uno spettacolo magnifico.

Assieme al Professor Chodun troviamo due ragazzi svizzeri che sono giunti a Leh come rappresentanti dell’associazione di Chiasso che supporta la scuola. Hanno fatto un pò di fotografie e ci hanno spiegato come la loro associazione supporti la scuola da diversi anni. Il professor Chodun era membro del comitato organizzativo del Dalai Lama durante il suo viaggio in Italia e lo stesso Dalai Lama ha fatto visita alla scuola in passato elogiando l’operato del monaco che dirige l’istitituto, Thuptsan Wangcugk.

Vicino alla scuola sorge anche un piccolissimo monastero dove trovano alloggio sei monache tibetane a cui abbiamo fatto visita. Le monache tibetane ed i loro monasteri sono numerosi come quelli maschili ma poco conosciuti e spesso le monache faticano a trovare supporto e sostentamento. L’associazione svizzera si è impegnata ad aiutare anche queste religiose costruendo un piccolo pozzo e sistemando la costruzione che le ospita. Durante la visita siamo stati omaggiati di una tradizionale sciarpa bianca in stile tibetano che è stata posta sulle nostre spalle. Un gesto molto simbolico.

Tornati alla scuola abbiamo registrato i bambini cantare e, tutti assieme, siamo andati a mangiare nella sala mensa. 170 bimbi si sono messi ordinatamente in fila per riempire la propria scodella ed hanno pazientemente aspettato che tutti si fossero seduti. Dopo la preghiera di ringraziamento hanno sollevato la ciotola al cielo ed hanno iniziato a mangiare. Se 170 dei nostri bambini si ritrovassero a mangiare in un unica stanza sarebbe il delirio mentre in quella sala tutti mangiavano felici ed ordinati. Bellissimo!!!

Eccovi un piccolo ascolto delle canzoni che i bambini hanno cantato per noi:

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