Ieri abbiamo cominciato a lavorare con i falegnami, i fundi del legno. Abbiamo disegnato cornici, tavoli, piedistalli ed altri piccoli oggetti. Era dall’età di 12 anni, dai tempi della falegnameria del nonno del mio amico Fabio, che non entravo più in una bottega del legno. Enzo si è sbizzarrito con le foto e, nonostante le zanzare ed il caldo, è stato bello lavorare con i fundi.
Tornati alla “base” ho aprofittato della luce elettrica per aprire Internet. Viaggiamo a 10-20 kbps, roba da preistoria da noi ma qui, quando stabili, sono abbastanza buoni.
Sembrava una buona giornata fino a che non aperto la mail con la trascrizione dell’articolo de La Provincia. Non c’era il titolo ma la prima frase era questa: “Giù i cedri”. Mi è venuta scura la vista.
Fortunatamente le piante non sono state ancora tagliate ma gli organi provinciali, gli ultimi ostacoli in cui credere, hanno appoggiato il progetto ed ora siamo veramente alle battute finali.
Certo, l’amministrazione ha pubblicamente promesso di incontrare la popolazione esponendo il progetto prima del via ai lavori ma, stando così le cose, probabilmente sarà una “Vittoria di Pirro”, probabilmente risolveranno il tutto nel solito comunicato TV. Certamente si controllerà in modo attendo i bandi di gara per l’appalto (la rotonda vale più di 350.000 euro) ma anche guadagnando tempo ormai ne resta poco.
Qualcuno va in giro per Asso denigrando quanto è stato fatto fino ad ora, c’è perfino chi mi accusa di cercare solo pubblicità e notorietà. La verità è che fino ad ora tutto ciò che ho ottenuto è di essere stato schedato, per la prima volta in 33 anni, dalle forze dell’ordine come “istigatore di foto ai cedri”, al pari di un Black Block o un ecoterrorista. Cittadino Benemerito ed Agitatore Sovversivo allo stesso tempo, un bel primato per un assese.
Sono stato il primo a restarne sorprenderso ma, a quanto pare, ad Asso si gioca duro più duro di quanto sembri, il mio voodoo è uno scherzo al confronto: ogni volta che abbiamo organizzato un evento il paese pullulava di agenti in borghese e non era difficile accorgersene. Il giorno in cui è venuta la radio ad Asso non si contava la gente “anonima” che improvvisamente è apparsa per le strade sotto la pioggia senza apparente motivo. Altro che bambolina voodoo, qualcuno salvaguardava i suoi interessi ponendo una gigantesca spada di Damocle su Asso e gli assesi!!
Il giorno del concerto, nonostante un’autorizzazione scritta e tutto il clamore dei giornali, sono stati fatti intervenite i Carabinieri e solo la loro disponibilità ha permesso lo svolgimento della manifestazione. Fortunatamente tutto è stato vissuto in un clima gioioso e pacifico ed anche i pischelli, per natura i più espoti e vulnerabili a colpi di testa, hanno saputo comportarsi bene. Le forze dell’ordine fanno il loro mestiere (e hanno saputo comprendere) ma qualcuno sperava nel “pretesto” ed è qualcosa che non posso accettare, qualcosa che non dimenticherò.
Questa è Asso oggi. Sono curioso di sentire quale sarà il discorso “Liberazione e Resistenza” che farà il Sindaco il 25 Aprile, magari da un rialzo in cedro, davanti alla cascata, ponendo i fiori sul monumento a Remo Sordo, l’unico partigiano che sia quasi riuscito a far deportare mezza Asso dalle SS!!
Per questo gente, ora più che mai, prudenza e testa sulle spalle!! Fate fotografie ai cedri fino a quando sono in piedi, ritrovatevi sotto le piante ma non date loro l’opportunità di tirarvi nei guai: fate a modo. L’ultima carta che resta da giocare sono le firme e le petizioni nei negozi di Asso. Grazie all’interessamento di Teodoro anche il FAI appoggia la raccolta firme e molto può essere ancora fatto. Nessuno può impedirvi di firmare o colpevolizzarvi per averlo fatto!!
Asso non è Sparta ed io non sono Leonida, non porterò gli Assesi alle Termopili quindi prudenza!! I risultati ci sono, progetti che erano stati dati per scontati ora sono in dubbio e sotto l’occhio di tutti. Se Asso non vuole che i cedri cadano c’è ancora speranza di evitarlo. Dateci dentro, confido in Voi!!
Davide “Birillo” Valsecchi