Mentre eravamo in Africa vi abbiamo raccontato del Liemba, la storica motonave che dal 1915 solca le acque del Tanganica, il gigantesco lago nel cuore dell’Africa.
Il Tanganica è il confine naturale tra la Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Zambia. E’ un territorio raggiunto da poche strade, nessuna asfaltata. Il Liemba è l’unica nave che effettua servizio trasporto passeggieri lungo i 700km di estensione del lago.
Il Liemba era originariamente chiamato Graf von Götzen ed era stato costruito dai tedeschi in Germania, trasportato smontato in nave fino a Dar er Salam e da qui in treno lungo la ferrovia Central Line, oggi non più in funzione, fino a Kigoma dove fu riassemblato e varato.
Durante la I Guerra Mondiale fu affondato volontariamente dai tedeschi nel tentativo di impedirne la cattura da parte degli inglesi. Grazie al grasso con cui furono rivestiti e protetti i motori il Graf von Götzen rimase immerso nelle acque del lago dal 1916 al 1924. Nel ’24 gli Inglesi riuscirono a trovarlo e a riportarlo in superficie rimettendolo in servizio sul lago con il nome di MV Liemba.
Nel 1997 il Liemba fu impiegato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per trasportare, in più di 22 viaggi, oltre 75.000 profughi fuggiti dallo Zaire durante la prima guerra del Congo. Il Liemba è di fatto un museo galleggiante ma è affascinante come nonostante i quasi suoi 100 anni sia ancora pienamente in servizio attivio nel cuore dell’Africa su un lago tanto ampio da sembrare sconfinato.
Ma come sempre parto da lontano per raccontarvi qualcosa che ci è più vicino. Anche il Lago di Como, il nostro Lario, ha le sue storiche navi a vapore, i suoi famosi piroscafi a ruote: nomi come “Italia“, “Trieste“, “Milano“, “Forza“, “Unione” solcavano il nostro lago.
Sebbene molte di queste vecchie glorie siano stati demolite una buona parte di questi piroscafi sono stati riammodernati come motonavi. In servizio attivo è rimasto solo il piroscafo “28 Ottobre” ora in navigazione con il nome di “Concordia“.
Il piroscafo “28 Ottobre“, gemello del “Savoia“, viene impostato presso il cantiere di Dervio della Lariana il 3 settembre 1926. In virtù della loro grande capacità, della loro velocità, e della loro modernità, il “Savoia” e il “28 Ottobre” vengono subito destinati ai servizi principali tra il capoluogo e l’alto lago, in particolare nei mesi estivi.
Il 28 maggio 1927 il re Vittorio Emanuele III giunge a Como per l’inaugurazione delle Esposizioni del Centenario Voltiano a Villa Olmo. Dopo l’inaugurazione il re s’imbarca sul piroscafo “Savoia” per una crociera in centro lago. Il “Savoia” è scortato dai piroscafi “Plinio” e “28 Ottobre”.
La seconda guerra mondiale travolge gran parte delle imbarcazioni lariane ma il “Savoia” ed il “28 Ottobre” riescono a salvarsi e dopo il conflitto tornano a navigare sul lago come “Patria” e “Concordia“. Il nesso tra i due nomi è indicato dallo stesso comm.Baragiola, attraverso il motto posto sul Concordia “Concordia, salute della Patria“.
Oggi il “Concordia” è ancora in servizio ma il suo gemello è stato dismesso ed ora, acquistato dalla Provincia di Como, giace ancora in un cantiere a Dervio. Proprio l’anno scorso abbiamo avuto l’occasione di ammirerne la struttura esterna accostandoci con la Canoa durante il viaggio dei Flaghéé.
Fortunatamente, proprio mentre vi scrivo, ho trovato una pubblicazione della Provincia di Como in cui il presidente Leonardo Carioni assicura che il Patria tornerà ad essere un elemento di prestigio del nostro lago e che sarà riportato in servizio per l’Expo del 2015. Ecco il link all’articolo: Piroscapo Patria, Entro 2 anni il battello tornerà a navigare
Chissà, forse come lo strepitoso Liemba anche il nostro Patria tornerà ad essere la regina del Lago nonostante il cambio di nome ed un “quasi” affondamento: “Possiamo essere giunti fin qui su navi diverse ma, ora, siamo tutti sulla stessa barca” Martin Luther King
Davide “Birillo” Valsecchi