Il Triangolo Lariano, o penisola Lariana, è dove sono nato e cresciuto: un territorio di montagna circondato dal Lago di Como e dai laghi minori. Uno spazio unico che, racchiuso nell’immaginario triangolo tra Como, Lecco e Ballagio, sale dalle ghiaiose sponde del lago fino alla verdeggiante vetta del San Primo.
Nel cuore di questo triangolo scorre il solco della Vallassina e nasce il Lambro che da qui fluisce verso sud e la pianura fino a raggiungere il Po dopo oltre 130 chilometri.
La morfologia del territorio e le sue montagne sono tali da rendere spesso i Comuni che compongo questa regione difficilmente legati tra loro: ad esempio i paesi della costa ovest, come Nesso e Lezzeno, o alcuni paesi di montagna, come Zelbio e Veleso, sono più facilmente raggiungibili percorrendo la strada costiera, la provinciale Lariana SS583, che attraverso la Vallassina e la SP41. Oltre a questo il territorio del Triangolo Lariano è stato suddiviso dal 1992 tra la Provincia di Como e la Provincia di Lecco.
Attraverso le montagne è possibile raggiungere questi paesi percorrendo dorsali e vallate spaziando su un’ampissima gamma di itinerari: spesso il modo migliore di godere di questo territorio è proprio partire dal lago, usufruendo del servizio traghetti, per inalzarsi sulle sue vette raggiungnedo gli alpeggi ed i numerosi rifugi presenti.
Il gruppo montuoso della Catena del Triangolo Lariano, sotto gruppo delle prealpi Comasche, si trova tra le Alpi Orobie ad oriente e le prealpi Luganesi e le Alpi Lepontine ad occidente.
Sul nostro territorio si distinguono cime che sono di riferimento per i sotto gruppi che formano la Catena. Eccole, in ordine di altitudine, le principali cime oltre i 1000 metri di quota: il San Primo (1.682 m), il Palanzone (1.436 m), i Corni di Canzo (1.373 m), il Bollettone (1.317 m), il Rongaglia (1297 m), il Moregallo (1.276 m), il Monte Rai (1.261 m), il Cornizzolo (1.241 m), il Boletto (1.181 m), il Nuvolone (1.079 m), l’Oriolo (1.076 m), il Barzaghino (1.068 m) e Megna (1050 m). Tra le più piccole merita menzione, per la sua posizione isolata, il Monte Scioscia (950 m).
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Panoramica della Catena del Triangolo Lariano dal Monte Croce (foto Stefano Caldera):
Davide “Birillo” Valsecchi