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Pusiano: il lago d’inverno

Pusiano: il lago d’inverno

«Dai, si va in canoa a vedere le montagne dal lago.» Inizio ad essere stufo del mio “ditino rotto” ed anche il buon Fabrizio è costretto ad uno stop forzato finchè non potrò tornare a “marciare” con tranquillità. Così, per evadere da questa attesa, ho chiesto a Simona di sistemarmi il piede con il bendaggio adesivo e di lasciarmi la giornata libera per bighellonare sul lago.

Dopo una rapida telefonata Giusi, presidentessa del club canoistico “Il Canneto” di Pusiano, mi ha gentilmente prestato una delle sue canoe canadesi chiudendo il magico cerchio che finalmente mi ha riportato sul lago.

Per Fabrizio questa era la prima esperienza sui nostri laghi: il Lago di Pusiano e la magnifica giornata di sole invernale sono state il migliore tra gli inizi possibili. Messa in acqua la canoa all’imbarcadero di Casletto abbiamo pagaiato seguendo la costa: attorno a noi, riflessi nelle acque del lago, il Resegone, il  DueMani, il Cornizzolo e più in là il Palanzone e la dorsale lariana imbiancata.

Il sole era caldo e la luce, sebbene resa opaca dal mezzogiorno, era magnifica per ammirare le montagne pagiando sulla tranquillità dell’acqua. Il lago, nonostante l’inverno,  era colmo di vita ed affollato di uccelli: svassi, folaghe, aironi e cigni.

L’isola dei Cipressi si è poi dimostrata, come sempre accade, lo scrigno delle meraviglie del Lago: la faccia di Fabrizio era impagabile quando, davvero sorpreso, gli ho indicato i pavoni, l’uccello del paradiso ma sopratutto i CANGURI!!

Il piede non mi ha dato noie ed in un paio d’ore abbiamo compiuto il periplo del lago: non male come uscita dopo un lungo digiuno!

Ancora un grazie a Simona del Centro SanFedele che si sta prendendo cura del mio “ditino rotto” e a Giusy per averci prestato una delle sue canoe. Giusi, lo scorso anno, ha aperto nelle vicinanze del lago di Pusiano il bed and breakfast “Il Picchio”: se siete in cerca di una sistemazione e di supporto per esplorare in canoa i nostri laghi Lei è certamente la persona a cui rivolgersi!

Davide Valsecchi

Il tracciato non è completo perchè mi sono ricordato solo dopo un po’ di accendere il gps 🙂

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II Lario all’Acquario Civico di Milano

II Lario all’Acquario Civico di Milano

«Quindi tu vai ad arrampicare di notte, in inverno e con la neve ma non te la senti di accompagnarmi a comprare il pollo al mercato sotto casa!?». Lei , tra il diverto e l’offesa, mi guarda sulla porta di casa ed io davvero vorrei  farle capire come ogni uomo abbia un “limite”. Così, innocente, abbozzo: «Ho un ditino del piede rotto ed hai messo in lavatrice i miei pantaloni!». La realtà è che sono un leone, accidenti: mi procaccio il cibo solo quando è veramente “figo” farlo!! Lei ride, scuote la testa e da indomita leonessa porta a casa il pranzo…

Il pollo era ottimo e, una volta asciutti i miei pantaloni, siamo scesi in strada mentre una fitta nevicata rendeva Milano una città deserta. La nostra meta era la fermata  della metropolitana Verde a Lanza e da lì, attraverso una compiacente bufera di fiocchi di neve, fino all’Acquario Civico di Milano.

“LEX” è una provetta subacquea con un curriculum internazionale tanto ragguardevole da far impallidire il mio corrispettivo alpinistico. Visto che il sabato pomeriggio si era fatto nevoso avevamo deciso di gustarci un po’ di “Calipso” andando a vedere i “pescetti”. L’ingresso è gratuito ed è anche consentito, senza l’uso del flash, scattare fotografie.

L’aquario è abbastanza grande da ospitare diverse grossi esemplari e numerose vasche, diurne e notturne, dedicate ai pesci ed alle piante più caratteristici dell’oceano. Ho scattato qualche foto attraaverso il vetro per poi imbattermi in una sezione completamente dedicata al Lago di Como: eccovi, in differita, alcune delle nozioni sul nostro lago riportate nei cartelloni didattici dell’acquario.

Il Lario, chiamato communente Lago di Como, è un lago subalpino di origine fluviale con successivo modellamento glaciale; è il più profondo dei laghi italiani (410m) e il terzo per superficie (145km2) e per volume. E’ diviso in tre distinti bacini comunicanti tra loro: il bacino settentrionale, il ramo di Lecco (bacino orientale) e il ramo di Como (bacino occidentale). I maggiori affluenti del Lago sono i fiumi Adda e Mera, mentre l’unico emissario è l’Adda (bacino orientale)

E’ considerato un lago meso-eutrofo, con presenza di fenomeni di eutrofia (elevata concentrazione di fosforo e azoto) soprattutto nel bacino occidentale, il più antropizzato. Il Lago di Como è di tipo oligomictico poiché la sua elevata profondità non permette un completo rimescolamento delle acque, tranne in occasione di inverni particolarmente rigidi e ventosi. Negli strati più profondi non si instaura mai condizioni di apossia.

Le acque calme del lago consentono la presenza del plancton (organismi fluttuanti capaci di contrastare il movimento dell’acqua). La zona pelagica ospita diversi gruppi algali (fitoplancton), tra cui Diatomee e Cianobatteri. Il popolamento zooplanctonico è costituito in prevalenza da Crostacei, Copepodi, Cladoceri e da Rotiferi.

La maggior parte delle specie ittiche presenti appartengono alla famiglia dei Ciprinidi, meno esigenti in termini di qualità ambientale rispetto ai Salmonidi. La zona pelagica del lago ospita numerosi agoni e coregoni (lavarello e bondella) ma si possono incontrare anche alborelle e più raramente trote lacustri. Vivono nella zona litorale scardole, triotti, cavedani, persici e lucci che sostano tra la vegetazione in attesa di una  preda. L’anguilla, la bottatrice, il pigo e la salvetta preferiscono la zona sud-litorale del lago.

L’acquario di Milano vanta una storia ultracentenaria ed è ospitato all’interno di una bellissima struttura liberty ai margini del Parco Sempione. E’ gratuito e se avete dei bambini, o anche solo un pomeriggio libero, è sicuramente una gita che ripaga della trasferta.

Non è ampio come l’acquario di Genova o di Berlino, che sono famosi in tutta Europa, ma nel suo piccolo offre un’esperienza sicuramente piacevole ed istruttiva rimarcata dal legame con il nostro territorio: non solo oceani e mari tropicali ma anche tanto lago e tanto fiume.

Davide Valsecchi

Se invece volete dare un occhiata all’acqurio di Berlino ecco un breve filmato realizzato qualche anno fa durante una “scorribanda” nella capitale tedesca.

Caldo ed acqua bassa

Caldo ed acqua bassa

Ieri mattina sono sceso al lago di Como per fare una nuotata: da Valbrona ho percorso il sentiero che scende fino alla costa del Liscione e mi sono immerso in acqua dal mio scoglio preferito.

L’acqua era fantastica ma lo scenario era davvero inatteso: l’acqua del lago è davvero bassa, oltre un metro buono sotto il livello usuale. Anche a Luglio ero stato a fare il bagno in quel punto ma il livello dell’acqua era bene o male lo stesso: ora il cambiamento è davvero sorprendente!

Per osservare la differenza vi mostro anche una foto simile scattata nell’agosto dell’anno scorso (2011) in modo che possiate comprendere quanta acqua manchi al lago in questo periodo.

Stiamo davvero a secco!

Davide Valsecchi

I Laghi Minori

I Laghi Minori

A Sud del “Lago Grande”, il Lario o Lago di Como, vi sono cinque laghi più piccoli che formano il gruppo dei laghi briantei: il lago di Montorfano, il lago di Alserio, il lago del Segrino, il lago di Pusiano ed il Lago di Annone.

I “Cinque Laghi” hanno origini antichissime e spesso sono state il teatro di ritrovamenti archeologici risalenti anche all’età del ferro. Questo ci dovrebbe permettere di capire come la “pianura dei cinque laghi”, a ridosso delle montagne del Triangolo Lariano, sia caratterizzata da una conformazioni ambientale davvero favorevole.

I piccoli laghi in passato però non erano così docili come oggi si potrebbe pensare:  vi sono testimonianze scritte risalenti all’ottocento che riportano come nelle piene più violente  fosse possibile osservare l’unione dei laghi di Pusiano, Alserio e Annone in un’unica grande distesa d’acqua, chiamata «Magno  Eupili».

 

La maggior parte dei laghi sono alimentati da piccole sorgenti o dai torrenti che scendono dalle montagne circostanti. Maggiormente interessanti sono invece gli estuari. Il lago di Montorfano infatti da vita al fiume Seveso che, dopo 52Km,  si getta nel naviglio Martesana. Il lago del Segrino scivola nel Lago di Pusiano che a sua volta insieme al Lago di Alserio confluisce invece nel  fiume Lambro e raggiunge il Po. Il lago di Annone attraverso il breve Rio Torto si getta nell’Adda.

C’è molto da scoprire su questi piccoli gioielli del nostro territorio: proverò a raccontarveli un po’ per volta =)

Davide Valsecchi

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